L’obesità tra i bambini è diventata una preoccupazione globale sempre più urgente. Oggi, in molti paesi Occidentali, l’obesità infantile è diventata una vera e propria piaga sociale e sanitaria, il segnale che esistono profondi squilibri tra dieta (introito di calorie) e stile di vita (sedentarietà). Le implicazioni nell’età adulta sono molteplici: anzitutto è un fattore predisponente all’obesità più avanti negli anni, e poi favorisce l’insorgenza di patologie dismetaboliche, invalidità e morte premature. Per capire meglio questa sfida, gli scienziati stanno esplorando nuovi orizzonti, tra cui il mondo misterioso dei batteri e dei funghi intestinali.
Una recente ricerca ha rivelato che ci potrebbe essere un legame tra i funghi (lieviti) che vivono nell’intestino dei neonati e il rischio di sviluppare obesità nei primi anni di vita. Vediamo come funziona questa connessione.
In passato, alcuni studi avevano ipotizzato che il modo in cui i bambini nascono (parto cesareo, parto naturale), il tipo di alimentazione nel primo periodo (allattamento al seno, latte artificiale) e la composizione del microbiota intestinale erano tutti fattori in qualche modo collegati alla possibilità di diventare obesi o in sovrappeso da adulti.
Ma quello che rende questa nuova ricerca interessante è che si concentra su una tipologia di abitanti dell’intestino spesso trascurato: i funghi. Nel nostro intestino, infatti, oltre ai batteri vivono anche funghi e virus.
Gli scienziati hanno esaminato il microbioma intestinale di 100 neonati canadesi e lo hanno confrontato con il loro indice di massa corporea (BMI) fino a cinque anni di età. I risultati sono stati sorprendenti.
Nel primo anno di vita i neonati mostravano funghi intestinali diversi a seconda del peso. La ricchezza di questi funghi era legata sia al BMI dei genitori sia a quello dei bambini. Inoltre, la dieta della madre e l’uso di antibiotici in giovanissima età hanno sono fattori che incidono sulla presenza di specifici funghi nell’intestino e favoriscono l’aumento del peso nei bambini. È stato anche rilevato che i bambini con un BMI più alto avevano livelli più alti di alcuni funghi come Saccharomyces, Malassezia e Candida.
Questa ricerca suggerisce che esiste una possibile relazione tra lo sviluppo dei funghi intestinali e la crescita dei bambini. Questo è un passo importante verso una migliore comprensione dell’obesità infantile e potrebbe aprire la strada a futuri approcci, come la dieta personalizzata oppure lo sviluppo di probiotici specifici, che potrebbero aiutare a prevenire o trattare l’obesità infantile.