Lactobacillus paracasei MCC1849
l ceppo MCC1849 appartiene alla specie Lacticaseibacillus paracasei (in passato chiamata Lactobacillus paracasei). È stato selezionato in Giappone per una caratteristica particolare: anche se viene inattivato con il calore, cioè reso non vitale, continua a esercitare un effetto benefico sul sistema immunitario. Per questo viene proposto come postbiotico (o “paraprobiotico”), con il nome commerciale LAC-Shield. Il fatto che non sia vivo lo rende stabile, facile da inserire in alimenti e integratori e sicuro anche per le persone più fragili.
Come funziona: il legame con le difese immunitarie
Gli studi di laboratorio e sugli animali hanno mostrato che MCC1849 stimola il sistema immunitario in modo particolare. Quando entra nell’intestino, anche da inattivato, viene riconosciuto dalle cellule che “sorvegliano” la mucosa intestinale. Questo contatto porta a una maggiore produzione di anticorpi di tipo IgA, quelli che si trovano sulle mucose e rappresentano la prima linea di difesa contro virus e batteri. Nei topi, ad esempio, l’assunzione di MCC1849 ha aumentato gli anticorpi nelle vie respiratorie e ridotto la gravità dell’influenza.
Negli studi sull’uomo si è visto che il ceppo attiva le cosiddette cellule dendritiche plasmacitoidi, importanti “sentinelle” che aiutano a produrre interferoni, molecole chiave nelle difese antivirali. Questo è un passaggio importante, perché collega l’effetto osservato in laboratorio con quello percepito nella vita quotidiana, cioè una maggiore resistenza ai disturbi da raffreddamento.
Gli studi clinici negli adulti
Il ceppo MCC1849 è stato studiato in diverse ricerche cliniche. In uno dei primi studi, adulti che avevano già avuto frequenti raffreddori hanno assunto per 12 settimane compresse contenenti il postbiotico. Rispetto al placebo, il gruppo trattato ha avuto meno episodi di raffreddore e sintomi più brevi. È stato osservato anche un effetto positivo sul tono dell’umore, soprattutto nelle persone stressate.
Un altro studio più ampio, durato 24 settimane e condotto durante l’inverno e la primavera, ha confermato che chi assumeva MCC1849 aveva meno giorni con sintomi da raffreddore, come naso chiuso e mal di gola, rispetto al gruppo di controllo.
Un aiuto anche per gli anziani?
Un’area di interesse particolare riguarda gli anziani, che tendono ad avere un sistema immunitario più debole. In una ricerca condotta in case di riposo, gli ospiti che hanno assunto MCC1849 prima della vaccinazione antinfluenzale hanno mostrato, soprattutto nei più anziani (oltre 85 anni), una risposta immunitaria più stabile al vaccino rispetto a chi assumeva placebo. Si tratta però di un segnale preliminare, che andrebbe confermato da studi più ampi.
Sicurezza e tollerabilità
Uno dei punti di forza di MCC1849 è la sicurezza. Essendo un batterio inattivato, non può moltiplicarsi o causare infezioni. Negli studi clinici, condotti anche per diversi mesi, non sono emersi effetti collaterali collegati al prodotto. Inoltre, la specie a cui appartiene (Lacticaseibacillus paracasei) è considerata sicura a livello europeo (QPS, Qualified Presumption of Safety).
Aspetti regolatori
Dal punto di vista normativo, la situazione varia da Paese a Paese. In Europa non è possibile attribuire claim specifici come “rafforza le difese immunitarie” perché le regole dell’EFSA sono molto severe e finora nessun ceppo probiotico o postbiotico ha ottenuto autorizzazioni in questo senso. Negli Stati Uniti, invece, MCC1849 è stato riconosciuto come sicuro (self-affirmed GRAS), il che ne consente l’uso in alimenti e integratori. In Giappone, il paese d’origine, viene già impiegato in numerosi prodotti destinati alla “cura dell’immunità”.
Dove può essere utile
Le ricerche indicano che MCC1849 può aiutare a ridurre la frequenza e la durata dei sintomi da raffreddore comune, soprattutto nelle persone che tendono ad ammalarsi facilmente durante la stagione invernale. Inoltre, ci sono primi segnali di un possibile ruolo nel migliorare la risposta al vaccino antinfluenzale negli anziani più fragili. Gli effetti sembrano legati alla sua capacità di stimolare le difese naturali dell’organismo attraverso l’intestino.
In conclusione
Il Lactobacillus paracasei MCC1849 rappresenta un esempio interessante di come anche i batteri inattivati possano avere un effetto positivo sulla salute. Grazie alla sua sicurezza e stabilità, è già impiegato in diversi Paesi come ingrediente “scudo” per sostenere il sistema immunitario. Gli studi disponibili confermano benefici concreti nella prevenzione dei disturbi da raffreddamento, mentre altri possibili usi, come il supporto negli anziani, restano da approfondire.
Come sempre, è importante consultare un professionista sanitario o un nutrizionista prima di iniziare l’assunzione di qualsiasi probiotico specifico, soprattutto se si hanno condizioni mediche preesistenti o si stanno prendendo farmaci. È fondamentale seguire attentamente le indicazioni del produttore per l’assunzione di questo probiotico e discutere con un esperto delle dosi consigliate e delle modalità d’uso.
Effects of Heat-Killed Lacticaseibacillus paracasei MCC1849 on Immune Parameters in Healthy Adults—A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled, Parallel-Group Study
Effects of paraprobiotic Lactobacillus paracasei MCC1849 supplementation on symptoms of the common cold and mood states in healthy adults
Effects of Heat-Killed Lacticaseibacillus paracasei MCC1849 on the Maintenance of Physical Condition in Healthy Adults: A Randomized, Double-Blind, Placebo-Controlled, Parallel-Group Study
The effects of non-viable Lactobacillus on immune function in the elderly: a randomised, double-blind, placebo-controlled study