Thymus vulgaris
Arbusto piccolo sempreverde, originario dell’area Mediterranea, il Timo è molto diffuso sul territorio italiano ed è usato spesso in cucina come aromatizzante.
Normalmente il fusto eretto, bianco e molto ramificato raggiunge i 35-40 cm di altezza, formando cespugli compatti.
Le foglie piccole, ovali e piuttosto allungate hanno margine intero, opposte due a due, e sono di un verde più o meno intenso e ricoperte da una fitta peluria alla base.
I piccoli fiori, bianchi, rosa o violetto, crescono tra aprile e settembre raccolti in infiorescenze a spiga all’ascella delle foglie. Le sommità fiorite sono la parte della pianta utilizzata in fitoterapia.
Proprietà del timo
Dai fiori si ottiene un olio essenziale ricco di fenoli (specie timolo e carvacrolo) che possiedono attività antibatterica, soprattutto sui germi del tratto respiratorio sul quale esercita anche azione spasmolitica, espettorante e fluidificante delle secrezioni bronchiali.
Ha anche potente azione antifungina su molti miceti cutanei e sulla Candida albicans e proprietà vermifughe.
Grazie ai flavonoidi, noti antiossidanti e anti radicali liberi, risulta un ottimo protettore delle membrane cellulari, contrastando la riduzione degli acidi grassi dovuta alla loro ossidazione.
Utilizzi del timo
Usato in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio è un ottimo rimedio contro tosse, asma, bronchite faringite e raffreddore per le sue proprietà balsamiche e fluidificanti. È indicato anche nelle infezioni alle vie urinarie.
A livello topico è usato come disinfettante in caso di ferite, nelle micosi cutanee e nelle affezioni quali l’acne. Decotti e infusi sono usati anche per disinfettare il cavo orale.
In campo cosmetico stimola la circolazione sanguigna svolgendo un’energica azione defatigante sul viso ed è anche molto efficace nel trattamento dei capelli particolarmente grassi.
Preparazioni
Dalle sommità fiorite fresche si ottiene un olio essenziale rosso molto potente, che viene in genere distillato una seconda volta per renderlo meno irritante (olio di Timo bianco). Si usa per applicazioni locali.
La tisana di timo si prepara lasciando in infusione 2 g di foglie di timo essiccate in 200 ml di acqua bollente per una decina di minuti.
Per l’uso interno è anche disponibile l’estratto secco titolato in olio essenziale, minimo 1,2%, e in timolo minimo 5%. Se ne assume 8-10 mg per kg di peso corporeo al giorno divisi in due o tre assunzioni.
Effetti collaterali del timo
Un uso eccessivo dell’olio essenziale, oltre a interferire con la funzionalità tiroidea può provocare, per la presenza di timolo e carvacrolo, disturbi a livello gastrointestinale quali nausea, vomito e cefalea.
Reazioni allergiche cutanee possono comparire nei soggetti sensibili.
È sconsigliato l’uso del timo e derivati durante la gravidanza e l’allattamento e nei bambini sotto i 10 anni.
Interazioni
Non sono state riportate interazioni con farmaci o altri fitoterapici.