Ceppo probiotico

Bifidobacterium animalis subsp. lactis BB-12

Overview

Il probiotico Bifidobacterium animalis subsp. lactis BB-12 è uno dei più studiati al mondo, sicuro e ben caratterizzato. Isolato originariamente da Chr. Hansen (oggi Novonesis), ha alle spalle decenni di utilizzo in alimenti e integratori. Il suo genoma è stato completamente sequenziato, permettendo una tracciabilità precisa e garantendo che i risultati degli studi clinici siano attribuibili a questo ceppo specifico.

Tra le sue caratteristiche principali si trovano la resistenza agli acidi gastrici e alla bile, la stabilità nelle formulazioni industriali e la capacità di produrre acidi organici. È stato inoltre studiato per la sua interazione con la mucosa intestinale e per le proprietà immunomodulanti che ne derivano.

La sua efficacia più consistente riguarda la regolarità intestinale negli adulti con stipsi funzionale. Ha mostrato anche interessanti effetti di modulazione immunitaria nei lattanti, ma senza una chiara traduzione in benefici clinici consolidati. Nonostante l’assenza di claim ufficiali, il ceppo continua a essere ampiamente usato in prodotti alimentari e integratori a livello globale e rimane al centro della ricerca per capire come sfruttarne al meglio le potenzialità, soprattutto in un’ottica di personalizzazione degli interventi.

Evidenze cliniche e ambiti di applicazione

Il campo in cui BB-12 ha dato i risultati più convincenti è quello della funzionalità intestinale. Diversi studi clinici, condotti soprattutto su adulti con stipsi funzionale, hanno mostrato che l’assunzione del ceppo aumenta la frequenza delle evacuazioni e contribuisce a migliorare la regolarità del transito. Si tratta di un effetto documentato da studi in doppio cieco controllati con placebo, con risultati ritenuti clinicamente rilevanti.

In altri contesti, i dati sono più sfumati. Ad esempio, il ceppo è stato testato nei bambini per valutare un possibile effetto nella prevenzione delle infezioni respiratorie ricorrenti. Qui, però, gli studi che hanno valutato BB-12 da solo non hanno mostrato benefici significativi sulla durata degli episodi di malattia o sulle giornate di assenza da scuola. Diverso è il discorso quando BB-12 viene somministrato in combinazione con altri ceppi: in questo caso alcuni trial hanno osservato un miglioramento nella durata della febbre durante le infezioni respiratorie, anche se non è possibile attribuire l’effetto unicamente a BB-12.

Un altro ambito di ricerca molto esplorato è la nutrizione infantile. L’aggiunta di BB-12 alle formule per lattanti ha dimostrato che il ceppo colonizza temporaneamente l’intestino e stimola la produzione di IgA secretorie, molecole chiave nella difesa immunitaria delle mucose. In alcuni studi, soprattutto nei bambini nati da parto cesareo, si è osservato anche un incremento della risposta anticorpale ai vaccini. Tuttavia, il collegamento diretto tra queste modifiche immunologiche e la riduzione di episodi infettivi non è stato confermato in modo univoco, e i benefici clinici rimangono incerti.

Sono stati infine esplorati campi ancora preliminari, come l’effetto di BB-12 sul profilo metabolico, sul microbiota e persino sul metabolismo lipidico. Alcuni studi in vitro hanno ipotizzato un ruolo nel metabolismo del colesterolo, ma si tratta di osservazioni ancora lontane dalla pratica clinica.

Sicurezza

Un punto fermo riguarda la sicurezza. BB-12 ha un lunghissimo storico d’uso in alimenti e integratori, senza evidenze di rischi particolari. Le analisi aggregate mostrano che la frequenza di eventi avversi nei trial è sovrapponibile a quella osservata con il placebo. Non a caso il ceppo è incluso nella lista QPS (Qualified Presumption of Safety) dell’EFSA in Europa, che raccoglie i microrganismi considerati sicuri per l’uso negli alimenti. Negli Stati Uniti, invece, il ceppo ha ottenuto più notifiche GRAS (Generally Recognized As Safe), con valutazione positiva da parte della FDA per impieghi alimentari a diverse concentrazioni.

Aspetti regolatori

Il quadro regolatorio è chiaro: in Europa il termine “probiotico” stesso è considerato un claim e, salvo rare eccezioni, non sono stati autorizzati claim salutistici specifici per i probiotici, incluso BB-12. Questo significa che, pur essendo sicuro e disponibile per l’uso in alimenti e integratori, non è possibile presentarlo con dichiarazioni esplicite di beneficio per la salute intestinale o immunitaria. Negli Stati Uniti, invece, è consentito l’impiego negli alimenti e negli integratori, purché non vengano fatti claim medici non autorizzati.

Prospettive future

Il futuro della ricerca su BB-12 e, più in generale, dei probiotici, si muove nella direzione della personalizzazione. Sempre più studi cercano di capire perché alcune persone rispondano meglio di altre e come il profilo del microbiota influenzi l’efficacia del ceppo. Si parla quindi di sinbiotici mirati, ossia combinazioni di probiotici e prebiotici studiate per favorire selettivamente l’attività del ceppo. Nel caso di BB-12, l’indicazione più promettente rimane quella legata alla regolarità intestinale e al miglioramento del transito, mentre per le infezioni respiratorie nei bambini i dati attuali non supportano un utilizzo come ceppo singolo.

Sul piano regolatorio, è improbabile che a breve vengano concessi claim salutistici specifici senza studi clinici di ampie dimensioni con endpoint solidi e rilevanti. Per questo motivo, le aziende che utilizzano BB-12 in Europa tendono a puntare sulla qualità della documentazione scientifica e sulla storia di sicurezza, piuttosto che su dichiarazioni di efficacia.

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