Ceppo probiotico

Lacticaseibacillus rhamnosus GG (ATCC 53103)

Overview

Lacticaseibacillus rhamnosus GG (precedentemente noto come Lactobacillus rhamnosus GG) è un ceppo specifico di batteri probiotici ampiamente studiato per i suoi presunti benefici per la salute. Il Lacticaseibacillus rhamnosus GG (ATCC 53103) è considerato uno dei ceppi probiotici più studiati al mondo e la sua storia scientifica è tanto interessante quanto la mole di evidenze cliniche che lo supportano.

Isolato nel 1983 dai ricercatori Sherwood Gorbach e Barry Goldin dal tratto intestinale di un individuo sano, venne inizialmente identificato come Lactobacillus acidophilus GG – le lettere “GG” derivano proprio dalle iniziali dei due scienziati. Negli anni successivi, grazie a studi di caratterizzazione più approfonditi, fu riclassificato come Lactobacillus rhamnosus GG, e oggi, in base alle più recenti revisioni tassonomiche, è noto come Lacticaseibacillus rhamnosus GG.

Il codice ATCC 53103 identifica in modo univoco il ceppo depositato presso l’American Type Culture Collection, garantendo che ogni studio condotto si riferisca esattamente allo stesso microrganismo.

Una delle ragioni per cui questo probiotico ha attirato tanta attenzione risiede nelle sue peculiari caratteristiche biologiche. È in grado di sopravvivere all’ambiente acido dello stomaco e di resistere ai sali biliari, proprietà che gli permettono di raggiungere l’intestino in forma vitale. L’adesione alla mucosa intestinale è favorita dalla presenza di pili e di esopolisaccaridi, strutture che funzionano come “ancore” microscopiche, permettendo al batterio di stabilirsi temporaneamente sulla superficie dell’epitelio e interagire in modo diretto con le cellule dell’ospite.

Il sequenziamento completo del suo genoma, completato nel 2009, ha rivelato specifiche regioni genetiche responsabili di queste capacità, oltre alla produzione di molecole bioattive, come la proteina P40, che svolge un ruolo nella protezione e nel rinforzo della barriera intestinale.

Benefici clinici

L’attività probiotica del L. rhamnosus GG è stata studiata in numerosi contesti clinici. La diarrea è probabilmente l’ambito in cui le evidenze sono più solide. Nei bambini affetti da diarrea acuta, in particolare quella causata da rotavirus, la somministrazione di questo ceppo ha dimostrato di ridurre la durata e la gravità degli episodi. Anche la diarrea associata all’uso di antibiotici trova beneficio dall’integrazione con L. rhamnosus GG, sia nei bambini che negli adulti, grazie alla sua capacità di mantenere l’equilibrio del microbiota e contrastare la crescita di patogeni opportunisti. Alcuni studi hanno evidenziato un effetto protettivo anche contro la diarrea del viaggiatore, patologia che colpisce persone esposte a microrganismi intestinali non familiari durante viaggi in aree a rischio.

Oltre alle patologie gastrointestinali, questo probiotico è stato indagato in altri ambiti. Nelle coliche infantili, ad esempio, un intervento di 28 giorni con L. rhamnosus GG ha mostrato una riduzione significativa del tempo di pianto giornaliero nei neonati, suggerendo un’azione modulatrice sul microbiota intestinale e, di conseguenza, sul sistema nervoso enterico. Un altro campo di studio è la dermatite atopica: in bambini ad alto rischio di sviluppare allergie, la somministrazione preventiva del ceppo ha portato, in alcuni studi, a una minore incidenza o a sintomi meno gravi, sebbene i risultati complessivi siano eterogenei e le linee guida invitino alla cautela nell’interpretare i dati.

Anche la salute orale è stata oggetto di attenzione. L. rhamnosus GG può inibire la crescita di alcuni batteri cariogeni, come Streptococcus mutans, specialmente in condizioni di pH acido, contribuendo così a ridurre il rischio di carie. Più recentemente, si è cominciato a indagare il suo potenziale ruolo nelle infezioni del tratto urogenitale e persino nel modulare alcune risposte neurocomportamentali, ipotesi ancora in fase preliminare ma promettenti per comprendere i legami tra microbiota e cervello.

Uno degli aspetti che rende L. rhamnosus GG un modello di riferimento nel campo dei probiotici è la vastità della documentazione scientifica che lo riguarda: si contano centinaia di studi clinici, pubblicazioni peer-reviewed e decine di brevetti legati alla sua applicazione. La sua capacità di interagire con il sistema immunitario, modulando la produzione di citochine e promuovendo una risposta equilibrata tra tolleranza e difesa, lo rende interessante non solo come integratore alimentare, ma anche come possibile coadiuvante in protocolli terapeutici mirati.

Riassumendo, le attività su cui è stato studiato sono queste:

  1. Salute intestinale: Lacticaseibacillus rhamnosus GG è noto per avere un effetto benefico sulla salute intestinale. Si ritiene che favorisca l’equilibrio del microbiota intestinale, riducendo l’adesione di batteri patogeni alla parete intestinale e aumentando la crescita di batteri benefici.
  2. Prevenzione della diarrea: LGG è stato studiato per la sua capacità di prevenire e ridurre la gravità della diarrea, inclusa la diarrea associata agli antibiotici, la diarrea del viaggiatore e altri tipi di diarrea.
  3. Trattamento della sindrome dell’intestino irritabile (IBS): alcuni studi suggeriscono che LGG potrebbe essere utile nel trattamento della sindrome dell’intestino irritabile, una condizione che colpisce il sistema digestivo e può causare sintomi come dolore addominale, gonfiore, diarrea e stitichezza.
  4. Sistema immunitario: LGG può stimolare il sistema immunitario, contribuendo a migliorare la risposta immunitaria dell’organismo e riducendo il rischio di infezioni, specialmente nell’area del tratto gastrointestinale.
  5. Salute delle vie urinarie: alcuni studi hanno indicato che LGG potrebbe essere utile nel prevenire le infezioni delle vie urinarie, riducendo il rischio di recidiva.
  6. Salute del sistema respiratorio: alcuni studi preliminari suggeriscono che LGG potrebbe avere benefici nel ridurre il rischio di infezioni del tratto respiratorio superiore, come il raffreddore comune.

Profilo di sicurezza

La sicurezza di questo probiotico è generalmente molto elevata. È incluso nella lista QPS (Qualified Presumed Safety) dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), un riconoscimento che ne certifica la storicità d’uso e la tollerabilità in condizioni normali. Studi condotti anche su popolazioni vulnerabili, come anziani, hanno mostrato una buona tolleranza a dosaggi elevati, fino a 10^10 unità formanti colonia due volte al giorno per periodi di diverse settimane, senza registrare eventi avversi gravi. Tuttavia, esistono rare segnalazioni di batteriemia o sepsi associate a L. rhamnosus GG in individui con sistema immunitario gravemente compromesso o con barriere mucosali alterate, come alcuni neonati prematuri o pazienti ospedalizzati con cateteri venosi centrali. Per questo motivo, pur essendo sicuro per la maggior parte della popolazione, il suo uso in queste categorie richiede prudenza e valutazione medica.

Conclusioni

In sintesi, il Lacticaseibacillus rhamnosus GG (ATCC 53103) rappresenta un caso esemplare di come un microrganismo selezionato e studiato a fondo possa diventare uno strumento prezioso per la salute umana. La sua efficacia è ben documentata soprattutto nella prevenzione e gestione di diverse forme di diarrea, con evidenze crescenti anche in altre condizioni come coliche infantili, dermatite atopica e salute orale. La sua capacità di resistere alle condizioni ostili del tratto digerente, di aderire alla mucosa e di produrre molecole protettive ne fanno un alleato di rilievo nel mantenimento dell’equilibrio del microbiota. Pur rimanendo necessario un approccio prudente nei soggetti più fragili, il profilo di sicurezza è ampiamente favorevole, rendendo questo ceppo un punto di riferimento per la ricerca e l’applicazione clinica dei probiotici.

È importante notare che, nonostante i numerosi studi condotti su Lacticaseibacillus rhamnosus GG e i suoi presunti benefici, le prove specifiche possono variare e ulteriori ricerche sono ancora necessarie per comprendere appieno i suoi effetti sulla salute umana. Prima di utilizzare qualsiasi integratore contenente LGG o altro probiotico, è consigliabile consultare un professionista sanitario qualificato, specialmente se si hanno condizioni di salute preesistenti o si stanno assumendo altri farmaci o integratori.

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