Lactobacillus helveticus Rosell-52
Lactobacillus helveticus Rosell-52 (precedentemente catalogato come Lactobacillus acidophilus )si distingue per la sua ampia applicabilità in ambito clinico, supportata da evidenze di sicurezza e da molteplici studi clinici.
I suoi effetti positivi sulla salute intestinale, sulla funzione immunitaria e sulla tolleranza al lattosio lo rendono un ceppo probiotico versatile e affidabile per il supporto di molteplici aspetti della salute umana.
Questo ceppo è registrato presso la “Collection Nationale de Culture de Microorganisms” (CNCM) all’Istituto Pasteur in Francia. Si presenta come un batterio gram-positivo, di forma bacillare e anaerobico facoltativo, capace di formare brevi catene o coppie di cellule.
È altamente resistente agli acidi dello stomaco e ai sali biliari, il che gli permette di sopravvivere nel tratto gastrointestinale e svolgere le sue funzioni probiotiche direttamente nell’intestino.
Benefici clinici
Difesa contro patogeni intestinali: L. helveticus Rosell-52 mostra attività antimicrobica contro patogeni come Helicobacter pylori e Clostridium difficile. Questa azione sembra essere mediata dalla produzione di batteriocine e altri metaboliti antimicrobici, oltre alla competizione per i nutrienti e l’adesione alle cellule intestinali, che limita l’adesione dei patogeni.
Diarrea associata ad antibiotici (AAD): questo ceppo probiotico è stato studiato in combinazione con Lactobacillus rhamnosus Rosell-11 per la prevenzione e il trattamento della diarrea associata all’uso di antibiotici. Gli studi clinici hanno dimostrato una riduzione significativa dell’incidenza e della durata della diarrea, migliorando così la tolleranza del trattamento antibiotico.
Funzione barriera dell’intestino: L. helveticus Rosell-52 contribuisce al rinforzo della barriera intestinale e alla modulazione delle risposte infiammatorie, favorendo la produzione di mucine e altre proteine coinvolte nella protezione della mucosa intestinale.
Supporto al sistema immunitario: studi indicano che L. helveticus Rosell-52 può modulare la risposta immunitaria sia innata che adattativa. Ad esempio, stimola la produzione di citochine e favorisce una risposta bilanciata del sistema immunitario, il che può contribuire alla riduzione dei sintomi di infiammazioni e infezioni.
Benessere mentale e riduzione dello stress: in alcune ricerche preliminari, è stato osservato un effetto positivo su disturbi legati allo stress, inclusi i sintomi di ansia. Questo effetto potrebbe essere mediato dall’asse intestino-cervello, con l’interazione tra i probiotici e il sistema nervoso centrale attraverso metaboliti come gli acidi grassi a catena corta (SCFA) e neurotrasmettitori.
Intolleranza del lattosio: L. helveticus Rosell-52 produce l’enzima β-galattosidasi, che facilita la digestione del lattosio negli individui intolleranti. Questo contribuisce al miglioramento della digestione del latte e dei suoi derivati, riducendo sintomi come gonfiore e disagio addominale.
Sicurezza e tollerabilità
È considerato sicuro per l’uso in diverse fasce di età, inclusi neonati, bambini e adulti, anche in soggetti immunocompromessi. Gli studi di sicurezza hanno confermato l’assenza di effetti collaterali rilevanti, indicando che può essere somministrato anche per periodi prolungati senza rischi significativi.
Per quanto riguarda l’utilizzo in pediatria, è stato testato in vari studi pediatrici, con evidenze che supportano la sua sicurezza e tollerabilità nei bambini, specialmente in contesti legati a infezioni respiratorie e miglioramento del benessere intestinale.
Studi clinici rilevanti
Prevenzione della diarrea da antibiotici: in studi clinici controllati randomizzati, i partecipanti trattati con una combinazione di L. helveticus Rosell-52 e L. rhamnosus Rosell-11 hanno mostrato una riduzione significativa della diarrea associata all’uso di antibiotici rispetto al gruppo di controllo. Questi risultati supportano l’uso di L. helveticus Rosell-52 per proteggere la microflora intestinale durante trattamenti antibiotici.
Miglioramento delle condizioni respiratorie nei bambini: studi condotti su bambini di età inferiore ai 5 anni hanno evidenziato una riduzione della frequenza e della durata delle infezioni delle vie respiratorie superiori. Questo effetto è associato al potenziamento della risposta immunitaria e alla riduzione della durata dei sintomi, migliorando così la qualità della vita dei bambini trattati.
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