Un recente studio condotto dalla Geisel School of Medicine at Dartmouth (USA), guidato da Yuka Moroishi e colleghi, ha gettato nuova luce sul legame tra il microbiota intestinale dei neonati e il rischio di sviluppare infezioni respiratorie, asma e diarrea nel corso del primo anno di vita. Pubblicato sulla rivista Communications Medicine, lo studio sottolinea l’importanza della diversità e dell’abbondanza di specifici gruppi batterici presenti nell’intestino dei bambini fin dalla nascita.
Le infezioni rappresentano una delle maggiori cause di mortalità nei neonati, e il ruolo del microbiota intestinale, l’insieme dei microrganismi che popolano l’intestino, nella modulazione della risposta immunitaria è sempre più riconosciuto dalla comunità scientifica. Questa ricerca ha esplorato come variazioni nel microbiota possano influenzare la suscettibilità a malattie infettive e infiammatorie nei primi mesi di vita.
Attraverso l’analisi del profilo batterico a sei settimane di età in un campione di 427-465 neonati, e un’analisi metagenomica su un gruppo di 171-185 neonati, gli scienziati hanno identificato specifici ceppi batterici associati a un aumento del rischio di infezioni respiratorie e disturbi gastrointestinali. Tra questi, si evidenziano generi come Escherichia/Shigella e Bacteroides, e specie come Bifidobacterium longum e Escherichia coli.
I risultati hanno mostrato che un maggiore livello di diversità batterica (alfa diversità) è associato a un incremento del 39% nella probabilità di sviluppare infezioni respiratorie, con un ulteriore aumento del rischio del 40% per infezioni del tratto respiratorio superiore. Inoltre, nei neonati nati da parto naturale, un aumento della diversità batterica è stato collegato a un rischio maggiore del 62% di infezioni respiratorie, nonché a una maggiore incidenza di asma e diarrea, correlazione non riscontrata nei nati da parto cesareo.
Questo studio apre nuove prospettive sulla comprensione della salute neonatale e sottolinea l’importanza di monitorare la composizione del microbiota intestinale nei primi mesi di vita per prevenire lo sviluppo di condizioni infettive e infiammatorie.