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Il Lacticaseibacillus rhamnosus HN001, da alcuni anni noto anche come Lacticaseibacillus rhamnosus SD5675, è uno dei ceppi probiotici più studiati. Ha dimostrato di avere diversi effetti benefici sulla salute, inclusi la riduzione del rischio di eczema nei neonati e di diabete gestazionale e depressione postnatale nelle madri. Inoltre, ha effetti sulle vie di segnalazione del cervello coinvolte in ansia subclinica e umore depresso, modulabili tramite l’asse intestino-cervello, il che suggerisce che la dieta e i suoi componenti possono influenzare l’umore.

Uno studio condotto su modelli animali ha mostrato che la supplementazione con L. rhamnosus HN001 può portare a cambiamenti sostanziali nella microbioma del cieco, che potrebbero avere conseguenze sui principali percorsi metabolici microbici.

Questi cambiamenti sono stati accompagnati da un aumento dell’espressione dei geni delle giunzioni strette e una diminuzione dei geni del percorso dell’autofagia nel tessuto del cieco delle cavie alimentate con dosi più elevate di L. rhamnosus HN001. Tuttavia, le differenze osservate nei campioni fecali erano solo modeste, suggerendo che i campioni fecali potrebbero non riflettere adeguatamente la composizione del microbioma più in alto nel tratto gastrointestinale.

In caso di vaginosi batterica sono stati osservati benefici associati all’assunzione di specifici ceppi probiotici nel ridurre non soltanto gli effetti collaterali della terapia farmacologica (antibiotico-resistenza, diarrea ecc.), ma anche le recidive della malattia. La somministrazione orale di Lactobacillus rhamnosus HN001 (SD5675) in donne con vaginosi batterica ha dimostrato di ridurre significativamente il danneggiamento epiteliale associato a G. vaginalis, principale patogeno responsabile dell’infezione, oltre che di inibire la produzione di mediatori pro-infiammatori (citochine, TNFalpha ecc.) tipicamente elevati in queste condizioni.

L’interazione con il patogeno ha poi trovato conferma in vitro dove, in co-coltura, ha mostrato di inibirne la crescita e l’adesione. Effetti ancora maggiori sono stati osservati se somministrato per via orale assieme a un altro ceppo di lattobacilli, Lactobacillus acidophilus LMG S-29159 e alla glicoproteina lattoferrina.

Risultati analoghi sono stati osservati in presenza di candida vulvovaginale, la seconda infezione ginecologica dopo la vaginosi. Principalmente a carico del micete Candida albicans, è generalmente asintomatica seppur talvolta (9%) ricorrente. Il trattamento con antifungini (fluconazolo) è risolutivo nella maggior parte dei casi nonostante la sua efficacia si abbassi soprattutto se assunti per lunghi periodi, esponendo la donna al rischio di recidive.
Un supporto anche in questo caso sembrerebbe esserci dal mix probiotico Lactobacillus acidophilus LMG S-29159, Lactobacillus rhamnosus HN001 (SD5675) e lattoferrina.

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