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Vitamine, estratti e minerali

Zenzero

Aree terapeutiche
Intestino e digestione
Funzionalità
Iperacidità
Overview

Zingiber officinalis

Lo zenzero è una pianta erbacea perenne originaria dell’India, ma molto coltivata nella fascia tropicale, nel sud-est asiatico e in particolare in Cina. 

Possiede un rizoma aromatico, carnoso e molto ramificato. Dal rizoma, che cresce orizzontalmente, crescono le foglie di forma lanceolata, talmente fitte e inguainate che formano degli steli. 

Al vertice portano una infiorescenza a spiga composta da piccoli fiori giallo-biancastri simili a orchidee.

La parte della pianta che si utilizza è il rizoma carnoso che, per il suo profumo pungente e il gradevole sapore piccante, viene usato anche in cucina e per aromatizzare liquori.

Proprietà dello zenzero

Lo zenzero contiene numerosi principi attivi che gli conferiscono molte proprietà salutari. Tra i componenti principali si trova l’acido 6-gingesulfonico, che possiede attività antiulcera, ma anche gingeroli, resine e mucillagini.

In numerosi studi lo zenzero ha dimostrato anche di possedere proprietà antiemetiche e antinausea, probabilmente dovute a effetti locali sulle pareti dello stomaco e dell’intestino.

Ai composti fenolici contenuti nella radice sono da attribuire invece le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ma anche quelle anticoagulanti e ipocolesterolemizzanti.

Utilizzo dello zenzero

Tradizionalmente noto come rimedio per i problemi digestivi, lo zenzero viene assunto in caso di dispepsie, coliche e iperacidità gastrica, come protettivo della mucosa dello stomaco e come antispasmodico.

È indicato per trattare nausea e vomito di qualunque origine (per esempio mal d’auto o mal di mare).

Preparazioni

Oltre che come radice intera, da utilizzare in cucina o anche da masticare fresca, lo zenzero si può trovare sotto forma di polvere, estratto fluido, tintura madre ed estratto secco titolato in gliceroli minimo 4%.

La posologia consigliata è di 12-13 mg per kg di peso corporeo di estratto secco, in dose unica o suddivisa durante il giorno; come infuso (0,25-1,0 g di polvere in 150 ml di acqua bollente) può essere assunto tre volte al giorno, mentre il dosaggio di tintura madre è di  1,25-5 ml per 3 volte al giorno. 

Effetti collaterali dello zenzero

Raramente, e soprattutto a dosi elevate o nei soggetti sensibili, si possono manifestare pirosi gastrica, gonfiore, produzione di gas e diarrea

In questo caso è consigliabile ridurre la posologia o, eventualmente, interrompere l’assunzione. Le reazioni allergiche si manifestano con eruzioni cutanee. 

Non è indicato in gravidanza e allattamento: meglio chiedere il parere del medico, anche in caso di calcolosi biliare e nei bambini.

Interazioni

Dato che lo zenzero riduce l’aggregazione piastrinica potrebbe potenziare l’attività di anticoagulanti orali, antinfiammatori non steroidei e antiaggreganti piastrinici.

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