Il microbioma vaginale rappresenta l’insieme di microorganismi presenti nell’ambiente della vagina e svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della salute femminile.

L’equilibrio in questo ecosistema è infatti fondamentale non soltanto per prevenire infezioni e infiammazioni, ma anche per assicurare il benessere generale della donna.

Alterazioni nel microbiota, chiamate disbiosi, possono aumentare il rischio di disturbi che incidono sulla qualità di vita.

Un ambiente vaginale sano e in equilibrio è inoltre essenziale per la salute riproduttiva dal momento che influenza tutte le fasi della gravidanza, dall’impianto embrionale al parto.

Questo ecosistema è sensibile a vari fattori come gli estrogeni, gli ormoni il cui livello varia significativamente con l’ingresso in menopausa, modificando così la composizione del microbioma vaginale. Cambiamenti possono includere la diminuzione di lattobacilli e un aumento del pH, fattori che compromettono la stabilità del microbiota vaginale.

Classificazione del microbiota vaginale

Esistono cinque principali categorie di microbiota vaginale, denominate “Community State Type” (CST), in base alla predominanza di specifiche specie di Lactobacillus.

Questi variano dal CST I, dominato da L. crispatus che protegge contro agenti infettivi, al CST IV, con minore presenza di Lactobacillus e una maggiore varietà di altri microorganismi, che può predisporre a disbiosi.

Fattori come l’età, l’attività sessuale, le terapie antibiotiche e contraccettive possono influenzare la composizione del microbiota vaginale, portando a uno squilibrio che favorisce l’insorgenza di patologie come la vaginosi.

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Test del microbioma vaginale: come funziona

Per monitorare la salute del microbiota vaginale sono disponibili test specifici che analizzano la composizione batterica e fungina.

La procedura di prelievo è semplice e non invasiva, e si basa sulla raccolta di un campione con un tampone vaginale.

Segue l’analisi in laboratorio, dove viene estratto il DNA dei microorganismi per un confronto con un database di riferimento.

Queste analisi possono rivelare il tipo di CST, la presenza di eventuali patogeni e alterazioni metaboliche, fornendo così una panoramica dettagliata sulla condizione del microbiota vaginale.

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A cosa serve il test?

Il test è consigliato a qualsiasi età per le donne in età fertile, soprattutto per chi ha infezioni o infiammazioni vaginali ricorrenti, sta progettando una gravidanza o è già incinta.

Conoscere lo stato del proprio microbioma vaginale può aiutare a prendere misure preventive o curative per mantenere o ripristinare l’equilibrio ideale.

Anche durante la menopausa può essere utile conoscere la composizione del microbiota vaginale.

In generale, il test del microbiota vaginale viene consigliato per investigare problematiche legate alla salute vaginale o per monitorare la risposta a trattamenti specifici.

Ecco alcune circostanze in cui potrebbe essere utile eseguire questo tipo di test:

  • Infezioni ricorrenti: se si soffre di infezioni vaginali frequenti, come candidosi o vaginosi batterica, il test può aiutare a identificare squilibri specifici nel microbiota che potrebbero contribuire al problema.
  • Sintomi anormali: in presenza di sintomi come prurito, bruciore, scariche insolite o odori forti, il test può aiutare a determinare la causa e guidare un trattamento più mirato.
  • Dopo un trattamento antibiotico: gli antibiotici possono alterare il microbiota vaginale, e un test può essere utile per valutare l’effetto del trattamento e la necessità di interventi per ripristinare l’equilibrio del microbiota.
  • Durante la gravidanza: alcuni medici possono raccomandare il test per monitorare la salute vaginale durante la gravidanza, poiché un equilibrio sano può ridurre il rischio di complicazioni come il parto prematuro.
  • Prima di procedure mediche invasive: in alcuni casi, può essere utile esaminare lo stato del microbiota vaginale prima di procedere con interventi ginecologici per minimizzare il rischio di infezioni.
  • Monitoraggio della salute generale: alcune donne scelgono di monitorare il loro microbiota vaginale come parte di una più ampia strategia di gestione della salute, specialmente se hanno una storia di disturbi ginecologici.
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Chi prescrive il test del microbiota vaginale?

È essenziale che i risultati del test non siano interpretati dalla donna senza il supporto di un ginecologo. L’obiettivo dell’analisi del microbiota è offrire allo specialista un quadro informativo sullo stato del microbiota vaginale.

Soltanto il ginecologo, avvalendosi della conoscenza approfondita del contesto clinico del paziente (anamnesi), può formulare una diagnosi accurata e di delineare un percorso terapeutico o dietetico adeguato alle necessità individuali.

Per questi motivi è fortemente sconsigliato intraprendere azioni autonome, come la modifica delle proprie abitudini alimentari o, peggio, interrompere e variare gli schemi terapeutici in corso senza il parere di uno specialista.

Queste precauzioni aiutano a evitare possibili conseguenze negative derivanti da scelte non supportate da un’adeguata consulenza medica.

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Dove fare il test del microbiota vaginale

In Italia, il test del microbiota vaginale può essere effettuato in diversi tipi di strutture sanitarie, tra cui laboratori privati, centri di medicina della riproduzione e alcuni ospedali che offrono servizi ginecologici specializzati.

Ecco alcuni passi da considerare per trovare dove fare l’esame del microbiota vaginale:

  • Consulta il ginecologo: il tuo medico può consigliarti o prescrivere il test del microbiota vaginale, indicandoti anche dove poterlo fare.
  • Laboratori privati: molti laboratori privati offrono una vasta gamma di analisi microbiologiche, inclusi i test del microbiota vaginale. Puoi cercare su internet i laboratori privati nella tua area che offrono questo servizio.
  • Centri specializzati: alcuni centri specializzati in medicina della riproduzione o in uroginecologia possono offrire questo tipo di test come parte della loro valutazione clinica.
  • Università e centri di ricerca: alcune università e istituti di ricerca che si concentrano sulla salute femminile potrebbero condurre ricerche sul microbiota vaginale e offrire la possibilità di partecipare a studi clinici.
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Test del microbiota vaginale: quanto costa?

Il costo del test del microbiota vaginale in Italia può variare a seconda del laboratorio o della clinica che lo offre e del tipo di analisi richiesta.

In generale, i prezzi possono variare da circa 100 a 300 euro, a seconda della complessità del test e degli specifici parametri analizzati.

Alcuni fattori che possono influenzare il costo includono:

  • La tecnologia usata: metodi più avanzati di sequenziamento genetico possono essere più costosi.
  • Il dettaglio dell’analisi: alcuni test possono fornire analisi più dettagliate, aumentando il costo.
  • La copertura assicurativa: alcune polizze sanitarie private possono coprire parte o tutto il costo del test, quindi è utile verificare con la propria assicurazione.