Bifidobacterium lactis BL-04, conosciuto anche come Bifidobacterium animalis subsp. lactis Bl-04, è uno dei ceppi probiotici più studiati negli ultimi anni, grazie alla sua stabilità, alla sicurezza d’uso e alle numerose applicazioni esplorate in ambito clinico. Si tratta di un microrganismo di origine umana che appartiene al gruppo dei bifidobatteri, naturalmente presenti nel tratto intestinale, e che ha mostrato una notevole capacità di resistere ai processi tecnologici di produzione, alle condizioni di conservazione e, soprattutto, al passaggio attraverso lo stomaco e i sali biliari. Questa caratteristica lo rende un candidato ideale per essere impiegato in integratori e alimenti funzionali, dove la sopravvivenza del ceppo fino al sito d’azione rappresenta un prerequisito fondamentale.
Applicazioni cliniche
Gran parte delle ricerche su BL-04 si è concentrata sulla sua capacità di supportare la funzione immunitaria e ridurre il rischio di infezioni delle vie respiratorie. In diversi studi clinici controllati, condotti sia in adulti sani sia in soggetti sottoposti a condizioni di stress fisico o ambientale, l’assunzione quotidiana del probiotico ha ridotto l’incidenza di raffreddori e altre infezioni respiratorie. In un esperimento particolarmente interessante, i volontari sono stati sottoposti a un’infezione sperimentale da rhinovirus: chi aveva ricevuto BL-04 presentava una ridotta eliminazione virale rispetto al gruppo placebo, suggerendo un effetto di modulazione della risposta dell’ospite che limita la diffusione del virus. È importante sottolineare che, pur in presenza di questi risultati incoraggianti, i benefici clinici non sempre si sono tradotti in una riduzione marcata dei sintomi, a conferma di come l’interazione tra probiotici e sistema immunitario sia complessa e ancora in parte da chiarire.
Oltre al ruolo nelle infezioni respiratorie, BL-04 è stato studiato anche come alleato durante le terapie antibiotiche, un contesto in cui la flora intestinale subisce inevitabilmente alterazioni significative. La somministrazione del ceppo ha contribuito a preservare la presenza di bifidobatteri nell’intestino e a ridurre alcuni disturbi gastrointestinali tipicamente associati agli antibiotici, come gonfiore e diarrea. In combinazione con altri ceppi, ha mostrato un potenziale nel prevenire la diarrea associata ad antibiotici e persino quella correlata a Clostridioides difficile, anche se in questi casi è difficile attribuire l’effetto a un singolo microrganismo.
Un altro filone di ricerca riguarda la modulazione immunitaria più ampia, che va oltre la protezione dalle infezioni. BL-04 è stato associato a cambiamenti nei marker immunologici, con un aumento di citochine antinfiammatorie come l’interleuchina-10 e una riduzione di molecole proinfiammatorie. Questo equilibrio sembra riflettersi in alcuni studi pilota sulle allergie, per esempio nella rinite stagionale da pollini, dove il probiotico ha contribuito a modulare la risposta e a ridurre i sintomi. Nonostante queste osservazioni, le evidenze restano ancora limitate e non permettono di trarre conclusioni definitive.
Più di recente, BL-04 è stato sperimentato anche in ambito dermatologico. In uno studio clinico condotto su donne sane tra i 33 e i 60 anni, il consumo quotidiano del ceppo per alcune settimane ha portato a un miglioramento significativo di parametri legati all’invecchiamento cutaneo, come l’area e la profondità delle rughe, oltre alla texture della pelle. Tuttavia, questi effetti positivi sembravano attenuarsi con il tempo e non erano più statisticamente significativi dopo tre mesi, suggerendo che i benefici possano essere transitori o richiedere protocolli di assunzione più mirati.
Sicurezza
Dal punto di vista della sicurezza, BL-04 è considerato un probiotico affidabile. È stato somministrato in studi clinici anche per periodi prolungati, fino a circa 150 giorni, senza evidenziare eventi avversi rilevanti. Alcuni test di laboratorio hanno rilevato la presenza di un gene di resistenza alla tetraciclina (tetW), ma non ci sono prove che questa caratteristica possa trasferirsi ad altri batteri patogeni o rappresentare un rischio clinico.
Dosaggio
Le dosi utilizzate negli studi variano, ma in genere oscillano intorno a 1–2 miliardi di unità formanti colonia al giorno, sia in formulazioni singole sia in associazioni con altri probiotici. Nonostante la relativa bassezza di questi numeri rispetto a prodotti che dichiarano decine di miliardi di cellule vive, BL-04 ha dimostrato un’attività clinica documentata, a riprova del fatto che l’efficacia di un probiotico non dipende solo dalla quantità ma anche dalla qualità e dalle caratteristiche specifiche del ceppo.
Conclusioni
In sintesi, Bifidobacterium lactis BL-04 rappresenta un ceppo di grande interesse scientifico e applicativo. Le prove più solide riguardano la prevenzione delle infezioni respiratorie e la protezione del microbiota intestinale durante l’uso di antibiotici, ma emergono anche spunti interessanti sul fronte delle allergie e della salute della pelle. Restano comunque da chiarire diversi aspetti, come la durata e la consistenza degli effetti, la risposta in popolazioni particolari e l’impatto a lungo termine. La ricerca in corso aiuterà a definire meglio il suo ruolo nella pratica clinica e a distinguere ciò che può essere atteso con certezza da ciò che invece richiede ulteriori conferme.