In un recente studio pubblicato su The Journal of Nutritional Biochemistry, un gruppo di ricercatori coreani ha esplorato i benefici del butirrato, un acido grasso a catena corta prodotto dal microbiota intestinale, nel combattere l’obesità e migliorare la salute metabolica.

Cos’è il butirrato

Il butirrato è un postbiotico ed è uno dei principali acidi grassi a catena corta che aiuta a nutrire le cellule intestinali e regola l’espressione genica e il metabolismo attraverso l’inibizione delle istone deacetilasi (HDAC).

Viene prodotto attraverso la fermentazione delle fibre alimentari da parte dei batteri del microbiota intestinale, in particolare nel colon. Le fonti alimentari di fibre che possono promuovere la produzione di butirrato sono: cereali integrali, legumi, verdure e frutta.

Prodotto dal microbiota intestinale, il butirrato può influenzare positivamente i ritmi circadiani, che a loro volta regolano una vasta gamma di processi metabolici nel corpo.

Il butirrato è la principale fonte di energia per le cellule dell’intestino, aiuta a mantenere l’integrità della barriera intestinale e a proteggere contro le malattie infiammatorie intestinali come il morbo di Crohn e la colite ulcerosa.

Inoltre il butirrato possiede proprietà anti-infiammatorie. Modula la risposta immunitaria riducendo la produzione di proteine proinfiammatorie e stimolando la produzione di composti anti-infiammatori. Questo aiuta a mantenere l’equilibrio immunitario e può ridurre il rischio di malattie croniche associate all’infiammazione.

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Butirrato e obesità

L’ultimo rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) ha denunciato un aumento preoccupante delle percentuali di sovrappeso e obesità a livello globale. Dal 1990 al 2022, la prevalenza dell’obesità negli adulti è più che raddoppiata, passando dal 7% al 16%. Anche l’obesità adolescenziale è quadruplicata nello stesso periodo. Inoltre, nel 2022, circa 2,5 miliardi di adulti risultavano in sovrappeso, di cui 890 milioni vivevano con obesità​.

Il rapporto sottolinea anche l’impatto dell’obesità sui bambini, con 37 milioni di bambini sotto i 5 anni in sovrappeso registrati nel 2022 e oltre 390 milioni di bambini e adolescenti tra i 5 e i 19 anni in sovrappeso, inclusi 160 milioni di obesi con obesità.

L’obesità è una malattia cronica complessa che aumenta il rischio di sviluppare numerose malattie non trasmissibili, tra cui diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro. È anche associata a complicazioni nella salute delle ossa e nella riproduzione.

La prevenzione e il controllo dell’obesità sono considerati essenziali, con raccomandazioni che includono la riduzione del consumo di cibi ad alto contenuto calorico e ricchi di grassi e zuccheri, l’aumento del consumo di frutta, verdura, legumi, cereali integrali e noci, e la promozione dell’attività fisica regolare. Anche l’allattamento esclusivo nei primi 6 mesi di vita è anche raccomandato come misura preventiva contro il sovrappeso nei neonati​.

Da queste considerazioni emerge l’importanza della ricerca scientifica sul microbiota intestinale: questa ricerca dimostra su modelli animali che l’aggiunta di butirrato alla dieta può prevenire l’obesità.

Gli scienziati hanno infatti osservato che il butirrato agisce modificando l’orologio circadiano muscolare, che è essenziale per il controllo del metabolismo e del peso corporeo.

L’esperimento condotto su modelli animali alimentati con una dieta ad alto contenuto di grassi, integrata con butirrato, ha permesso di scoprire che il butirrato è in grado di prevenire in modo significativo l’aumento di peso nei ratti, anche incrementando l’assunzione di cibo e acqua.

Questo implica che il butirrato non soltanto controlla il peso, ma può anche migliorare l’efficienza del metabolismo energetico.

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Butirrato e microbiota intestinale

Un’altra scoperta interessante è stata l’aumento di batteri benefici del genere Firmicutes nel microbiota intestinale dei ratti trattati con butirrato.

Questo suggerisce un ruolo cruciale del microbiota nell’efficacia del butirrato.

Sebbene i risultati siano promettenti, gli scienziati sottolineano la necessità di condurre ulteriori ricerche per determinare le dosi ottimali di butirrato e per comprendere meglio i meccanismi attraverso cui influisce sul metabolismo e sul microbiota intestinale.

La speranza è che il butirrato possa un giorno essere utilizzato come trattamento efficace per l’obesità e altre condizioni metaboliche correlate.

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