La trombosi consiste nella formazione di un coagulo di sangue (trombo) in un vaso sanguigno. Si tratta di una problematica molto diffusa, tanto da essere considerata una delle principali cause di morte a livello mondiale: ogni anno, 1 persona su 4 muore a causa di malattie legate alla trombosi. In particolare, il tromboembolismo venoso (TEV), che include la trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP), colpisce ogni anno circa 130 persone su 100.000.
Il tromboembolismo venoso
I coaguli di sangue, formati da piastrine, globuli rossi e fibrina, sono cruciali nel processo di coagulazione per arrestare un’emorragia. Tuttavia, la loro formazione anomala o eccessiva può portare a condizioni pericolose.
Il tromboembolismo venoso si verifica quando si forma un coagulo di sangue all’interno di una vena profonda, in genere a livello degli arti inferiori. Se un frammento di questo coagulo si stacca e, attraverso i vasio sanguigni, arriva ai polmoni si può andare incontro a embolia polmonare, una complicanza potenzialmente letale. Alcune indagini hanno mostrato che il 50% dei pazienti con tromboembolismo venoso ha anche un’embolia polmonare occulta.
Cause e fattori di rischio della trombosi
Esistono numerosi fattori di rischio per la trombosi, sia arteriosa che venosa. Tra questi ricordiamo:
- l’immobilità dovuta a un trauma o una malattia, oppure a lunghi viaggi
- interventi chirurgici
- alcune patologie che possono danneggiare i vasi sanguigni o alterare il processo di coagulazione
- terapie ormonali
- gravidanza
- età avanzata
- obesità
- fumo di sigaretta
- tumori o chemioterapia
- traumi
- difetti della coagulazione.
Inoltre, anche la predisposizione genetica sembra giocare un ruolo significativo.
Sintomi della trombosi
Spesso il tromboembolismo venoso rimane asintomatico. Negli altri casi, i sintomi della trombosi possono variare a seconda della sua localizzazione: per esempio, se si sviluppa a livello di un arto, si possono manifestare gonfiore e dolore.
Se un frammento del coagulo si stacca causano un’embolia polmonare, possono manifestarsi:
- difficoltà di respirazione
- affanno (dispnea)
- dolore toracico
- collasso.
Diagnosi e trattamento della trombosi
Per diagnosticare la trombosi, dopo aver eseguito un esame obiettivo del paziente e aver valutato la sua storia clinica, il medico può richiedere alcuni esami del sangue e un’ecografia doppler.
In caso si arrivi a una diagnosi di trombosi, il trattamento si basa principalmente sull’uso di farmaci anticoagulanti, che fluidificano il sangue e impediscono la formazione di altri coaguli.
Il ruolo del microbiota intestinale nella trombosi
Il microbiota intestinale svolge un ruolo significativo nell’insorgenza delle trombosi, sia arteriose che venose. Questo complesso ecosistema di microrganismi che risiede nell’intestino può infatti influenzare il funzionamento del sistema di coagulazione e i meccanismi che regolano l’infiammazione, contribuendo così alla formazione di coaguli di sangue dannosi.
In particolare, la presenza di batteri patogeni, come quelli della famiglia Enterobacteriaceae, può causare la produzione di lipopolisaccaridi batterici (LPS), che a loro volta possono attivare i recettori Toll-like, innescando la cascata di coagulazione e aumentando la tendenza alla formazione di coaguli. Inoltre, il microbiota intestinale può influenzare la produzione di metaboliti come il trimetilammina-N-ossido (TMAO), che è stato associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari e trombosi.
Consigli utili per la prevenzione della trombosi
- Svolgi regolarmente attività fisica: camminata, stretching, nuoto sono ottimi modi per migliorare la circolazione.
- Pausa attiva durante il lavoro: se lavori in posizione seduta, fai pause regolari per fare stretching e muoverti.
- Muovere le gambe in viaggio: durante lunghi viaggi in macchina, in treno o in aereo è importante alzarsi a intervalli regolari.
- Alzare le gambe: sollevare le gambe quando si è a letto o seduti favorisce la circolazione.
- Mantenere il peso forma: sovrappeso e obesità aumentano il rischio di trombosi.
- Non fumare: il fumo di sigaretta aumenta il rischio di formazione di coaguli.