Lactiplantibacillus plantarum LP09
Il ceppo Lactiplantibacillus plantarum LP09, identificato anche con il codice DSM 25710, è un probiotico sviluppato in Italia. Nonostante non esistano ancora pubblicazioni scientifiche peer-reviewed che lo descrivano in modo approfondito, sono disponibili alcune informazioni.
Secondo quanto riportato dall’azienda produttrice, LP09 è stato selezionato per le sue proprietà interessanti emerse in studi in vitro. In particolare, sembrerebbe in grado di inibire la crescita di alcuni patogeni intestinali e di produrre GABA, un neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore e dello stress. Questo aspetto lo renderebbe potenzialmente utile non solo per la salute intestinale, ma anche per il supporto dell’asse intestino-cervello, una delle frontiere più studiate nel campo dei probiotici. Tuttavia, queste proprietà – per quanto promettenti – si basano su studi preclinici e non sono ancora confermate da evidenze cliniche pubbliche.
È utile sapere che L. plantarum è una delle specie di lattobacilli più versatili e studiate. I ceppi di questa specie sono noti per la loro capacità di sopravvivere all’ambiente gastrico acido, per la tolleranza ai sali biliari e per l’adesione alla mucosa intestinale. Inoltre, molti ceppi di L. plantarum mostrano effetti positivi nella modulazione del microbiota, nel sostegno alle difese immunitarie e persino in disturbi dell’umore e della pelle. Se LP09 condivide queste caratteristiche, potrebbe rivelarsi un alleato prezioso anche in ambiti extra-intestinali.
Il problema è che, nel caso specifico di LP09, queste potenzialità non sono ancora documentate da studi clinici o ricerche pubbliche che ne dimostrino l’efficacia in vivo.
In sintesi, Lactiplantibacillus plantarum LP09 è un ceppo probiotico che suscita interesse per alcune caratteristiche osservate in laboratorio, ma che al momento necessita di ulteriori conferme scientifiche. Fa parte di una specie già molto apprezzata per i suoi effetti benefici sulla salute, ma resta da capire se questo ceppo specifico saprà confermare sul piano clinico quanto promette in vitro.