Il monoglutammato di sodio (MSG, spesso indicato in etichetta anche come E621) è un additivo che intensifica il sapore saporito. L’estratto di lievito è invece un ingrediente ricavato dal lievito: non è MSG, ma può contenere naturalmente glutammato e rendere i cibi più gustosi.
Quando leggi l’etichetta, ricorda che la frase “senza glutammato aggiunto” non significa necessariamente “senza fonti di glutammato”: vale sempre la pena controllare con calma la lista degli ingredienti.
Il glutammato è sicuro?
Alle quantità tipiche d’uso l’MSG è generalmente considerato sicuro. L’attenzione, come sempre, va posta sull’esposizione complessiva: se durante la giornata sommi molte fonti di esaltatori di sapidità (snack, salse, dadi, piatti pronti), può avere senso non aggiungerne altro a tavola. Per i bambini è bene limitare gli eccessi legati ai prodotti confezionati; i cibi per lattanti non dovrebbero contenere glutammati aggiunti.
L’idea che il glutammato causi sempre malesseri nasce da racconti del passato e non trova conferme solide nelle normali quantità usate nel cibo. Una piccola parte delle persone riferisce fastidi solo con dosi elevate e spesso a digiuno: in quel caso è sufficiente ridurre o evitare. Ascolta il tuo corpo e regolati di conseguenza.
Se usato bene è utile alla salute
Sì, soprattutto quando l’MSG aiuta a ridurre il sale mantenendo il gusto piacevole. L’MSG contiene meno sodio del sale da cucina e può sostituirne una parte in ricette come zuppe e salse. Il vantaggio c’è quando prende il posto di una quota di sale, non quando si somma: meglio partire con poco, assaggiare e trovare il punto di equilibrio.
Il problema non è la spolverata a casa, ma l’accumulo che può derivare da molte fonti nella stessa giornata. Alcuni messaggi in etichetta possono confondere: per esempio, “senza glutammato aggiunto” non equivale a dire che un prodotto sia privo di fonti di glutammato, come l’estratto di lievito. Inoltre, anche l’MSG contiene sodio: se lo aggiungi oltre al sale, il sodio totale sale lo stesso; il beneficio si vede quando sostituisce una parte del sale.
L’estratto di lievito invece?
L’estratto di lievito è un ingrediente che intensifica il sapore. Non è MSG, ma può contenere glutammato naturale. Proprio perché rende i piatti più gustosi, in alcune ricette può aiutare a usare un po’ meno sale senza rinunciare alla piacevolezza. In etichetta lo trovi come “estratto di lievito” o “yeast extract”. Se consumi già molti prodotti molto saporiti, valuta di non aggiungerne altri e punta sull’equilibrio complessivo. Se noti fastidi con porzioni abbondanti di cibi molto saporiti, riduci o evita.
Tratta l’MSG come una spezia che può aiutarti a usare meno sale. Una semplice prova è preparare una piccola miscela con due parti di sale e una parte di MSG: aggiungi pizzichi, assaggia e aggiusta. Anche ingredienti naturalmente saporiti come pomodoro, funghi, formaggi stagionati, alghe, salsa di soia o l’estratto di lievito possono dare rotondità ai piatti e permettere di tagliare il sale. Ricorda di guardare al totale della giornata, soprattutto per i più piccoli.
Quando ti informi, diffida delle promesse miracolose e dei messaggi estremi: spesso semplificano troppo e non tengono conto del contesto, come le quantità usate e la tua alimentazione complessiva. Leggi con attenzione le etichette, confronta più fonti affidabili e valuta sempre come un ingrediente si inserisce nelle tue abitudini. Il buon senso resta il miglior alleato.
Conclusioni
Alle dosi comuni l’MSG è considerato sicuro e può aiutare a ridurre il sale mantenendo il gusto. L’attenzione principale va posta sull’esposizione totale durante la giornata e sulla trasparenza in etichetta. Leggere, scegliere con consapevolezza e puntare sulla moderazione sono le mosse che fanno davvero la differenza.


