La stipsi colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Le cause possono essere molteplici e nella maggior parte dei casi è sufficiente modificare la dieta e gli stili di vita per risolvere il problema.

Esistono casi invece in cui una forma ostinata di stitichezza dipende da un’anomalia anatomica intestinale, il dolicocolon. Scopriamone insieme cause, sintomi e rimedi.

Cos’è il dolicocolon

Il dolicocolon è una patologia, relativamente rara, caratterizzata da un eccessivo allungamento di alcune sezioni del colon (il colon discendente, il sigma, ma anche il colon trasverso).

Il più delle volte è asintomatica e viene riscontrata casualmente durante accertamenti radiologici o endoscopici.

Questa alterazione anatomica può associarsi a stitichezza cronica ostinata e può predisporre a una torsione anomala, detta volvolo, di questo tratto di intestino.

Il dolicocolon può essere sia congenito (ovvero presente fin dalla nascita) sia acquisito, come conseguenza dell’assottigliamento e allungamento delle pareti intestinali a causa per esempio di forti variazioni del peso corporeo indotte da malattie metaboliche (per esempio disfunzioni tiroidee), disordini del comportamento alimentare (anoressia, diete eccessivamente sbilanciate) e dell’età avanzata.

Dolicocolon: i sintomi

I più comuni sintomi del dolicocolon sono:

  • stitichezza
  • gonfiore, crampi e dolori addominali, anche di forte entità.

Inoltre, possono associarsi al dolicocolon anche stanchezza e debolezza, oltre a emicrania e lievi episodi febbrili.

Molti di questi sintomi possono sovrapporsi, per similitudine, a quelli della sindrome del colon irritabile, benché si tratti di due patologie ben distinte.

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Dolicocolon: le conseguenze

Il dolicocolon può manifestarsi con forme di diversa gravità. Nei casi più severi, se non viene diagnosticato in maniera puntuale può causare:

  • un volvolo intestinale, ovvero una torsione dell’intestino che, impedendo il normale transito delle feci, può determinare un’occlusione o un’ischemia intestinale per l’ostruzione dei vasi che portano sangue all’intestino
  • coprostasi, ovvero il ristagno delle feci, a cui sono associati i sintomi della stipsi
  • un grosso fecaloma, ovvero la presenza di feci dure e disidratate nell’ultimo tratto dell’intestino, di difficile espulsione
  • lo sviluppo di ragadi anali ed emorroidi associate alle difficoltà di evacuazione
  • un prolasso rettale, ovvero la fuoriuscita, attraverso l’orifizio anale, della porzione finale dell’ultimo tratto di intestino, il retto, come conseguenza degli sforzi per defecare.

Infine, il dolicocolon può manifestarsi anche con sintomatologia opposta, ovvero con insorgenza di fenomeni di diarrea prolungati e conseguente perdita di peso.

Cosa mangiare con il dolicocolon

Per controllare l’insorgenza dei disturbi associati al dolicocolon, la dieta consigliata prevede innanzitutto di assicurarsi un buon livello di idratazione bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno, moderando invece l’assunzione di tè e caffè ed evitando le bevande alcoliche.

Per quanto riguarda gli alimenti da preferire, molto utile è il consumo di frutta e verdura, fonti di acqua e fibre, e l’assunzione di probiotici, batteri “buoni” che riequilibrano il microbiota intestinale, ovvero l’insieme di microrganismi che popolano la mucosa dell’intestino. Nel caso di forte stipsi è consigliata l’assunzione di integratori a base di fibre vegetali.

In alcuni casi, può essere necessario assumere in quantità limitate, alimenti ricchi dei cosiddetti Fodmap, acronimo inglese che sta a indicare gli oligosaccaridi, i disaccaridi, i monosaccaridi e i polioli fermentabili, ovvero carboidrati che non vengono assorbiti nell’intestino tenue e, una volta giunti nel crasso, vengono fermentati, dando luogo a fastidiosi disturbi intestinali.

I Fodmap sono contenuti in una vasta gamma di alimenti, come grano, segale, latte, latticini e  prodotti caseari, alcuni tipi di frutta (tra cui anguria, pere, ciliegie e albicocche, ma anche datteri e fichi), verdure a foglia larga (come bietola e cicoria, asparagi, broccoli, finocchio, peperoni)funghi, legumi e, infine, cioccolato e chewing-gum e dolcificanti che contengono polioli (come sorbitolo, mannitolo, xilitolo ecc.). Con l’aiuto di uno specialista (gastroenterologo o medico nutrizionista) sarà possibile individuare gli alimenti da evitare e quelli per i quali è invece possibile determinare una dose tollerata.

I rimedi contro il dolicocolon

La cura del dolicocolon può prevedere, nei casi più gravi, l’intervento chirurgico di resezione del colon, in modo da ripristinare la normale anatomia dell’intestino crasso.

Questo tipo di operazione è particolarmente delicata, per cui, prima di ricorrervi, esistono diverse strategie che il medico può consigliare per gestire il dolicocolon. Tra queste le principali sono:

  • una dieta ad alto contenuto di fibra
  • l’assunzione di lassativi (da contatto, osmotici ecc.) da scegliere sotto la guida del medico   
  • l’assunzione di analgesici per alleviare eventuali dolori addominali
  • un corsetto di sostegno, su suggerimento dell’ortopedico
  • massaggi addominali ed elettroterapia all’addome
  • una regolare attività fisica aerobica come camminate, corsa, bicicletta e nuoto.
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