Un recente studio pubblicato sul Journal of Functional Foods ha messo in luce il potenziale del kimchi, un piatto fermentato tradizionale coreano, nella lotta contro l’obesità.
I ricercatori hanno osservato gli effetti del consumo quotidiano di kimchi sulla riduzione della massa grassa e sulla composizione del microbiota intestinale in individui in sovrappeso.
I risultati suggeriscono che il kimchi non solo può favorire la perdita di peso, ma anche promuovere l’equilibrio del microbiota intestinale, migliorando la salute metabolica.
Cos’è il kimchi e come agisce
Partiamo dall’inizio. Il kimchi è un alimento fermentato a base di cavolo, aglio, zenzero e peperoncino rosso, che durante il processo di fermentazione sviluppa composti bioattivi benefici.
Questi composti, insieme ai probiotici presenti nel kimchi, contribuiscono a migliorare la salute intestinale, a regolare il metabolismo e a incrementare la crescita di batteri intestinali benefici come Akkermansia muciniphila, un batterio associato a una buona salute metabolica.
Il kimchi è dunque considerato un alimento prebiotico e probiotico (simbiotico), in grado di favorire la crescita di batteri positivi nel nostro intestino e migliorare le funzioni metaboliche.
Kimchi e controllo del peso
Lo studio ha coinvolto 90 adulti di età compresa tra i 20 e i 65 anni con un indice di massa corporea (IMC) tra 23 e 30. I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi: placebo, kimchi fermentato spontaneamente (S-K) e kimchi fermentato con polvere starter di Leuconostoc mesenteroides (LMS-K). Ogni partecipante ha consumato una dose giornaliera di 3000 mg di kimchi in forma di capsula per 12 settimane.
I ricercatori quindi hanno monitorato vari parametri tra cui la composizione corporea tramite la dual X-ray absorptiometry (DEXA), i marker metabolici nel sangue e il microbiota intestinale mediante sequenziamento del DNA delle feci.
I risultati sono stati sorprendenti: i gruppi che avevano consumato kimchi (S-K e LMS-K) hanno mostrato una riduzione significativa della massa grassa, in contrasto con il gruppo placebo, che ha visto un aumento della stessa.
Il ruolo del microbiota intestinale
Uno degli aspetti più interessanti di questo studio riguarda il microbiota intestinale. I ricercatori hanno osservato che entrambi i gruppi che avevano consumato kimchi mostravano un aumento significativo di Akkermansia muciniphila, un batterio noto per i suoi effetti benefici sulla salute metabolica, e una riduzione dei batteri dannosi come Proteobacteria.
Questi cambiamenti nel microbiota intestinale sono legati a una serie di miglioramenti nei parametri metabolici, come la diminuzione dei livelli di trigliceridi (TG), il miglioramento dei livelli di colesterolo LDL e HDL, e la riduzione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c).
In particolare, il gruppo che ha consumato il kimchi con LMS-K ha mostrato i benefici maggiori: una riduzione significativa dei trigliceridi e un miglioramento dei livelli di colesterolo, insieme a un aumento della massa magra e a una stabilità del peso corporeo.
Un alleato anti obesità
I risultati di questo studio suggeriscono che il kimchi potrebbe essere un potente alleato nella gestione dell’obesità, grazie alla sua capacità di migliorare la composizione del microbiota intestinale e favorire la riduzione della massa grassa.
Questo alimento fermentato, ricco di probiotici e prebiotici, sembra avere un impatto positivo sulla salute intestinale, aiutando a regolare il metabolismo e a ridurre il rischio di malattie metaboliche associate all’obesità, come diabete e malattie cardiache.
Il kimchi, grazie alla sua fermentazione, agisce non solo come un probiotico che favorisce la crescita di batteri benefici, ma anche come un alimento prebiotico che stimola il microbiota intestinale a produrre metaboliti favorevoli alla salute. Questi effetti combinati potrebbero rendere il kimchi una parte integrante di una dieta sana per contrastare l’obesità e i disturbi metabolici.
Sebbene i risultati di questo studio siano promettenti, è necessario aspettare ulteriori ricerche per confermare gli effetti a lungo termine del kimchi sulla salute metabolica e sul microbiota intestinale in popolazioni più ampie.
Inoltre, sarebbe interessante esplorare come altre variabili dietetiche, come l’assunzione di fibre e il consumo di altri alimenti fermentati, possano interagire con il kimchi per massimizzare i benefici per la salute.
Per ora, questo studio fornisce un interessante punto di partenza per nuove strategie terapeutiche che sfruttano la potenza del microbiota intestinale nella lotta contro l’obesità. L’inclusione di kimchi, o altri alimenti fermentati simili, in una dieta equilibrata potrebbe rappresentare un valido supporto nella gestione del peso e nel miglioramento della salute intestinale.