Immaginate dieci bambini di città, abituati a respirare smog e a calpestare il cemento, trasportati per due settimane in una fattoria a contatto con la natura.

Lì, passano le loro giornate a interagire con cavalli, a giocare all’aria aperta e a sporcarsi le mani con la terra. Sembra solo una piacevole vacanza, ma c’è di più: questi giorni di immersione nella vita rurale hanno dato una svolta al loro microbiota intestinale, arricchendolo di batteri “buoni” e antinfiammatori.

È questo il sorprendente risultato di uno studio condotto dall’Università di Bologna e pubblicato sulla rivista One Health.

I ricercatori hanno voluto capire se il contatto con l’ambiente naturale e gli animali potesse ripristinare la diversità microbica dell’intestino dei bambini, compromessa dalla vita in città.

Il microbiota – quella vasta comunità di miliardi di batteri che vive nel nostro intestino – svolge un ruolo fondamentale nel mantenimento della nostra salute.

Ma l’esposizione ridotta alla natura e il contatto limitato con gli animali selvatici portano alla cosiddetta “modernizzazione del microbiota”, tipico delle aree urbane, con conseguente perdita di diversità microbica e aumento delle malattie infiammatorie, allergie e sindromi metaboliche.

Campo estivo in fattoria

Per testare la loro ipotesi, gli studiosi hanno organizzato un campo estivo davvero speciale per dieci bambini tra i 9 e i 14 anni, tutti residenti in zone urbane del territorio bolognese.

Per quindici giorni, ogni bambino ha trascorso circa dieci ore al giorno a stretto contatto con i cavalli di una fattoria didattica. Li accarezzavano, li accudivano, giocavano e partecipavano a sessioni di attività educativa.

Dopo questa esperienza, i ricercatori hanno osservato un cambiamento significativo nella composizione del loro microbiota intestinale: un vero e proprio “rewilding”, ovvero un ritorno alla biodiversità microbica tipica delle popolazioni rurali.

«Dopo l’intervento, abbiamo rilevato un aumento della diversità microbica e una crescita di batteri benefici associati alla salute intestinale, nonché un incremento della produzione di butirrato, un metabolita antinfiammatorio» spiega Daniel Scicchitano, ricercatore e primo autore dello studio.

Questi risultati sono particolarmente importanti perché il butirrato, un acido grasso a catena corta, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e per il ruolo nel mantenimento della barriera intestinale. In altre parole, il contatto con i cavalli ha agito come una sorta di “probiotico naturale”.

Scambio di batteri

Ma come può avvenire questo scambio di microbi tra specie diverse? I ricercatori ipotizzano che gli animali possano trasferire alcuni ceppi batterici attraverso il contatto fisico, oppure che i bambini, esposti a un ambiente ricco di biodiversità, abbiano aumentato la varietà microbica a livello intestinale grazie alla maggiore esposizione a microbi ambientali.

Tuttavia, restano ancora da chiarire molti dettagli su questo affascinante fenomeno di interazione tra uomo e natura.

Quello che è certo è che esperienze come queste possono rappresentare un nuovo approccio per combattere la perdita di biodiversità del nostro microbioma. «È importante capire come ripristinare la diversità microbica tipica dei contesti rurali per contrastare i problemi di salute legati alla vita moderna» aggiunge Marco Candela, coordinatore dello studio e professore al Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’Alma Mater.

Lo studio apre così le porte a nuove possibilità: se è vero che passare del tempo in natura e interagire con gli animali può migliorare il nostro microbiota, potremmo immaginare programmi educativi e terapeutici che promuovano il contatto con la natura per il benessere dei più piccoli, ma anche degli adulti.

Altri studi sono già in corso per esplorare l’efficacia del rewilding del microbiota in un contesto più ampio e sistematico.

Alla fine, questo studio ci insegna che una passeggiata nel verde o qualche ora passata con gli animali potrebbe essere molto più che un semplice passatempo. Potrebbe essere una terapia naturale, un toccasana per il nostro intestino e per la nostra salute. Quindi, la prossima volta che avete un weekend libero, ricordate: non sottovalutate la potenza di una gita in fattoria.