Pancia gonfia, tensione addominale, pesantezza. Chi non ne ha mai sofferto almeno una volta nella vita? Praticamente nessuno.

La produzione di gas a livello intestinale è infatti una fisiologica conseguenza del processo digestivo (quello delle fibre in particolare) mediata dalla flora (o microbiota) intestinale, ovvero l’insieme di batteri, ma anche virus e funghi, che cooperano tra loro e con l’organismo che li ospita per mantenere uno stato di salute.

Alcuni di questi microrganismi fisiologicamente producono gas (come metano e anidride carbonica), che in condizioni normali viene eliminato da altri batteri intestinali, entrando nel circolo sanguigno, ma anche per eruttazione o meteorismo.

Quando invece questi gas si accumulano o vengono prodotti in eccesso, si manifestano alcuni disturbi, in particolare una sensazione di gonfiore e distensione addominale, a cui seguono spesso malessere o disagio generale, senso di pienezza, meteorismo, nausea, crampi addominali con dolore più o meno intenso, stitichezza.

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Le cause del gonfiore addominale

Tra le principali troviamo problematiche a livello intestinale, quali:

  • un’alterata composizione della flora intestinale (disbiosi), con un maggior numero di batteri in grado di produrre gas;
  • il mancato assorbimento dei gas intestinali attraverso la parete intestinale;
  • intolleranze alimentari (le più comuni sono quelle al lattosio, al glutine o a lieviti) che non permettono la corretta digestione dei nutrienti, che rimangono così disponibili per i batteri intestinali e prolungano il loro processo fermentativo;
  • patologie dell’apparato gastrointestinale (reflusso, ulcere, sindrome del colon irritabile, calcolosi alla cistifellea, morbo di Crohn ecc.).

A queste si aggiungono:

  • alcune cattive abitudini, come parlare durante il pasto, masticare di frequente chewing-gum o fumare (tutte attività che favoriscono l’ingresso di aria nell’apparato digerente)
  • l’assunzione di alcuni farmaci (in particolare gli antibiotici, che alterano la normale composizione del microbiota intestinale);
  • condizioni di stress intenso, ansia, depressione o insonnia.
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I rimedi per il gonfiore addominale

Laddove possibile, quali rimedi adottare dunque per alleviare o, ancora meglio, ridurre gli episodi di gonfiore addominale? Oltre a cercare di evitare i comportamenti appena elencati, una dieta equilibrata e il rispetto di una certa regolarità nei pasti aiutano il nostro intestino a lavorare bene.

Inoltre, un contributo importante arriva proprio dai batteri che, se da una parte possono causare il gonfiore addominale, dall’altra possono essere somministrati dall’esterno per contrastarlo. Visto il loro ruolo nel processo fermentativo, infatti, mantenere una flora intestinale in equilibrio è quanto mai importante.

Per farlo, è possibile assumere probiotici, specifici ceppi batterici in grado di arrivare vivi e vitali nell’intestino. Tra le principali tipologie di probiotici troviamo ceppi di Lactobacilli, Streptococchi e Bifidobatteri.

Alcuni cibi fermentati li contengono naturalmente, come il kefir (bevanda a base di latte fresco di mucca, capra o pecora) o il miso (fermentato della soia), ma è possibile anche assumerli con opportune formulazioni.

Sono state condotte numerose ricerche sui diversi probiotici e sui loro effetti sulle funzioni dell’intestino: per esempio, uno studio condotto nel 2018 su un ampio numero di soggetti ha dimostrato che il supplemento a base di uno specifico Bifidobacterium per quattro settimane è in grado di regolarizzare le funzionalità intestinali, migliorando in particolare il problema della costipazione, che si associa spesso a gonfiore addominale. 

Un altro Bifidobacterium assunto per due settimane ha mostrato, in uno studio condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Manchester, un significativo miglioramento nella distensione addominale di pazienti con sindrome dell’intestino irritabile. Risultati positivi anche nel transito intestinale. 

Altri probiotici con attività favorevole per l’equilibrio intestinale sono, tra i lattobacilli, L. rhamnosus, L. acidophilus, L. paracasei o L. salivarius.

Estratti vegetali dalle proprietà carminative (ovvero in grado di ridurre la quantità di aria presente nell’apparato gastrointestinale), pro-digestive e calmanti, come tarassaco, cumino, menta, finocchio, coriandolo, melissa e malva, sono spesso associati ai ceppi probiotici per potenziarne l’effetto nella riduzione del gonfiore, in quanto favoriscono l’assorbimento del gas in eccesso.

Inoltre, l’inclusione nella formulazione probiotica di fibre solubili vegetali (frutto-oligosaccaridi, maltodestrine ecc.) è utile nel promuovere la crescita selettiva di specifici ceppi “buoni” per il riequilibrio della flora batterica.

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