Nell’alimentazione del cane, la sicurezza deve sempre essere al primo posto. Sebbene i prodotti commerciali siano appositamente formulati per soddisfare i loro bisogni nutrizionali, alcuni proprietari optano per una dieta casalinga perché ritenuta più sicura oppure preferiscono integrare i pasti pronti con alimenti fatti in casa.

È importate ricordare che il cane ha esigenze nutrizionali molto diverse da quelle umane e che è necessario valutare attentamente i benefici e i rischi dell’alimentazione che si propone. Se da una parte preparare il cibo a casa può offrire controllo e trasparenza sugli ingredienti, dall’altra è fondamentale sapere che alcuni errori nella preparazione possono mettere a rischio la salute dell’animale.

Attenzione agli alimenti pericolosi

La prima regola per la dieta del cane è evitare l’aggiunta di sale, zucchero e spezie. In questo modo si aiuta a proteggere la salute renale, a ridurre il rischio di diabete e a prevenire problemi gastrointestinali che possono derivare dall’uso di spezie piccanti come il curry o il peperoncino. Inoltre, è essenziale essere consapevoli dei pericoli di avvelenamento, che possono derivare dal contatto accidentale con alimenti tossici. Ecco una breve lista degli alimenti proibiti per il cane:

  • la caffeina, che è contenuta non solo nel caffè ma anche nel cioccolato e in molte bevande energizzanti. La caffeina contiene le metilxantine, sostanze tossiche per il cane che, se assunte anche in piccole quantità, possono causare vomito, diarrea, aumento della sete, agitazione, battito cardiaco accelerato, convulsioni e, in casi gravi, la morte
  • il cioccolato, la cui ingestione è una delle cause più frequenti di avvelenamento nei cani. Il cioccolato (soprattutto se fondente) contiene, oltre alla caffeina e agli zuccheri, anche un’altra sostanza pericolosa per il cane, la teombromina. I sintomi associati all’ingestione accidentale di cioccolato includono iperattività, vomito, diarrea, pancreatite, anomalie del ritmo cardiaco
  • i dolcificanti artificiali e gli altri prodotti (come dolci e gomme da masticare) contenenti xilitolo. Quando un cane ingerisce xilitolo, il suo corpo lo confonde con il glucosio, portando a un rilascio rapido e massiccio di insulina dal pancreas. Questo aumento di insulina provoca a sua volta una rapida diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue (ipoglicemia), che può verificarsi entro 30 a 60 minuti dall’ingestione. L’ipoglicemia severa, se non trattata, può in alcuni casi essere fatale. Spesso il vomito è il primo segno dell’intossicazione, ma occorre prestare attenzione anche a comportamenti anomali del cane come sonnolenza (letargia), collasso e perdita di appetito già a partire da 30-60 minuti dall’ingestione di prodotti contenenti xilitolo e fino a 12 ore dopo
  • l’uva e l’uvetta, che se ingerite possono causare insufficienza renale acuta. Non è ancora chiaro il meccanismo alla base della tossicità di questi alimenti ed esiste una variabilità importante tra le razze: per alcuni animali l’assunzione non sembra provocare danni evidenti, mentre per altri sono sufficienti piccole quantità per causare un’intossicazione. I sintomi includono vomito (in genere entro 24 ore dall’ingestione), letargia, perdita di appetito
  • le cipolle, l’aglio e i porri, che sono dannosi per i cani a causa dei solfossidi e dei bisolfiti che danneggiano i globuli rossi causando anemia. I sintomi possono non essere immediatamente evidenti, soprattutto se la quantità assunta è minima e protratta nel tempo. I segni che devono essere tenuti sotto controllo includono: debolezza (uno dei primi sintomi causati dall’anemia), vomito, scarso appetito, respiro affannoso e urine scure nei casi più importanti per rottura massiccia dei globuli rossi. È importante segnalare che la cottura o l’essicazione non eliminano la tossicità
  • l’alcol, che una volta ingerito viene metabolizzato rapidamente dall’apparato gastrointestinale e attraversa facilmente la barriera emato-encefalica con un rapido effetto a livello del sistema nervoso centrale. L’intossicazione da alcol è in genere accidentale ed è causata dall’assunzione di uno dei tanti prodotti che lo contengono: oltre alle bevande alcoliche, infatti, l’alcol è contenuto nelle vernici, in alcuni farmaci, ma anche nei colluttori e persino nei termometri per la febbre. Inoltre l’intossicazione da alcol è stata segnalata anche dopo l’ingestione di mele marce e impasto crudo per pane e pizza, in quanto la fermentazione delle mele che stanno marcendo così come l’impasto di pane e pizza nel processo di lievitazione producono etanolo. L’intossicazione si manifesta con depressione, sonnolenza, difficoltà di coordinazione, difficoltà respiratorie, coma e, in casi estremi, la morte. Secondo alcuni studi l’emodialisi sembra utile per il trattamento dei cani con una intossicazione importante
  • il luppolo, che viene comunemente utilizzato per produrre la birra. Poiché sempre più spesso la birra viene autoprodotta anche a casa sono in aumento i casi di intossicazione da luppolo con conseguente ipertermia maligna, condizione che porta a un rapido aumento della temperatura corporea e a gravi complicazioni metaboliche. I sintomi sono marcata ipertermia, ansia, tachicardia, vomito, dolore addominale
  • l’avocado, che contiene persina, una sostanza che può causare vomito e diarrea nei cani. Occorre precisare tuttavia che la concentrazione di persina più alta è nelle foglie e nel seme dell’avocado, mentre la polpa la contiene in minori quantità. Oltre alla tossicità della persina, l’avocado va tenuto lontano dai cani in quanto il nocciolo, oltre a essere tossico, può causare soffocamento per ostruzione
  • le noci di Macadamia, la cui ingestione, anche di piccole quantità, può causare debolezza, depressione, vomito, tremori e ipertermia nei cani.

A questa lista bisognerebbe poi aggiungere anche un elenco di erbe e/o piante coltivate a scopo ornamentale che non sono sicure per il cane. In particolare si segnala l’oleandro, l’azalea e il rododendro. Se si possiede un giardino, può essere utile recintare le piante che possono essere pericolose e cercare di educare il cane a non masticare erbe durante le passeggiate.

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Età, razza e allergie

Oltre a evitare gli alimenti tossici occorre anche prestare attenzione alla varietà della dieta e alla quantità e qualità dei nutrienti.

La dieta deve infatti variare in funzione dell’età del cane (per esempio la dieta dei cuccioli dovrà essere diversa da quella di un cane adulto), ma anche in funzione dello stile di vita: un cane molto attivo può avere bisogno di diete più ricche di grassi, mentre cani meno attivi devono assumerne quantità ridotte per evitare l’aumento di peso.

Inoltre, la dieta deve variare in funzione della razza e delle caratteristiche individuali dell’animale: non va dimenticato infatti che un cane è diverso dall’altro, indipendentemente da età e razza, e ciascuno può sviluppare sensibilità a determinati alimenti. Analogamente a quanto accade nell’uomo, il cane può infatti  andare incontro ad allergie che si possono manifestare con prurito alla cute, alle orecchie o alle zampe. In alcuni casi possono comparire anche vomito o diarrea. Gli allergeni alimentari più comuni nei cani sono le proteine, in particolare quelle provenienti dai latticini, ma anche dalla carne, soprattutto quella di manzo o pollo, oppure dalle uova di gallina o da prodotti vegetali come soia o glutine di frumento. Occorre precisare che, sebbene le proteine siano gli allergeni più frequenti, qualsiasi ingrediente alimentare può produrre allergie, e occorre porre attenzione in particolare agli additivi.

Prevenzione e consigli

Per ridurre il rischio di reazioni allergiche e prevenire il rischio di intossicazioni è opportuno seguire alcune semplici raccomandazioni:

  • leggere sempre attentamente le etichette dei prodotti alimentari
  • evitare la condivisione del cibo destinato al consumo umano con il cane, soprattutto se contiene ingredienti non sicuri
  • cucinare i pasti del cane separatamente per evitare contaminazioni accidentali
  • consultare ill veterinario per definire una dieta equilibrata che soddisfi le esigenze specifiche
  • mantenere fuori dalla portata del cane tutti gli alimenti pericolosi
  • utilizzare contenitori sicuri per evitare che l’animale possa accedere a cibi nocivi
  • portare il cane dal veterinario per check-up regolari così da assicurarsi che la sua dieta sia appropriata e non stia causando problemi di salute ancora non evidenti.