Eschscholtzia californica
È una pianta erbacea originaria della California (dove viene chiamata Californian poppy) e del Messico, oggi è coltivata in molti altri paesi a clima temperato-caldo.
Forma un cespuglio alto dai 30 ai 50 cm con grandi foglie frastagliate, verde bluastro e fiori di un colore che va dal giallo pallido, all’arancio che compaiono da maggio a settembre.
I frutti sono lunghe capsule incurvate deiscenti (che si aprono a maturazione). Tutta la pianta secreta un lattice tossico.
Si utilizzano le parti aeree (stelo, fiore e semi), raccolte al momento della piena fioritura, per le proprietà antidolorifiche e favorenti il sonno.
Proprietà dell’escolzia
La presenza di alcaloidi benzilisochinolinici e benzofenantridinici, tra i quali la protopina risulta essere il principale costituente, conferisce alla pianta una azione ipnoinducente e rilassante muscolare esplicata livello del sistema nervoso centrale.
Le proprietà sedative a livello centrale le conferiscono anche azione antidolorifica. Risulta essere più attiva nelle donne rispetto agli uomini.
Utilizzi dell’escolzia
L’escolzia è usata soprattutto per combattere i disordini del sonno e i risvegli notturni senza influenzare la vigilanza diurna dato che la sua azione non dura più di sei ore.
Grazie alle proprietà spasmolitiche e alla presenza di flavonoidi, che migliorano la circolazione, è utile anche in caso di crampi notturni.
Non deve però essere usata per trattamenti prolungati o a dosaggi elevati poiché possono insorgere fenomeni di assuefazione.
Preparazioni
Si usa l’estratto secco nebulizzato e titolato in protopina minimo 0,35%; la dose consigliata è di 5 – 6 mg per kg di peso corporeo in un’unica somministrazione 30-45 minuti prima di andare a dormire.
È reperibile anche sotto forma di tintura madre omeopatica.
Effetti collaterali dell’escolzia
In caso di trattamenti prolungati e a dosaggi elevati possono manifestarsi fenomeni di assuefazione.
Dato il contenuto in alcaloidi è sconsigliato l’uso in gravidanza e durante l’allattamento e va utilizzata con prudenza nel bambino al di sotto dei 6 anni di età.
Interazioni dell’escolzia
Non sono state segnalate interazioni anche se potrebbe in teoria interferire con sostanze che agiscano sul sistema nervoso.