Silybum marianum
È una pianta erbacea, annuale o biennale, presente in tutta l’area mediterranea. Ha fusto eretto e pubescente, alto dai 60 ai 150 cm, e foglie con macchie biancastre lungo le nervature e margine spinoso.
I fiori, che compaiono da maggio a luglio sono generalmente di color violaceo, riuniti in capolini globosi e circondati da spine.
La parte della pianta ricca di principi attivi è costituita dai frutti, acheni che, impropriamente, sono chiamati semi, che si raccolgono in luglio-agosto verso la fine della fioritura.
Sono ricchi di flavonoidi, oli polinsaturi, taxifolina, quercetina, lapigenina. e altre sostanze che, nel complesso costituiscono la silimarina.
Proprietà del cardo mariano
Il cardo mariano è noto fin dall’antichità in relazione ai benefici che esercita sulla secrezione biliare e, in tempi più recenti ne è stata documentata l’attività protettiva sulle cellule del fegato nei confronti dei danni causati da sostanze tossiche.
Alla silimarina sono state riconosciute proprietà depurative, antiossidanti e stimolanti sulla produzione di nuove cellule epatiche.
Sembra inoltre che il cardo sia in grado di inibire la sintesi di leucotrieni, mediatori coinvolti nelle reazioni allergiche e infiammatorie.
Utilizzi cardo mariano
Grazie alla sua attività epatoprotettrice il Cardo mariano è usato nell’avvelenamento da Amanita phalloides (fungo ad elevata tossicità epatica), per ridurre i danni al fegato in caso di terapie con farmaci epatotossici e di abuso di alcol.
Può proteggere il fegato anche da molti altri agenti tossici e si usa come coadiuvante in pazienti con danno al fegato causato da epatite virale.
L’azione antiossidante della silimarina previene l’ossidazione dei lipidi e quindi la distruzione delle membrane cellulari che avviene formando prodotti estremamente tossici per il fegato.
Dato che stimola il fegato a produrre la bile è utile in caso di digestione difficile e dispepsia.
Le sue proprietà antiossidanti sono sfruttate in preparazioni cosmetiche antirughe e per la protezione solare.
Preparazioni
La forma più usata è l’estratto secco nebulizzato e titolato in silimarina minimo 1%, da assumere dopo i pasti alla dose di 600-1.200 mg al giorno suddivisi in due somministrazioni
Effetti collaterali cardo mariano
A oggi non sono state evidenziate reazioni indesiderate. Solo a dosi elevate può indurre nausea e vomito che, in genere, scompaiono con il protrarsi della cura.
Per il suo contenuto in tiramina, che può far aumentare la pressione arteriosa, è necessario usare il cardo con cautela in caso di ipertensione.
Interazioni cardo mariano
È possibile una interazione con i farmaci antidepressivi inibitori delle monoaminossidasi (IMAO) da attribuire all’elevato contenuto di tiramina del Cardo mariano.