Quercetina
La quercetina è un flavonoide, appartiene cioè a una classe di composti vegetali con notevoli proprietà antiossidanti.
Si trova in molti alimenti come:
- cipolle,
- mele,
- uva,
- bacche,
- broccoli,
- vino rosso
- tè.
Negli ultimi anni, la quercetina ha guadagnato popolarità come integratore alimentare grazie ai suoi potenziali benefici per la salute, supportati da una serie di studi scientifici. Ecco alcuni aspetti chiave relativi alla quercetina impiegata negli integratori:
Proprietà antiossidanti: la quercetina è apprezzata soprattutto per le sue forti proprietà antiossidanti, che le permettono di neutralizzare i radicali liberi e proteggere le cellule dai danni ossidativi, potenzialmente riducendo il rischio di diverse malattie croniche.
Effetti antinfiammatori: alcuni studi suggeriscono che la quercetina possa ridurre l’infiammazione inibendo la produzione di sostanze pro-infiammatorie, il che può essere utile nel trattamento di condizioni infiammatorie come alcune malattie cardiovascolari e autoimmuni.
Sistema immunitario: alcune ricerche hanno scoperto che la quercetina potrebbe migliorare la risposta immunitaria e sembra dotata anche di proprietà antivirali, suggerendo un potenziale ruolo nel rinforzare il sistema immunitario e nella protezione contro le infezioni.
Salute cardiovascolare: la quercetina potrebbe contribuire alla salute cardiovascolare attraverso diversi meccanismi, come per esempio il miglioramento della funzione endoteliale, la riduzione della pressione sanguigna e la diminuzione dell’ossidazione del colesterolo LDL.
Allergie: grazie alla sua capacità di stabilizzare i mastociti e inibire la liberazione di istamina, la quercetina è stata studiata per un suo potenziale uso nel trattamento di allergie e asma.
Sistema nervoso centrale: studi preliminari suggeriscono che la quercetina possa avere effetti benefici sulla salute mentale e offrire una certa protezione contro le malattie neurodegenerative, probabilmente sempre grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Quercetina e microbiota intestinale
La quercetina, negli ultimi anni, ha suscitato interesse nella comunità scientifica anche per le sue potenziali interazioni con il microbiota intestinale. Ecco alcune delle conoscenze sulla relazione tra quercetina e microbiota:
Modulazione del microbiota: la quercetina può influenzare la composizione e l’attività del microbiota intestinale. Alcuni studi suggeriscono che sia in grado di favorire la crescita di batteri benefici come i Lactobacilli e i Bifidobatteri, e inibire alcuni patogeni.
Effetti antinfiammatori e antiossidanti: attraverso la modulazione del microbiota, la quercetina può contribuire a ridurre l’infiammazione intestinale e a rafforzare la barriera intestinale, migliorando così la salute dell’intestino e prevenendo potenzialmente l’insorgere di malattie infiammatorie intestinali.
Produzione di metaboliti: alcuni batteri intestinali possono degradare la quercetina in metaboliti più piccoli, che quindi possono essere più facilmente assorbiti dall’organismo umano, potenziando così i suoi effetti benefici. Questi metaboliti possono avere proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Interazione con le vie metaboliche: la quercetina può influenzare diverse vie metaboliche all’interno del microbiota intestinale, che a loro volta possono avere effetti sulla salute. Per esempio, può influenzare il metabolismo degli acidi biliari e degli acidi grassi a catena corta, importanti regolatori del metabolismo energetico e dell’infiammazione.
Permeabilità intestinale: esiste una certa evidenza che la quercetina possa contribuire a mantenere l’integrità della barriera intestinale, riducendo la permeabilità e potenzialmente prevenendo l’ingresso di sostanze nocive e patogeni nell’organismo.
Nonostante i potenziali benefici, la quercetina come integratore deve ancora essere studiata più approfonditamente per confermare la sua efficacia e sicurezza a lungo termine. Inoltre, l’assorbimento della quercetina dal tratto gastrointestinale può essere relativamente basso, il che limita la sua biodisponibilità. Per migliorare l’assorbimento, la quercetina è spesso venduta in forma di supplemento insieme a sostanze come la bromelina (un enzima presente nell’ananas) o formulata in complessi che ne aumentano la solubilità.
Come per tutti gli integratori, è importante consultare un professionista sanitario prima di iniziare a prendere la quercetina, specialmente se si stanno già assumendo farmaci o si hanno condizioni mediche preesistenti, per evitare potenziali interazioni o effetti collaterali.
E per quanto riguarda le interazioni con il microbiota, nonostante queste osservazioni preliminari siano incoraggianti, la ricerca sulla quercetina e il suo impatto sul microbiota intestinale è ancora agli inizi.
Sono necessari ulteriori studi, in particolare ricerche cliniche sull’uomo, per comprendere meglio i meccanismi attraverso cui la quercetina interagisce con il microbiota e come queste interazioni possano essere sfruttate per promuovere la salute. Inoltre, dato che l’effetto della quercetina può variare in base a fattori come la dieta, lo stile di vita e la genetica dell’individuo, personalizzare l’assunzione di quercetina potrebbe diventare un’importante area di ricerca futura.