Consumare frutta fresca di stagione è tra i regali più belli che si possono fare al microbiota intestinale, ovvero all’insieme di microrganismi (principalmente batteri, ma anche funghi, virus ecc.) che popolano la mucosa del nostro intestino, in equilibrio tra loro e con l’organismo che li ospita.
La frutta è benefica per il microbiota perché contiene prebiotici, un vero e proprio “cibo degli dei” per la popolazione batterica che popola in particolare il colon. La loro particolarità? Non vengono digeriti dagli enzimi dell’organismo umano, ma solo da quelli del microbiota.
Benefici per tutto l’organismo
Gli effetti positivi dei prebiotici derivano principalmente dalla loro fermentazione da parte dei batteri intestinali, che porta alla produzione di acidi grassi a corta catena che vengono rilasciati nel circolo sanguigno, portando così benefici non solo al tratto gastrointestinale, ma anche al resto dell’organismo.
Le fibre sono un esempio di prebiotici: sono carboidrati e a loro volta si dividono in solubili e insolubili. È una suddivisione fondamentale da tenere a mente: le solubili sono in grado di ridurre al minimo l’innalzamento dei livelli della glicemia e dell’insulina che si verifica dopo i pasti a vantaggio della prevenzione di malattie croniche come le cardiovascolari e il diabete di tipo 2.
Grazie a questa azione, impediscono il ritorno della fame a fine pasto, danno un senso di sazietà e riducono l’assorbimento calorico, tanto da essere utilizzati nelle diete a vantaggio della perdita di peso.
Anche le insolubili hanno la loro importanza: sono difficilmente digeribili persino dal microbiota, ma sono in grado di facilitare il transito intestinale e di favorire la formazione di una giusta massa fecale.
I frutti più ricchi di fibre
La frutta contiene diversi tipi di fibre prebiotiche, come per esempio la pectina, un componente fondamentale della parete delle cellule vegetali, e l’inulina, uno dei più noti frutto-oligossaccaridi (FOS).
Per quanto riguarda la frutta fresca, avocado, more, melograno, lamponi, kiwi, fichi e pere sono tra i più ricchi di fibre, mentre se si preferisce la frutta secca (disidratata) si deve puntare su fichi, albicocche, datteri e prugne.