La psoriasi è una malattia immunomediata che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, manifestandosi principalmente attraverso l’arrossamento della pelle e l’infiammazione. Questa condizione affligge il 2-3% della popolazione mondiale, ma finalmente, nuove ricerche stanno portando alla luce i meccanismi con cui alcuni trattamenti al di fuori della medicina convenzionale riescono a essere efficaci.
La svolta: balneoterapia con acqua termale
Gli studi precedenti e la pratica clinica avevano già dimostrato che il trattamento con acqua termale potesse rappresentare un’opzione non farmacologica per ridurre le aree colpite dalla psoriasi. Tuttavia, le ragioni di questo beneficio erano rimaste in gran parte oscure fino ad ora.
Recenti studi hanno suggerito che l’efficacia della balneoterapia potrebbe derivare dall’interazione dell’acqua termale con le comunità microbiche che vivono sulla pelle, conosciute come microbioma cutaneo.
Questa conferma è giunta grazie a una ricerca di punta condotta presso le Terme di Comano e pubblicata sulla rivista Dermatology and Therapy. Lo studio è stato coordinato dal CIBIO dell’Università di Trento e ha gettato nuova luce sulla psoriasi e il microbiota cutaneo.
Psoriasi: una malattia multifattoriale
La psoriasi è una condizione complessa che si ritiene sia causata da una combinazione di fattori genetici, ambientali e comorbidità predisponenti.
Attualmente, non esiste una cura definitiva per questa malattia, ma le opzioni di trattamento includono unguenti, creme idratanti, corticosteroidi topici, analoghi della vitamina D, inibitori della calcineurina, fototerapia e farmaci sistemici come retinoidi, metotrexate, ciclosporina, mofetil micofenolato, tacrolimus e anticorpi monoclonali per i casi più gravi.
Come funziona la balneoterapia
La balneoterapia breve con acqua termale si è dimostrata un trattamento efficace per le lesioni psoriasiche, anche se i meccanismi alla base di questo beneficio non erano completamente chiari fino ad ora.
La ricerca ha rivelato che la riduzione della gravità della psoriasi dopo la balneoterapia potrebbe essere dovuta all’interazione tra i microbi o le molecole microbiche presenti nell’acqua termale e il microbiota cutaneo dei pazienti con psoriasi.
È noto che la psoriasi ha una componente microbica e che le infezioni possono peggiorare la malattia. Il microbiota cutaneo gioca anche un ruolo importante nel modulare le risposte immunitarie dell’ospite e nel limitare la colonizzazione dei patogeni, entrambi fattori implicati nell’eziologia della psoriasi.
I cambiamenti nel microbiota cutaneo
Lo studio ha analizzato le specie batteriche più abbondanti sulla pelle, che includono generi come Staphylococcus, Cutibacterium e Corynebacterium. Ciò che è interessante è che questi generi erano presenti sia sulla pelle con psoriasi che su quella sana, ma la loro composizione variava a seconda della posizione sulla pelle.
Prima della balneoterapia, Staphylococcus era più abbondante nella piega retroauricolare rispetto a quella del gomito. Al contrario, altri generi erano associati al microbioma cutaneo della fossa cubitale.
Dopo la balneoterapia, sono stati osservati significativi cambiamenti nella composizione del microbioma, con alcune specie che aumentavano e altre che diminuivano.
Miglioramento delle condizioni cliniche
L’aumento di alcune specie batteriche, come Massilia e Klebsiella, e la diminuzione di altre, come Anaerococcus e Micrococcus, erano associati a un miglioramento delle condizioni dei pazienti con psoriasi. Tuttavia, è importante notare che la risposta al trattamento variava da individuo a individuo.
Conclusioni
In conclusione, questa ricerca evidenzia il potenziale impatto positivo della balneoterapia e dell’uso dell’acqua termale sulla psoriasi e sul microbiota cutaneo. Questi risultati aprono nuove porte nella comprensione della psoriasi e potrebbero aprire la strada a trattamenti più efficaci basati sulla manipolazione del microbioma cutaneo e intestinale. La ricerca continua sulle correlazioni tra cambiamenti del microbiota e miglioramenti clinici promette di portare a progressi significativi nella gestione della psoriasi.