Nota anche come “Tinea pedis” o “piede d’atleta”, poiché tende a colpire principalmente chi pratica sport o indossa abitualmente scarpe da ginnastica per molte ore al giorno, la micosi del piede è un problema diffuso e comune soprattutto, ma non soltanto, nel periodo estivo.
La tendenza a soffrirne è, infatti, legata a una predisposizione individuale presente durante tutto l’anno, alla presenza di un pH cutaneo meno acido e alla propensione dei piedi a sudare molto, creando le condizioni ideali per la crescita dei funghi. Di recente è stato scoperto che anche il microbiota della pelle potrebbe svolgere un ruolo importante.
Micosi tra le dita dei piedi: cos’è e come si manifesta il piede d’atleta
La micosi tra le dita dei piedi è una condizione dovuta alla presenza di funghi che si moltiplicano sulla pelle, nutrendosi della principale proteina che la costituisce (la cheratina). Ciò causa una significativa alterazione della struttura dell’epidermide e determina un’infiammazione più o meno marcata dell’area colpita.
Lo sviluppo di una micosi ai piedi dà sintomi e segni molto caratteristici e facilmente riconoscibili. Il primo segnale è l’arrossamento localizzato, generalmente accompagnato da prurito (anche intenso), cui si aggiungono, nell’arco di alcuni giorni, desquamazione più o meno accentuata, fino alla formazione di piccoli tagli (ragadi), bruciore e cattivo odore. La pelle appare infiammata e macerata, con frammenti di cute biancastri.
Le manifestazioni iniziali compaiono di solito nello spazio tra il quarto e il quinto dito, per poi estendersi agli altri spazi interdigitali e talvolta alla pianta e ai lati del piede. In quest’ultimo caso, si parla di “tinea a mocassino“, una forma di micosi del piede particolarmente fastidiosa e difficile da trattare, che può manifestarsi anche con un intenso eritema, formazione di vescicole e bolle, ispessimento e ingiallimento della cute.
Anche quando i sintomi sono evidenti soltanto su un piede, in molti casi il fungo ha già colonizzato anche l’altro, apparentemente sano. Per questa ragione, per eliminare la micosi ai piedi in modo efficace e ridurre il rischio di recidive (purtroppo frequenti), il trattamento deve sempre essere effettuato su entrambi i piedi.
Quali sono le cause della micosi tra le dita dei piedi
A causare la micosi tra le dita dei piedi sono funghi dermatofiti, in particolare appartenenti ai generi microsporum, epidermofita e tricofita (primo tra tutti, Trichophyton rubrum, seguito da Trichophyton interdigitale ed Epidermophyton floccosum). Il fungo può arrivare sull’epidermide per contatto diretto con un soggetto già affetto da micosi del piede oppure può essere veicolato da scaglie cutanee infette presenti nell’ambiente.
Dopo il contagio, il dermatofita si addentra nello strato corneo dell’epidermide, alterandone struttura e integrità e causando la comparsa delle alterazioni cutanee caratteristiche. I funghi dermatofiti sono molto resistenti e difficili da eliminare: se non curata correttamente fin dall’esordio, la micosi del piede può estendersi e complicarsi in vario modo. La situazione più grave si verifica quando subentrano infezioni batteriche aggiuntive e quando il fungo colonizza anche le unghie, causando onicomicosi particolarmente fastidiose e ardue da trattare, che possono richiedere il ricorso a terapie sistemiche (farmaci antimicotici per bocca) e diversi mesi di trattamento.
Le più frequenti occasioni di contagio comprendono:
- l’uso di ciabatte o scarpe contaminate (di una persona infetta o le proprie non sterilizzate dopo una precedente micosi del piede)
- camminare scalzi su pavimenti contaminati (in piscina, palestra, spogliatoi, sauna, centri termali o estetici, corridoi e stanze di alberghi ecc.)
- l’impiego di asciugamani contaminati usati da poco da una persona con micosi ai piedi.
Micosi dei piedi e microbiota della pelle
Studi recenti suggeriscono che il microbiota cutaneo potrebbe svolgere un ruolo significativo nell’insorgenza della tinea pedis, contribuendo anche alla sua natura cronica e recidivante.
Il microbiota cutaneo è un ecosistema complesso di batteri e funghi che vive sulla superficie della pelle. Questo equilibrio microbico è fondamentale per mantenere la salute della pelle e prevenire le infezioni. Nel caso della tinea pedis, il microbiota cutaneo subisce alterazioni significative che influenzano la progressione e la persistenza dell’infezione.
Uno studio recente ha analizzato i cambiamenti nel microbiota di individui affetti da micosi ai piedi, confrontandoli con persone in remissione e con individui sani. L’analisi ha rivelato che nei pazienti con tinea pedis attiva, la diversità dei funghi era significativamente ridotta rispetto ai gruppi in remissione e ai soggetti sani. Tuttavia, la diversità batterica era maggiore nei pazienti affetti dalla malattia, suggerendo un’interazione complessa tra batteri e funghi nella patogenesi della micosi.
Interazioni tra funghi e batteri. Lo studio ha evidenziato la presenza predominante di funghi come il Trichophyton rubrum e il Trichophyton interdigitale nei pazienti affetti da tinea pedis. In questi individui, i batteri del genere Streptococcus erano più abbondanti rispetto ai gruppi di controllo. Questa “compresenza” suggerisce una possibile interazione tra Trichophyton e Streptococcus, che potrebbe influenzare la gravità e la durata dell’infezione.
Al contrario, nei gruppi di remissione e nei soggetti sani, erano presenti funghi come Aspergillus, Rhizopus e Alternaria, che erano negativamente correlati con Trichophyton. Questa correlazione negativa indica che la presenza di una comunità fungina diversificata potrebbe inibire la crescita di patogeni specifici, favorendo un microbiota più sano e resistente alle infezioni.
Cosa significano queste recenti scoperte? Queste ricerche suggeriscono che il trattamento delle infezioni da tinea pedis potrebbe beneficiare di un approccio che consideri non soltanto l’eliminazione del fungo patogeno, ma anche il ripristino dell’equilibrio del microbiota cutaneo, come molti dermatologi sostengono. I trattamenti futuri potrebbero quindi includere probiotici o prebiotici cutanei per promuovere un microbiota sano, prevenendo così le recidive dell’infezione.
Micosi tra le dita dei piedi: i farmaci consigliati
In caso di micosi tra le dita dei piedi, la cura si basa su farmaci che contrastano la moltiplicazione dei funghi responsabili.
Se il problema si presenta per la prima volta, in particolare se a sviluppare la micosi del piede è una persona che soffre di diabete, un anziano fragile o un soggetto con difese immunitarie ridotte a causa di patologie specifiche o di terapie immunosoppressive, prima di utilizzare qualunque tipo di rimedio, è bene sottoporre i piedi alla valutazione del medico per ottenere una diagnosi certa di micosi del piede ed indirizzarsi con sicurezza verso la terapia più appropriata.
In genere, per i casi lievi-moderati, il trattamento si basa sull’applicazione di preparati topici in crema, polvere, soluzione o spray a base di principi attivi antimicotici, liberamente acquistabili in farmacia senza prescrizione.
I farmaci utilizzati contro la Tinea pedis contengono principalmente allilamine (terbinafina, naftifina ecc.), azoli (clotrimazolo, miconazolo, tioconazolo, sulconazolo ecc.) oppure ciclopirox olamina. Se le formulazioni più blande non sono sufficienti a risolvere il problema, il medico potrà prescrivere preparati più potenti o a maggiore dosaggio.
Soltanto nelle micosi del piede più gravi o in caso di infezione estesa alle unghie oppure se compaiono segni di peggioramento che inducono a sospettare una sovrainfezione batterica (aumento dell’arrossamento, comparsa di gonfiore, secrezioni/pus, febbre) il medico può valutare altre terapie, anche per bocca.
In genere, i farmaci antimicotici topici vanno applicati due volte al giorno, ma esistono anche preparati che prevedono una singola dose nelle 24 ore. Prima di distribuirli sulla cute, è necessario lavare e asciugare accuratamente i piedi, tamponando senza sfregare, ed eventualmente utilizzando l’aria fredda di un phon (diretta verso il basso) per asciugare meglio negli spazi tra le dita, senza irritare. Dopo l’applicazione del preparato, si dovrebbero sempre indossare calze in fibre naturali (cotone o lana), pulite e asciutte, ed evitare di lavare/bagnare i piedi fino all’applicazione successiva (salvo situazioni rendono necessario un lavaggio aggiuntivo).
Se è presente una forte infiammazione dell’epidermide tra le dita o sulla pianta del piede che rende difficile tollerare le calzature e crea disagio anche nel sonno, in aggiunta al trattamento antimicotico il medico può prescrivere corticosteroidi topici (per esempio, una crema con idrocortisone) per attenuare il bruciore e il fastidio.
I funghi che causano la micosi ai piedi possono infettare anche le mani: per questa ragione, è consigliabile utilizzare guanti protettivi durante le operazioni di pulizia e l’applicazione delle creme antimicotiche contro il piede d’atleta.
Per tutelare se stessi e gli altri, finché la micosi del piede non si è risolta completamente, si deve evitare di camminare scalzi e di usare calzature, indumenti e biancheria in comune; inoltre, si devono utilizzare asciugamani separati per i piedi e il resto del corpo, lavandoli quotidianamente ad alta temperatura (almeno 60°C).
Micosi tra le dita dei piedi: qualche rimedio naturale
I farmaci disponibili per trattare le micosi del piede sono efficaci e sicuri e permettono di risolvere il problema in tempi abbastanza brevi, se usati correttamente. Per chi preferisce non ricorrere a terapie farmacologiche, contro la micosi tra le dita dei piedi può usare rimedi naturali, ma soltanto nei casi lievi-moderati e dopo aver chiesto consiglio al medico. Se non si è esperti nell’uso di rimedi naturali contro le micosi ai piedi, per sapere come impiegarli correttamente si può far riferimento anche al farmacista o a un erborista di fiducia e seguire i loro consigli, oltre alle indicazioni e avvertenze riportate sulle confezioni dei singoli preparati.
Tra i rimedi naturali che hanno dato maggiori prove di efficacia contro la Tinea pedis ci sono il Tea Tree Oil (TTO, olio essenziale di melaleuca), i preparati a base di aglio (in particolare, di ajoene, un composto solforato che ha dimostrato anche attività antibatterica e antiossidante) e la Ageratina pichinchensis (una pianta erbacea perenne messicana).
Negli studi clinici, l’applicazione per 2-4 settimane di formulazioni contenenti questi rimedi ha permesso di risolvere le micosi del piede nella maggioranza dei casi, con una frequenza doppia rispetto ai preparati placebo inattivi usati come controllo (per TTO) e paragonabile a quella di farmaci antimicotici convenzionali, come terbinafina (per l’ajoene) o ketoconazolo (per Ageratina pichinchensis).
Inoltre, il TTO al 100% ha dimostrato un’efficacia sovrapponibile a quella di una soluzione di clotrimazolo all’1%, entrambi applicati quotidianamente per 6 mesi, contro le onicomicosi del piede, mentre soluzioni a base di estratto di Ageratina pichinchensis hanno dimostrato un’efficacia di poco inferiore a quella di soluzioni con di ciclopirox all’8% contro le micosi delle unghie del piede, senza associarsi a effetti collaterali.
Un ulteriore rimedio naturale coadiuvante la terapia delle micosi tra le dita dei piedi lievi-moderate, consiste nell’aggiungere bicarbonato all’acqua del pediluvio. Il bicarbonato danneggia le cellule fungine, indebolendole e facilitandone l’eliminazione.
Prevenzione della micosi
Se si è predisposti a sviluppare micosi ai piedi, il rischio di contrarla non può essere del tutto azzerato, ma può comunque essere notevolmente ridotto adottando comportamenti corretti e seguendo alcuni semplici accorgimenti igienici quotidiani.
In particolare, per tutelare la salute del piede e prevenire colonizzazioni da funghi dermatofiti è importante:
- lavare i piedi almeno una volta al giorno con acqua tiepida e detergenti non aggressivi;
- non lavare i piedi troppo spesso né tenerli immersi in acqua troppo a lungo (oltre 5 minuti);
- asciugare i piedi con cura, senza sfregare e facendo attenzione agli spazi tra le dita;
- osservare regolarmente i piedi per individuare possibili segni di micosi fin dall’esordio (per esempio, pelle macerata e arrossata, con frammenti biancastri);
- tagliare (e/o limare) periodicamente le unghie, facendo attenzione a non danneggiare la pelle circostante ed eliminando i margini e gli angoli appuntiti;
- usare scarpe comode e traspiranti, che non sfreghino nei punti di contatto con il piede e consentano una buona aerazione;
- non usare sempre le stesse scarpe, ma alternare modelli diversi;
- se il piede tende a sudare molto, utilizzare solette assorbenti e polveri anti-micosi;
- dopo aver praticato attività fisica o una lunga camminata, lavare i piedi e cambiare calze e scarpe;
- indossare sempre calze con buon potere assorbente (cotone, lana) e cambiarle almeno una volta al giorno o quando sono umide;
- non camminare mai scalzi in luoghi pubblici o frequentati da molte persone.