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Ceppo probiotico

Escherichia coli Nissle 1917

Overview

Il probiotico Escherichia coli Nissle 1917 (EcN) è uno dei ceppi più studiati e impiegati di E. coli non patogeni.

È stato isolato per la prima volta dal dottor Alfred Nissle nel 1917 durante la prima guerra mondiale, quando notò che un soldato che non aveva sviluppato diarrea o dissenteria durante un’epidemia di shigellosi era portatore di questo particolare ceppo di E. coli. Da allora, è stato ampiamente utilizzato come probiotico.

Ecco alcuni punti chiave riguardanti l’EcN.

  1. Proprietà terapeutiche: EcN è noto per le sue proprietà benefiche nel trattamento e nella prevenzione di diverse patologie gastrointestinali. Viene spesso usato per trattare la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, nonché per la prevenzione della diarrea associata agli antibiotici e di altri disturbi gastrointestinali.
  2. Meccanismo d’azione: questo ceppo probiotico lavora in diversi modi. Compete con i patogeni per il nutrimento e l’adesione alle pareti intestinali, produce sostanze che inibiscono la crescita di batteri patogeni (come colicine), e può modulare la risposta immunitaria dell’ospite, rafforzando la barriera intestinale contro l’invasione microbica.
  3. Sicurezza: EcN è considerato sicuro per il consumo umano. Tuttavia, come per tutti i probiotici, l’uso in popolazioni vulnerabili (come individui immunocompromessi, neonati o anziani) deve essere attentamente valutato e monitorato.
  4. Studi e ricerche: numerosi studi hanno confermato l’efficacia dell’EcN nella gestione di condizioni infiammatorie intestinali e nella prevenzione delle infezioni gastrointestinali. La ricerca continua a esplorare ulteriori applicazioni cliniche e a ottimizzare le formulazioni per migliorare l’efficacia.
  5. Formulazioni e disponibilità: EcN è disponibile in diverse formulazioni, inclusi capsule, polveri e liquidi, rendendolo accessibile per diverse esigenze e preferenze di consumo.

Infine uno studio analizzato ha esplorato l’efficacia del probiotico Escherichia coli Nissle 1917 (EcN) nel trattamento di dermatosi legate all’intestino, in particolare per condizioni come l’acne, la rosacea papulo-pustolosa e la dermatite seborroica. I risultati principali dello studio sono i seguenti:

  1. Miglioramento clinico: il 89% dei pazienti nel gruppo trattato con EcN ha mostrato un significativo miglioramento o una completa guarigione delle dermatosi, rispetto al 56% del gruppo di controllo, che non ha ricevuto EcN ma solo dieta e terapia topica (p<0.01).
  2. Qualità della vita: la qualità della vita dei pazienti trattati con EcN è migliorata significativamente, e non sono stati registrati eventi avversi durante il trattamento.
  3. Risposta immunologica: il trattamento con EcN ha portato a un aumento significativo dei livelli di IgA sierici e alla soppressione del citochina proinfiammatoria IL-8.
  4. Microbiota intestinale: i pazienti trattati con EcN hanno mostrato un cambiamento nella composizione del microbiota intestinale, con un aumento di bifidobatteri e lactobacilli e una riduzione della flora patogena.
  5. Consistenza delle feci: è stata osservata una normalizzazione della consistenza delle feci, del colore e dell’odore nei pazienti trattati con EcN.

In conclusione, lo studio suggerisce che il trattamento con Escherichia coli Nissle 1917 può essere efficace nel migliorare le dermatosi legate all’intestino, attraverso la modulazione del microbiota intestinale e la risposta immunitaria, migliorando così la qualità della vita dei pazienti senza causare eventi avversi significativi. Questo ceppo probiotico offre una possibile opzione terapeutica per le condizioni dermatologiche influenzate dall’ambiente intestinale.

L’uso di EcN come probiotico rappresenta un interessante esempio di come i microrganismi benefici possano essere utilizzati per promuovere la salute umana, sottolineando l’importanza dell’equilibrio microbico nell’intestino.

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