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Vitamine, estratti e minerali

Ginkgo biloba

Funzionalità
Alzheimer
Overview

Salisburia adiantifolia o Pterophyllus salisburiensis

Originario della Cina, il Ginkgo è una pianta, oggi coltivata anche negli Stati Uniti e in Europa, che può raggiungere i 40 m di altezza.

Ha un tronco alto e sottile con corteccia grigiastra e liscia e foglie dalla tipica forma a ventaglio divise in due lobi, di colore verde vivace in primavera e giallo dorate in autunno.

Essendo una gymnosperma il Ginkgo ha strutture maschili e femminili che si sviluppano, in primavera, su piante differenti. 

I semi, che contengono un embrione legnoso commestibile dopo torrefazione, sono coperti da un involucro giallo, carnoso, dall’odore particolarmente sgradevole ed è irritante e tossico.

I principi attivi sfruttati in fitoterapia si trovano nelle foglie.

Proprietà del Ginkgo biloba

Le foglie di Ginkgo sono ricche di flavonoidi e terpeni (o ginkgolidi), ai quali deve le sue proprietà protettive sul sistema cardiovascolare e su quello nervoso. 

I flavonoidi, che hanno nota azione antiradicalica, proteggono le membrane cellulari dai danni ossidativi e aumentano la resistenza capillare, migliorando il microcircolo arterioso e la vascolarizzazione tissutale.

Il fitocomplesso riduce inoltre l’aggregazione piastrinica e la viscosità del sangue con aumento della sua fluidità.

I derivati terpenici (soprattutto ginkgolide B) oltre a ridurre l’aggregazione piastrinica,  agiscono antagonizzando meccanismi implicati nell’insorgenza di allergie, infiammazione, broncospasmo ed edemi.

Il Ginkgo aumentando l’afflusso sanguigno a livello cerebrale può favorire memoria e attenzione.

Utilizzi del Ginkgo biloba

Essendo indicato per migliorare l’insufficienza venosa è spesso utilizzato nelle arteriopatie periferiche, ma anche nei disturbi circolatori cerebrali quali la vasculopatia arterosclerotica e la demenza senile con perdita di memoria. 

Grazie alle sue azioni sul circolo può esser usato anche in caso di acufeni e sindromi vertiginose in genere, microangiopatia diabetica e retinopatie.

Può essere anche utilizzato, in preparati topici, contro gonfiore e pesantezza alle gambe.

Preparazioni

Si raccomanda l’uso di estratti secchi purificati da acidi ginkgolici, standardizzati al 24% in flavonoidi e al 6% in terpeni totali.

La dose consigliata è di 120-240 mg di estratto al giorno, da assumere preferibilmente lontano dai pasti in una o due somministrazioni, per cicli di tre o quattro mesi.

Entra nella composizione di creme e gel per uso topico, anche associato ad altre piante. 

Effetti collaterali del Ginkgo biloba

Specie a dosi elevate il Ginkgo potrebbe causare mal di testa, disturbi gastrointestinali e malessere generale. Non andrebbe assunto durante la gravidanza o l’allattamento.

Non è indicato in caso di turbe della coagulazione.

Interazioni del Ginkgo biloba

Per il Ginkgo sono state segnalate diverse interazioni. Può potenziare l’azione di farmaci anticoagulanti o farmaci che inibiscono l’aggregazione piastrinica con aumento del rischio di emorragie.

Può incrementare i livelli ematici nifedipina e omeprazolo e interferire con l’azione di  antidepressivi SSRI e buspirone. Quando associato ad alte dosi di trazodone può indurre coma. 

Può ridurre l’azione di antiepilettici, beta bloccanti e nicardipina.

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