Overview

La cannella, derivata principalmente dalle specie Cinnamomum cassia e Cinnamomum zeylanicum, è da tempo utilizzata nella medicina tradizionale per le sue proprietà benefiche, e oggi è presente in numerosi integratori alimentari. I suoi estratti sono oggetto di crescente interesse scientifico, soprattutto per il loro potenziale effetto sul metabolismo glucidico e lipidico, e per le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.

Numerosi studi clinici, compresi trial controllati e meta-analisi, hanno valutato l’efficacia della cannella nella gestione del diabete di tipo 2 e del prediabete. I risultati suggeriscono che l’assunzione di integratori a base di cannella può contribuire a ridurre la glicemia a digiuno, l’emoglobina glicata (HbA1c), il glucosio postprandiale e, in alcuni casi, anche l’indice di massa corporea e i livelli di colesterolo. Gli effetti sembrano più pronunciati nei soggetti con un controllo glicemico inizialmente scarso, e sono generalmente osservati con dosaggi compresi tra 1 e 3 grammi al giorno, assunti per un periodo di almeno otto-dodici settimane.

Oltre ai benefici metabolici, la cannella viene studiata anche per la sua potenziale azione antinfiammatoria. Tuttavia, i risultati su questo fronte sono più contrastanti: alcuni studi non hanno evidenziato effetti significativi sui marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva (CRP), l’interleuchina-6 (IL-6) o il TNF-alfa. Questo non esclude però un’azione antiossidante e protettiva più generale, legata alla ricchezza in polifenoli della pianta.

Per quanto riguarda la sicurezza, la cannella è generalmente ben tollerata, soprattutto se utilizzata a dosi moderate e per periodi limitati. Tuttavia, il consumo eccessivo o prolungato, in particolare della varietà Cinnamomum cassia, può esporre a un rischio di accumulo di cumarina, una sostanza epatotossica. Per questo motivo, molti integratori utilizzano estratti standardizzati a basso contenuto di cumarina oppure ricorrono alla varietà Cinnamomum zeylanicum, che ne contiene quantità molto inferiori.

In sintesi, l’uso della cannella negli integratori alimentari appare promettente, in particolare come supporto al controllo della glicemia nei soggetti con alterazioni metaboliche lievi o moderate. È però fondamentale scegliere prodotti di qualità, con una titolazione controllata, e prestare attenzione alla durata e al dosaggio del trattamento, soprattutto in caso di patologie epatiche o assunzione concomitante di farmaci.

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