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Ippocastano

Aree terapeutiche
Longevità, Salute del cuore
Overview

Aesculus hippocastanum

Originario dell’Europa orientale e dell’Asia occidentale, fino all’India settentrionale, l’Ippocastano oggi è coltivato e diffuso in tutte le zone temperate dell’Europa. 

Albero elegante e imponente, può raggiungere i 40 m di altezza e sviluppare un folta chioma fino a 8-10 m di diametro. 

Le foglie caduche, palmato-settate, sono composte da 5-7 foglioline con margine doppiamente seghettato di color verde brillante. I fiori bianchi con sfumature rosa o gialle sono riuniti in grandi infiorescenze a pannocchia.  

I frutti,  grosse capsule verdi munite di aculei, contengono 2-3 semi bruni che somigliano a castagne (da cui il nome di castagna matta o castagna d’India), a differenza delle quali sono amarissimi e tossici per l’uomo. 

La corteccia e i semi, raccolti in autunno e fatti essiccare a temperatura intorno ai 60 °C, rappresentano le parti utilizzate in fitoterapia. 

Proprietà dell’ippocastano

I componenti attivi più importanti contenuti nei semi sono l’escina, l’esculina e i flavonoidi. La prima aumenta resistenza ed elasticità dei vasi, normalizza la permeabilità della loro parete e mostra azione vasocostrittrice periferica. 

Insieme ai flavonoidi, noti per le loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e vasoprotettive, e all’esculoside aiuta il riassorbimento dei liquidi svolgendo azione antiedema.

L’escina stessa, inoltre, stimola le ghiandole surrenali svolgendo azione antinfiammatoria.

Utilizzi dell’ippocastano

L’ippocastano viene usato in tutte quelle condizioni derivanti da insufficienza venosa e fragilità capillare. È quindi utile in caso di vene varicose, emorroidi, flebiti e per tonificare e proteggere i vasi sanguigni. 

Grazie alla sua attività antiedemigena e fleboprotettiva riduce gonfiore, dolore e formicolii in caso di gambe gonfie e pesanti e costituisce un’ottima misura preventiva contro la cellulite.

Inoltre può essere utile in caso di ritenzione di liquidi poiché si è dimostrato in grado di combattere la ritenzione idrica stimolando la diuresi. 

Preparazioni

L’Ippocastano è presente come estratto secco titolato in escina (minimo 3%) da usare, come attacco, a dosaggi che forniscono 40 mg di escina per tre volte al giorno; le dosi potranno poi essere dimezzate per il mantenimento.

Lo si trova anche sotto forma di tintura madre, della quale in genere si consigliano 40 gocce per due volte al giorno, meglio se lontano dai pasti, e in pomata (al 20 – 30%) da applicare sulle parti interessate massaggiando delicatamente dal basso verso l’alto.

Effetti collaterali dell’ippocastano

A dosaggi elevati può causare irritazione gastrica, che comunque scompare alla sospensione dell’assunzione.

Non va usato in gravidanza, specie nel primo trimestre, e durante l’allattamento, e non è raccomandato in età pediatrica. 

Non va usato in caso di problemi renali.

Interazioni

Non sono riportate interazioni degne di nota.

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