Bacillus coagulans
Bacillus coagulans è un probiotico molto utilizzato e che ha dimostrato di svolgere molteplici attività.
Caratteristiche di Bacillus coagulans
Bacillus coagulans è un batterio Gram-positivo, sporigeno e mobile. Si distingue per la sua capacità di formare spore ovali posizionate ai poli batterici, una caratteristica che lo differenzia da altri batteri del genere Bacillus.
Appartiene al phylum Firmicutes (oggi Bacillota) e all’ordine Bacillales. Fu isolato per la prima volta nel 1915 durante un episodio di coagulazione del latte condensato. Oggi è classificato tra gli “sporoprobiotici”, grazie alla capacità di formare spore e alla produzione di acido lattico.
Queste spore sono estremamente tolleranti al calore e in generale agli stress ambientali. Grazie alla produzione di una grande quantità di acido lattico, Bacillus coagulans è noto per causare il deterioramento di prodotti lattiero-caseari, verdure o frutta. Tuttavia, è importante sottolineare che questo batterio può resistere all’acidità gastrica per raggiungere l’intestino tenue, dove può germinare e proliferare.
Meccanismi d’Azione
Diversi studi hanno dimostrato che Bacillus coagulans agisce principalmente modulando la composizione del microbiota intestinale, rafforzando l’immunità dell’ospite e influenzando positivamente il metabolismo.
Questo batterio probiotico è in grado di migliorare l’assorbimento delle proteine, ridurre i danni muscolari indotti dall’esercizio fisico e favorire la ripresa.
Inoltre, Bacillus coagulans ha dimostrato di possedere effetti protettivi contro la tossicità acuta del cadmio e di migliorare la digestione delle proteine vegetali.
Effetti sull’organismo umano
Apparato digerente. Bacillus coagulans contribuisce al riequilibrio del microbiota intestinale, competendo con i patogeni per spazio e nutrienti, producendo acido lattico e batteriocine. Ciò comporta benefici come riduzione del gonfiore, miglioramento del transito intestinale e della consistenza delle feci. Studi clinici hanno dimostrato miglioramenti nei sintomi della sindrome dell’intestino irritabile, della diarrea acuta e della diarrea associata ad antibiotici.
Sistema immunitario. Bacillus coagulans modula la risposta immunitaria attraverso l’attivazione di cellule immunitarie intestinali e la produzione di metaboliti bioattivi. In adulti sani ha potenziato la risposta immunitaria antivirale, mentre in pazienti con artrite reumatoide ha ridotto l’infiammazione sistemica. In soggetti sottoposti a stress fisico intenso, ha mitigato l’attivazione infiammatoria. Nei bambini ha dimostrato di ridurre sintomi respiratori e gastrointestinali infettivi, migliorando la risposta immunitaria mucosale.
Applicazioni cliniche del Bacillus coagulans
Bacillus coagulans ha trovato ampio impiego in medicina, alimentazione e nell’industria chimica grazie alla sua stabilità e sicurezza. Ecco alcuni degli ambiti clinici in cui è stato studiato:
- Diarrea acuta: Bacillus coagulans è stato studiato per il suo ruolo nel trattamento della diarrea acuta. Ricerche hanno dimostrato che l’assunzione di B. coagulans ha portato a una riduzione della durata della diarrea, della frequenza delle evacuazioni e del dolore addominale, migliorando anche la consistenza delle feci.
- Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): in pazienti affetti da IBS, l’assunzione di B. coagulans ha dimostrato di migliorare i sintomi clinici, riducendo la frequenza delle evacuazioni e alleviando il dolore addominale e il gonfiore.
- Diarrea associata agli antibiotici: alcuni studi hanno evidenziato che l’uso di Bacillus coagulans può ridurre il numero di giorni e la durata degli eventi di diarrea associata agli antibiotici, fornendo un supporto benefico durante e dopo terapie antibiotiche.
- Stitichezza: in pazienti con stitichezza, l’integrazione con B. coagulans ha dimostrato di aumentare la frequenza delle evacuazioni, ridurre la tensione fecale e migliorare il processo di evacuazione incompleta.
- Colite: in modelli animali di colite indotta da Clostridium difficile, l’assunzione di B. coagulans ha dimostrato di migliorare l’indice di colite e limitare la ricorrenza della condizione.
- Artrite reumatoide: studi condotti su modelli animali di artrite reumatoide hanno evidenziato che l’assunzione di Bacillus coagulans, in combinazione con inulina, ha portato a miglioramenti significativi nei parametri biochimici e clinici della malattia.
- Vaginite: in pazienti affette da vaginite, l’assunzione di B. coagulans in combinazione con terapie antibiotiche ha dimostrato di ridurre i sintomi vaginali, suggerendo un potenziale ruolo nel supporto della salute vaginale
- Nutrizione sportiva: come coadiuvante nel miglioramento dell’assorbimento degli aminoacidi e nel recupero muscolare.
- Supporto metabolico: in soggetti con steatosi epatica, sindrome metabolica o obesità.
- Modulazione immunitaria: in patologie infiammatorie croniche e per supportare le difese dell’organismo.
Principali Studi Clinici su Bacillus coagulans
L’interesse scientifico per Bacillus coagulans è testimoniato da numerosi studi clinici condotti su questo probiotico. In letteratura sono riportati oltre 50 trial clinici (di cui molti randomizzati e controllati con placebo) che hanno valutato diversi ceppi di B. coagulans in svariate condizioni di salute. Di seguito si sintetizzano i risultati salienti dei principali studi, organizzati per area di applicazione:
• Sindrome dell’intestino irritabile (IBS): la maggior parte degli studi clinici su B. coagulans riguarda pazienti con IBS, una condizione cronica caratterizzata da dolore addominale ricorrente, gonfiore, irregolarità dell’alvo e altri sintomi gastrointestinali funzionali. Molteplici RCT (in adulti e bambini) hanno dimostrato benefici significativi con l’assunzione di B. coagulans. Ad esempio, Hun et al. 2009 hanno riportato che il ceppo GBI-30, 6086 assunto per 8 settimane ha ridotto dolore addominale e meteorismo in modo significativo rispetto al placebo, con miglioramento settimanale continuo dei sintomi IBS e senza effetti avversi segnalati. Un altro studio (Majeed et al. 2016) su IBS con diarrea prevalente ha evidenziato un miglior controllo della diarrea e del dolore nei pazienti trattati con il ceppo MTCC 5856 per 90 giorni rispetto al gruppo di controllo. Una recente rassegna ha concluso che tutti i ceppi di B. coagulans investigati (tra cui DSM 17654, GBI-30, Unique IS-2, MTCC 5856) hanno mostrato efficacia nell’IBS, rendendo l’alleviamento dei sintomi di questa sindrome uno dei risultati più solidi associati a B. coagulans.
• Diarrea (acuta e post-antibiotica): oltre alla prevenzione della diarrea associata agli antibiotici (AAD) già menzionata, B. coagulans è stato studiato come coadiuvante nel trattamento della diarrea acuta di varia eziologia. Maity et al. 2019 hanno condotto un RCT su 60 adulti con diarrea acuta e dolori addominali: il ceppo B. coagulans DSM 17654 (LBSC), somministrato a 2×10^9 CFU/die per 7 giorni, ha determinato una risoluzione più rapida della diarrea e del discomfort addominale rispetto al placebo. Analogamente, in ambito preventivo, una meta-analisi di 25 studi ha rilevato che l’utilizzo di probiotici durante terapie antibiotiche riduce significativamente l’incidenza di AAD; in particolare Lactobacillus GG, S. boulardii e B. coagulans emergono come tra i più efficaci ceppi protettivi. Questi dati supportano l’uso clinico di B. coagulans per ridurre il rischio di diarrea in pazienti sottoposti ad antibiotici o per accelerare il recupero in episodi diarroici acuti.
• Stipsi e disturbi gastrointestinali funzionali: Alcuni studi hanno investigato l’effetto di B. coagulans sulla stipsi cronica e su altri disturbi funzionali (ad esempio dispepsia). Madempudi et al. 2020 hanno arruolato 100 adulti con stipsi funzionale, trattando metà con il ceppo B. coagulans Unique IS-2 per 4 settimane: il gruppo probiotico ha mostrato un miglioramento significativo della frequenza di evacuazione e consistenza delle feci, oltre a una riduzione dello sforzo evacuativo, rispetto al gruppo placebo. Un altro studio (Kang et al. 2021) su 80 soggetti con stipsi lieve ha utilizzato il ceppo SNZ 1969 per 8 settimane, riscontrando un’ameliorazione della motilità intestinale e della composizione del microbiota intestinale nel gruppo trattato. Per quanto riguarda la dispepsia funzionale (disturbi digestivi alti come pienezza post-prandiale, dolore epigastrico non ulceroso), Wauters et al. 2021 hanno riportato dati preliminari positivi: in 68 pazienti, una combinazione di B. coagulans (ceppo MY01) e Bacillus subtilis in aggiunta a glutammina ha portato a miglioramenti dei sintomi dispeptici e a modifiche favorevoli nei marker immunitari locali rispetto al placebo. Tali risultati suggeriscono un potenziale utilizzo di B. coagulans anche per disturbi funzionali dell’alto tratto GI, benché in questo ambito siano necessari ulteriori studi di conferma.
• Altre applicazioni cliniche: l’efficacia di B. coagulans è stata esplorata in diverse altre condizioni. In ambito metabolico, Abhari et al. 2020 hanno dimostrato che il ceppo GBI-30 (1×10^9 spore/die per 12 settimane) può essere efficace come coadiuvante nel trattamento della steatosi epatica non alcolica (NAFLD): i pazienti con NAFLD trattati con B. coagulans (in combinazione con fibra prebiotica inulina) hanno mostrato riduzioni significative degli indici infiammatori epatici e un miglioramento del profilo enzimatico epatico rispetto al placebo[24]. Un altro studio (Angelino et al. 2019) su individui obesi ha riportato che B. coagulans BC30, assunto per 3 mesi, ha migliorato alcuni parametri glicemici e lipidici (abbassando i livelli di glucosio e trigliceridi) rispetto al controllo. Sul fronte reumatologico/immunitario, come accennato, uno studio in doppio cieco ha evidenziato che B. coagulans GBI-30, 6086 può essere un valido aggiuntivo nel controllo dell’artrite reumatoide, migliorando il dolore e abbassando marker infiammatori (CRP)[16]. Infine, nell’ambito della nutrizione sportiva, Tarik et al. 2022 hanno condotto un trial su 70 atleti di forza: il ceppo B. coagulans Unique IS-2 (5×10^9 CFU/die) assunto insieme a un integratore proteico per 8 settimane ha portato a un aumento significativo dell’assorbimento degli aminoacidi (BCAA) e a un incremento della potenza muscolare degli arti inferiori rispetto al gruppo che assumeva solo proteine. Contestualmente, Gepner et al. 2017 hanno osservato che l’integrazione di B. coagulans GBI-30 durante un intenso addestramento riduceva l’elevazione di citochine infiammatorie post-esercizio, suggerendo un ruolo nel migliorare il recupero muscolare.
In sintesi, il corpus di evidenze cliniche su Bacillus coagulans mostra risultati promettenti in numerosi ambiti: disturbi gastrointestinali (IBS, diarrea, stipsi, dispepsia), condizioni metaboliche, modulazione della risposta immunitaria e supporto in situazioni di stress fisiologico. Molti studi sottolineano come il meccanismo d’azione principale di questo probiotico consista nel riequilibrare il microbiota intestinale e interagire con il sistema immunitario intestino-correlato, traducendosi in benefici clinici per l’ospite. Tuttavia, va notato che alcuni trial hanno coinvolto campioni di piccole dimensioni o utilizzato formulazioni multi-ceppo; pertanto, pur essendo i dati incoraggianti, sono auspicabili ulteriori studi più ampi e mirati per confermare e delineare le applicazioni di B. coagulans in maniera più definitiva.
Sicurezza e tollerabilità
Bacillus coagulans è considerato sicuro da autorità regolatorie internazionali. Inserito nella lista QPS dell’EFSA e GRAS dalla FDA, viene utilizzato da decenni in alimenti e integratori. Studi tossicologici in vitro e in vivo non hanno mostrato effetti mutageni o tossici, anche a dosaggi molto elevati.
Nella maggior parte degli studi clinici non sono stati riportati effetti avversi significativi. L’assunzione è ben tollerata nella popolazione generale e nei pazienti immunocompetenti. Tuttavia, come per tutti i probiotici, è raccomandata cautela nei pazienti immunocompromessi gravi o in terapia intensiva.
Studi tossicologici e numerose osservazioni cliniche hanno poi confermato l’assenza di effetti mutageni, teratogeni o genotossici di Bacillus coagulans, sottolineando la sua sicurezza d’uso.
Conclusioni
In conclusione, Bacillus coagulans si conferma come un probiotico versatile e benefico per la salute umana. Le sue caratteristiche uniche, i meccanismi d’azione e le molteplici applicazioni lo rendono un’opzione promettente per il miglioramento della salute intestinale e generale. Continuare a studiare e sfruttare le potenzialità di questo microrganismo potrebbe portare a nuove scoperte e applicazioni nel campo della medicina e della nutrizione.
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