Una dieta ricca di legumi e verdure potrebbe contribuire a ridurre lo stress, non solo grazie ai nutrienti, ma anche sostenendo la crescita di specifici batteri intestinali benefici.
È quanto emerge da uno studio giapponese pubblicato sulla rivista Clinical Nutrition ESPEN, che ha analizzato la relazione tra qualità della dieta, stress e composizione del microbiota intestinale.
Dieta, batteri intestinali e benessere psicofisico
I ricercatori hanno utilizzato i dati del Sukoyaka Health Survey, un’indagine condotta in Giappone su oltre mille adulti di età compresa tra i 20 e gli 80 anni. Hanno valutato l’alimentazione attraverso un questionario di frequenza alimentare e il livello di stress tramite il Brief Job Stress Questionnaire. Inoltre, hanno analizzato la composizione del microbiota intestinale mediante tecniche di metagenomica.
Dai risultati è emerso che le persone con un’alimentazione più sana — valutata tramite l’indice Nutrient-Rich Food Index 9.3 (NRF9.3) — avevano livelli di stress più bassi e una maggiore abbondanza del batterio Lachnospira, noto per i suoi effetti benefici sull’intestino. L’analisi ha indicato che il legame tra qualità della dieta e minore stress non è diretto, ma mediato proprio dalla presenza di questo batterio.
I benefici dei prebiotici contenuti in verdure e legumi
Verdure e legumi sono una fonte ricca di fibre prebiotiche, sostanze non digeribili che nutrono selettivamente i batteri benefici presenti nell’intestino.
Tra questi, troviamo inulina, galatto-oligosaccaridi (GOS) e frutto-oligosaccaridi (FOS), composti che stimolano la crescita di batteri come Bifidobacterium e Lactobacillus.
Un microbiota ben nutrito da prebiotici contribuisce a una barriera intestinale più robusta, a una risposta infiammatoria equilibrata e alla produzione di acidi grassi a catena corta (SCFA), sostanze che influenzano positivamente il metabolismo e anche l’equilibrio dell’asse intestino-cervello.
Integrare quotidianamente legumi e verdure nella dieta è dunque un modo semplice e naturale per favorire il benessere fisico e mentale a lungo termine.
Cosa c’è nel piatto delle persone meno stressate?
Lo studio ha identificato alcuni alimenti chiave associati al miglior profilo di benessere: natto (soia fermentata), peperoni verdi e pomodori. Chi ne consumava di più aveva una dieta più ricca di nutrienti, maggiore presenza di Lachnospira e punteggi più bassi nelle scale dello stress mentale e fisico.
Sebbene lo studio abbia coinvolto un campione numeroso, è stato condotto principalmente su donne giapponesi, il che potrebbe limitarne l’applicabilità ad altre popolazioni.
Inoltre, trattandosi di un’analisi trasversale, non permette di stabilire un nesso di causa-effetto. I ricercatori sottolineano che i risultati potrebbero valere anche per alimenti fermentati diffusi in altre culture, come il tempeh o il kimchi.
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