Tra i tantissimi batteri benefici che compongono il microbiota intestinale, Coprococcus eutactus occupa un posto di primo piano. È un batterio Gram-positivo e anaerobico, il che significa che può sopravvivere soltanto in un ambiente privo di ossigeno, come appunto l’intestino umano.
Si distingue per la sua capacità di produrre butirrato, un acido grasso a catena corta con importanti proprietà anti-infiammatorie. Ma il butirrato svolge anche altre funzioni: è una fonte di energia per le cellule del colon e contribuisce al mantenimento dell’integrità della barriera intestinale.
Un’adeguata produzione di butirrato è fondamentale per la salute dell’intestino e per prevenire l’infiammazione cronica, a sua volta associata a diverse patologie.
Questa sua caratteristica rende Coprococcus eutactus un candidato promettente per lo sviluppo di strategie terapeutiche volte a migliorare la salute. Soprattutto quella mentale. Sì perché numerosi studi hanno evidenziato un’associazione inversa tra l’abbondanza di Coprococcus eutactus e la depressione.
Depressione e intestino
Ma quali sono i meccanismi che collegano l’infiammazione intestinale alla salute mentale? L’infiammazione intestinale, spesso causata da disbiosi, può influenzare la salute mentale attraverso il cosiddetto “asse intestino-cervello“. Uno studio italiano condotto dal gruppo di ricerca di Maria Rescigno (Humanitas University di Rozzano, Milano) e recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista Science dimostra che l’infiammazione intestinale viene percepita dalla membrana del plesso coroideo, una struttura cerebrale che regola il passaggio di sostanze dal sangue al cervello.
In risposta all’infiammazione questa barriera del plesso coroideo si “chiude” per proteggere il cervello ed impedire il propagarsi nel cervello degli stimoli infiammatori.
Questa “chiusura” nel modello sperimentale animale causa tuttavia anche deficit di memoria a breve termine e comportamenti ansiosi, suggerendo una correlazione con la depressione.
Psicobiotici e salute mentale
Gli psicobiotici sono organismi vivi che, se ingeriti in quantità adeguate, apportano benefici alla salute mentale dei pazienti affetti da malattie psichiatriche.
Coprococcus eutactus, grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e alla sua associazione con un miglioramento della salute mentale, è un candidato promettente per lo sviluppo di nuovi psicobiotici.
Naturalmente siamo solo agli inizi: ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno i meccanismi d’azione di Coprococcus eutactus e il suo potenziale terapeutico.
I dati attuali lasciano pensare però che questo batterio amico per la salute dell’intestino e della mente potrebbe giocare un ruolo importante nella prevenzione e nel trattamento di diverse patologie, contribuendo al benessere dell’intero organismo.