Lactobacillus gasseri
Lactobacillus gasseri è un batterio lattico appartenente al gruppo dei probiotici, naturalmente presente nell’intestino e nel tratto vaginale femminile. È considerato sicuro per l’uso umano (ha lo status GRAS) ed è incluso in molti integratori e alimenti fermentati per i suoi effetti benefici sulla salute. La sua fama è cresciuta soprattutto per la capacità di contribuire al controllo del peso, alla salute intestinale, al metabolismo dei grassi, alla riduzione dell’infiammazione e alla protezione della flora vaginale.
Controllo del peso
Uno degli aspetti più studiati di L. gasseri è la sua azione nel ridurre il grasso viscerale e l’adiposità addominale. Studi clinici, in particolare quelli giapponesi con il ceppo SBT2055 (o LG2055), hanno dimostrato che l’assunzione quotidiana di latte fermentato contenente questo probiotico può portare a una riduzione del peso corporeo, della circonferenza vita e del grasso viscerale in soggetti sovrappeso. Gli effetti sono stati osservati anche a dosaggi inferiori, e sembrano non dipendere strettamente dalla quantità assunta, ma piuttosto dalla continuità del trattamento. Anche il ceppo BNR17, derivato dal latte materno umano, ha mostrato risultati simili. L’effetto sul peso corporeo non è drastico, ma comunque clinicamente rilevante, soprattutto se integrato in un programma di stile di vita sano.
Dal punto di vista meccanicistico, L. gasseri agisce riducendo l’assorbimento dei grassi nell’intestino, facilitandone l’escrezione nelle feci. In modelli animali, è stato dimostrato che aggrega le gocce lipidiche, rendendole meno assorbibili. Inoltre, può ridurre l’infiammazione del tessuto adiposo e aumentare la produzione di adiponectina, un ormone che promuove un metabolismo sano. Questi effetti combinati contribuiscono a un miglioramento del profilo metabolico, pur non sostituendo dieta ed esercizio fisico.
Equilibrio intestinale
Oltre alla gestione del peso, L. gasseri gioca un ruolo importante nella salute intestinale. Favorisce un ambiente “eubiotico” abbassando il pH intestinale grazie alla produzione di acido lattico e di sostanze antimicrobiche come le batteriocine. Queste sostanze aiutano a inibire la crescita di patogeni come Clostridioides difficile, responsabile di colite. Particolarmente promettente è il ceppo BNR17, che in pazienti con sindrome dell’intestino irritabile (IBS) ha migliorato sintomi come diarrea, dolore addominale e gonfiore. Anche il transito intestinale è stato normalizzato, con un aumento di batteri benefici nel microbiota.
Gastrite e ulcera
Un altro fronte di ricerca riguarda l’infezione da Helicobacter pylori, responsabile di gastriti e ulcere. Il ceppo LG21 di L. gasseri, utilizzato in yogurt specifici, ha mostrato la capacità di ridurre la carica batterica e l’infiammazione gastrica associata. Agisce producendo sostanze antimicrobiche e stimolando la risposta immunitaria locale. Il suo utilizzo è stato proposto anche come supporto alle terapie antibiotiche, poiché ne potenzia l’efficacia e riduce gli effetti collaterali gastrointestinali.
Metabolismo e infiammazione
Gasseri può influenzare anche il metabolismo lipidico. Alcuni ceppi possiedono un enzima (BSH, bile-salt hydrolase) che favorisce l’eliminazione del colesterolo attraverso la deconiugazione degli acidi biliari. In uno studio su adulti con colesterolo elevato, un prodotto contenente L. gasseri CHO-220 e inulina ha ridotto i livelli di colesterolo LDL e totale, migliorando anche il profilo dei trigliceridi. Questi risultati indicano che il probiotico può essere utile come supporto naturale al controllo del colesterolo, pur con un effetto moderato.
Un altro ambito cruciale è quello dell’infiammazione. L. gasseri ha dimostrato capacità di modulare l’infiammazione cronica, sia a livello locale (intestino, stomaco, tessuto adiposo) sia sistemico. In modelli sperimentali ha inibito la produzione di citochine infiammatorie come TNF-α e IL-6, riducendo anche l’attività dell’enzima ADAM17, responsabile dell’attivazione di queste molecole. Questo effetto è stato osservato in cellule immunitarie stimolate da patogeni o endotossine, suggerendo un’azione ampia e non specifica per un singolo stimolo. Inoltre, L. gasseri contribuisce a rafforzare la barriera intestinale, limitando il passaggio di endotossine infiammatorie nel sangue.
Strettamente collegato all’effetto anti-infiammatorio è quello immunomodulante. L. gasseri può potenziare l’immunità mucosale, favorendo la produzione di anticorpi (IgA) e l’attivazione di cellule come i macrofagi e le Natural Killer (NK). È stato osservato un miglioramento della risposta ai vaccini in soggetti che assumevano L. gasseri, con titoli anticorpali più elevati e duraturi. In ambito sperimentale, ha mostrato anche un’azione di riequilibrio tra le risposte immunitarie di tipo Th1 e Th2, potenzialmente utile per gestire allergie o ipersensibilità.
Infezioni vaginali e delle vie urinarie
Nel tratto vaginale femminile, L. gasseri è uno dei principali abitanti naturali e svolge un ruolo fondamentale nel mantenere il pH acido e inibire la crescita di patogeni. La sua presenza è correlata a una buona salute intima, e la sua assenza è spesso associata a vaginosi batteriche o infezioni ricorrenti. Studi clinici hanno testato L. gasseri in formulazioni orali e vaginali, anche in combinazione con altri lattobacilli, mostrando una riduzione delle recidive di infezioni vaginali e urinarie. La sua capacità di aderire all’epitelio vaginale e di produrre sostanze antimicrobiche lo rende un alleato prezioso nella prevenzione e gestione delle disbiosi vaginali. Anche per la candidosi vaginale esistono dati preliminari che suggeriscono un possibile beneficio, soprattutto in combinazione con le terapie antifungine tradizionali.
Come si assume
Per quanto riguarda le modalità di utilizzo, L. gasseri è disponibile in forma di integratori (capsule, polveri) e di alimenti funzionali come yogurt e latti fermentati. Le dosi efficaci, secondo la letteratura, vanno da uno a dieci miliardi di CFU al giorno, con cicli di trattamento che spesso durano 8-12 settimane. È importante assumerlo preferibilmente ai pasti per migliorare la sopravvivenza gastrica. Alcuni integratori utilizzano formulazioni gastroresistenti per garantire l’arrivo dei fermenti vivi nell’intestino. È bene distanziare l’assunzione da eventuali antibiotici per evitare l’inattivazione del probiotico.
In termini di sicurezza, L. gasseri è ben tollerato dalla maggior parte delle persone. Gli effetti collaterali, se presenti, sono lievi e transitori, come gonfiore o cambiamenti nella consistenza delle feci. Eventi avversi gravi sono estremamente rari e riguardano quasi esclusivamente soggetti immunodepressi o con condizioni mediche molto specifiche. Per la popolazione sana, incluso donne in gravidanza o in allattamento (salvo diversa indicazione medica), l’assunzione è considerata sicura.
Infine, rispetto ad altri probiotici come Lactobacillus rhamnosus o Lactobacillus casei, L. gasseri si distingue per alcune peculiarità: è nativo della mucosa vaginale e intestinale umana, è specializzato nella produzione di acido lattico e mostra evidenze cliniche più robuste nel controllo del peso e nella salute femminile. Altri probiotici sono invece più noti per l’efficacia nelle diarree infantili o per la stimolazione immunitaria. Per questo motivo, L. gasseri viene spesso scelto in formulazioni mirate alla gestione metabolica e alla salute intima, mentre altri ceppi vengono impiegati più comunemente per il supporto immunitario o la regolarità intestinale.
Conclusioni
In conclusione, Lactobacillus gasseri è un probiotico versatile e ben documentato, con benefici clinicamente significativi su più fronti: metabolismo, intestino, immunità e salute femminile. La sua azione modulante, sicura e multifattoriale lo rende una risorsa preziosa nella nutraceutica moderna, soprattutto quando viene scelto in modo mirato in base alle specifiche esigenze della persona.
Effect of Lactobacillus gasseri SBT2055 in fermented milk on abdominal adiposity in adults in a randomised controlled trial
Use of probiotic lactobacilli in the treatment of vaginal infections: In vitro and in vivo investigations
