Mangiare carne rossa in eccesso per un lungo periodo può avere effetti negativi sulla salute del tuo intestino e aumentare il rischio di malattie infiammatorie. Questo è quanto emerge da uno studio recente condotto dalla University of California e pubblicato su Nature Microbiology.
Nel nostro intestino vivono molti batteri diversi, e alcuni di essi sono particolarmente sensibili alla presenza di una sostanza chiamata acido N-glicolneuraminico (Neu5Gc), che si trova principalmente nella carne rossa. Se consumi molta carne rossa, alcuni batteri intestinali potrebbero liberare il Neu5Gc dai cibi che mangi. Questo acido potrebbe causare infiammazioni nell’intestino.
Gli scienziati hanno condotto esperimenti su topi e analizzato campioni di feci umane per comprendere meglio questa situazione. Hanno scoperto che i topi a cui è stata data una dieta ricca di Neu5Gc mostravano cambiamenti significativi nella loro comunità batterica intestinale, soprattutto riguardo a due gruppi di batteri chiamati Bacteroidales e Clostridiales. Questi cambiamenti potrebbero portare a problemi di salute.
Inoltre, hanno identificato enzimi speciali, chiamati sialidasi, che alcuni batteri intestinali possono produrre per liberare il Neu5Gc dai cibi. Questo potrebbe impedire al Neu5Gc di penetrare nei tessuti intestinali e causare infiammazioni.
Questi risultati sono stati ottenuti da esperimenti su topi e da analisi delle feci di una tribù in Tanzania, gli Hadza, che seguono una dieta basata su carne durante una parte dell’anno. Questi studi suggeriscono che i batteri intestinali potrebbero svolgere un ruolo chiave nella prevenzione delle infiammazioni legate al consumo di carne rossa.
In sintesi, mangiare troppa carne rossa può influenzare negativamente la salute intestinale, ma i batteri intestinali potrebbero aiutare a mitigare questi effetti. Tuttavia, sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno il ruolo dei batteri intestinali e per sviluppare potenziali trattamenti basati su probiotici e prebiotici per migliorare la salute intestinale.