Lactobacillus plantarum W1
Lactobacillus plantarum W1 è un particolare ceppo probiotico appartenente alla specie Lactobacillus plantarum.
Il Lactobacillus plantarum W1 è stato isolato dal siero di soia seguendo il seguente metodo:
- Campionamento: sono stati raccolti venti campioni diversi di siero di soia in modo asettico da abitazioni in tutta la città di Hue.
- Isolamento dei batteri: i batteri sono stati isolati dai campioni di siero di soia utilizzando il metodo di dispersione in soluzione di Ringer, seguito da diluizioni seriali e semina su agar MRS.
- Incubazione: i campioni preparati sono stati incubati per 48 ore a 37 °C in un incubatore.
- Identificazione delle colonie pure: dopo l’incubazione, sono state selezionate 10-15 colonie in modo casuale e seminate su agar MRS per identificare la cultura pura in base alla morfologia delle colonie.
- Valutazione: le colonie sono state valutate tramite colorazione di Gram e reazione catalasica per identificare gli isolati Gram-positivi e catalasi-negativi, che sono indicativi di batteri lattici. Questi isolati sono stati conservati a -80 °C per caratterizzazioni future utilizzando vetrini.
Questo metodo ha permesso di isolare con successo il Lactobacillus plantarum W1 dal siero di soia.
È un batterio lattico molto studiato e versatile, conosciuto soprattutto per le sue forti caratteristiche probiotiche e la sua sicurezza, tanto da essere riconosciuto come sicuro dalla maggior parte delle autorità sanitarie.
Questo ceppo è presente in diversi ambienti, inclusi le superfici mucosali umane e vari alimenti fermentati. Ed è largamente impiegato nell’industria alimentare.
È noto per la sua capacità di inibire la crescita di patogeni nel tratto intestinale, mantenendo così l’omeostasi intestinale. Inoltre, Lactobacillus plantarum ha la capacità di adattarsi a un’ampia varietà di nicchie ecologiche, il che è dovuto alla sua notevole flessibilità metabolica e genetica.
I batteri lattici, come il Lactobacillus plantarum, e i loro prodotti, come gli esopolisaccaridi (EPS), hanno dimostrato diversi potenziali impieghi clinici, tra cui:
Agenti antimicrobici: gli EPS possono agire come agenti antimicrobici, contribuendo alla protezione contro patogeni nel tratto gastrointestinale
Agenti antiossidanti: gli EPS possono agire come antiossidanti, aiutando a contrastare lo stress ossidativo nel corpo
Agenti immunomodulatori: gli EPS possono modulare la risposta immunitaria, contribuendo a rafforzare il sistema immunitario
Agenti antinfiammatori: gli EPS possono avere proprietà antinfiammatorie, che possono essere utili in condizioni infiammatorie
Questi potenziali impieghi clinici suggeriscono che il Lactobacillus plantarum e i suoi prodotti EPS potrebbero essere utilizzati in futuro per sviluppare terapie o integratori per diverse condizioni cliniche.
Questo specifico ceppo ha anche dimostrato di possedere una resistenza significativa alle condizioni difficili del tratto gastrointestinale umano, come l’acidità dello stomaco e la presenza di sali biliari nell’intestino tenue, una caratteristica importante per i probiotici affinché possano essere efficaci.