Boswellia
Boswellia serrata
Originaria delle regioni subtropicali dell’Africa, dell’Arabia Saudita e dell’India la Boswellia annovera numerose specie molto rinomate fin dall’antichità per le resine aromatiche note col nome di incenso.
La Boswellia serrata è un albero molto ramificato con chioma ampia, originario dell’India e del Pakistan. In genere non supera i 4-6 metri di altezza, con un grosso tronco dalla corteccia color cenere, che si sfalda facilmente.
Dall’incisione della corteccia si ottiene la resina che vine usata fin dall’antichità per scopi curativi e per fumigazioni disinfettanti dell’ambiente.
Contiene polisaccaridi, una miscela di acidi boswellici e oli essenziali che, insieme conferiscono intensa profumazione al momento della combustione e proprietà medicinali: antinfiammatorie e analgesiche.
Proprietà della Boswellia
Le proprietà della Boswellia sono dovute alla capacità dei suoi principi attivi di inibire la biosintesi di alcune molecole (i leucotrieni) responsabili dei processi infiammatori.
Inoltre, sembra che gli acidi boswellici inibendo i processi di degradazione del collagene siano in grado di impedire il deterioramento delle strutture articolari (cartilagini, legamenti, tendini) infiammate.
Alla Boswellia vengono attribuite anche proprietà broncodilatorie ed espettoranti.
Utilizzi della Boswellia
È usata in caso di malattie infiammatorie osteoarticolari, come artrosi, artrite reumatoide e osteoartrite, e nella gotta nelle quali contribuisce a ridurre l’infiammazione e il dolore, a diminuire l’edema articolare e ridurre i problemi degenerativi.
Utile anche in caso di piccoli traumi sportivi e infiammazioni tendine, così come in caso di rigidità mattutina, nella quale può contribuire a migliorare le capacità motorie.
Può essere impiegata nel trattamento di patologie respiratorie caratterizzate da broncocostrizione, quali asma e bronchite cronica e come coadiuvante nelle malattie infiammatorie dell’intestino.
Preparazioni
Dalla resina viene preparato l’estratto secco. Esistono preparazioni di estratto secco nebulizzato e titolato in acidi boswellici min. 4% da assumerre per via orale alla dose di 7-11 mg per kg di peso corporeo al giorno in due o tre somministrazioni, preferibilmente lontano dai pasti, per cicli di 2-3 mesi con intervalli di un mese. Oppure estratto secco titolato in AKBA al 30%, la cui dose consigliata è 65-100 mg al giorno.
L’estratto è utilizzato anche per preparare creme per uso topico.
Effetti collaterali della Boswellia
L’uso, anche prolungato, di Boswellia alle dosi raccomandate non ha mostrato di indurre effetti indesiderati di rilievo. Sono stati riportati solo rari casi di reazioni allergiche cutanee
Non ci sono dati sull’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento.
Interazioni della Boswellia
Non sono descritti casi di interazione con altre piante o farmaci, salvo due sporadiche segnalazioni di interferenza con anticoagulanti.