Il batterio Bacteroides thetaiotaomicron è stato scoperto da Arcangelo Distaso nel 1912, lo stesso ricercatore che ha scoperto Parabacteroides distasonis, altro importante batterio del microbiota umano.
Inizialmente, Distaso lo chiamò Bacillus thetaiotaomicron: il nome thetaiotaomicron deriva dal fatto che le morfologie cellulari del batterio assomigliano alle tre lettere greche 𝜗 (theta), ι (iota), e ο (omicron). In seguito, il batterio è stato riclassificato nel genere Bacteroides, ma il nome specifico thetaiotaomicron è rimasto invariato.
B. thetaiotaomicron (spesso abbreviato come B. theta) è un batterio commensale del nostro intestino ed è stato estensivamente studiato nel corso degli anni.
Ma cosa fa esattamente e perché è importante per la nostra salute?
Digerisce i carboidrati complessi
Una delle funzioni principali del B. theta è la sua incredibile capacità di digerire i carboidrati complessi che noi non riusciamo a scomporre.
Includono amidi e fibre vegetali, come quelle presenti in frutta, verdura e cereali.
B. theta è uno dei “lavoratori” più attivi e instancabili che si occupa di trasformare i carboidrati complessi degli alimenti amidacei introdotti con la dieta in sostanze utili per il nostro organismo (e per sé stesso). Riesce a farlo grazie a specifici enzimi. Uno di questi è la glicosidasi: in realtà si tratta di un’ampia gamma di enzimi che rompono i legami complessi tra gli zuccheri. B. theta ne produce molti di più di altri batteri. Questi enzimi si trovano sulla superficie del batterio o vengono rilasciati all’esterno.
Inoltre B. theta possiede un sistema chiamato Sus (Starch Utilization System) particolarmente efficace per l’utilizzo dell’amido. Questo sistema include proteine di superficie che catturano l’amido e lo trasportano all’interno del batterio per essere digerito.
Modulazione del sistema immunitario
Oltre alla digestione, B. theta svolge un ruolo importante nella modulazione del nostro sistema immunitario.
Interagisce con le cellule del nostro sistema immunitario, aiutandole a maturare e a svolgere correttamente le loro funzioni. È stato dimostrato che può influenzare la risposta immunitaria dei linfociti T, cellule del sistema immunitario che svolgono un ruolo cruciale nell’attivazione della risposta immunitaria contro agenti patogeni e cellule tumorali
Alcuni studi hanno poi dimostrato che la presenza di B. theta, insieme ad altre specie di Bacteroides, può aumentare l’efficacia delle immunoterapie contro il cancro. In particolare, pare che migliori la risposta di farmaci chiamati anti-CTLA-4, che servono a stimolare il sistema immunitario contro le cellule tumorali.
B. theta è capace inoltre di formare dei biofilm, ovvero delle comunità di batteri attaccati a una superficie.
Questa capacità di adesione è dovuta alla presenza di strutture specializzate sulla superficie del batterio, chiamate pili di tipo V. Questi pili sono costituiti da proteine che agiscono come àncore e gambi per far aderire il batterio alle superfici. La formazione di biofilm potrebbe essere importante per la colonizzazione dell’intestino e per l’interazione tra le diverse specie batteriche. B. theta mostra ad esempio una cooperazione metabolica molto stretta con Faecalibacterium prausnitzii, un batterio che consuma acetato e produce butirrato, un altro acido grasso a catena corta (SCFA) importante per la salute intestinale. Questa interazione contribuisce all’equilibrio del microbiota e alla salute della mucosa intestinale.
In conclusione, il Bacteroides thetaiotaomicron è un batterio commensale molto utile per la nostra salute.
È un simbionte che ci aiuta a digerire i carboidrati complessi, modula il nostro sistema immunitario e contribuisce all’equilibrio del nostro microbiota intestinale attraverso l’interazione con altri batteri e il mantenimento di una buona integrità di barriera intestinale.