La diarrea è una condizione che si manifesta con scariche di feci liquide o semiliquide, almeno tre volte al giorno. Nella maggior parte dei casi si presenta in forma acuta, ovvero con una durata inferiore alle due settimane. La diarrea si definisce invece cronica quando persiste per più di tre o quattro settimane.

Le scariche di feci liquide si associano spesso ad altri sintomi come crampi e dolori addominali, espulsione di gas, nausea, vomito, debolezza, febbre e disidratazione.

Diarrea liquida: le cause

Sono diversi i fattori che possono causare la diarrea liquida. I principali sono:

  • virus, in particolare il rotavirus, che è la causa più comune di diarrea durante l’infanzia. Altri virus spesso implicati in gastroenteriti virali sono il norovirus, il cytomegalovirus e il virus dell’epatite A;
  • batteri, come Campylobacter, Escherichia coli, Salmonella e Shigella, ai quali sono spesso attribuibili le forme batteriche di diarrea liquida;
  • parassiti, in particolare la Giardia, un microrganismo che vive nell’acqua e che è il principale responsabile delle forme parassitarie, nelle quali la diarrea liquida gialla è uno dei sintomi caratteristici;
  • alcuni farmaci, tra i quali gli antibiotici, i chemioterapici, i lassativi e alcuni antipertensivi;
  • l’intolleranza al lattosio, in quanto questo zucchero, se non digerito (come accade nei soggetti intolleranti), si accumula nell’intestino dove richiama acqua e viene fermentato da parte dei microrganismi della flora batterica intestinale, causando diarrea, flatulenza, gonfiore e dolore addominale;
  • fruttosio, uno zucchero contenuto naturalmente nella frutta e nel miele e che può essere aggiunto come dolcificate nelle bevande. Nelle persone che hanno difficoltà a digerirlo può causare diarrea;
  • dolcificanti artificiali, come sorbitolo e mannitolo (usati per esempio nelle gomme da masticare e in altri prodotti senza zucchero), che possono avere effetto lassativo in seguito a un uso eccessivo;
  • malattie dell’apparato gastrointestinale, come per esempio la sindrome del colon irritabile, che causa alcuni sintomi caratteristici, tra cui la diarrea, eventualmente alternata alla stitichezza con feci dure. Inoltre, la diarrea cronica può essere causata anche da malattie infiammatorie croniche intestinali come il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa. Anche la celiachia, causata da un’intolleranza permanente al glutine, si presenta, in almeno il 25-30% dei casi, con diarrea liquida e altri sintomi come dimagrimento e dolori addominali.
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Diarrea liquida: i rimedi

Come fermare la diarrea liquida? Episodi occasionali di diarrea spesso si risolvono da soli in pochi giorni, ma se il problema stenta a migliorare è fondamentale consultare il proprio medico, a maggior ragione quando si ha a che fare con bambini piccoli o anziani. In queste categorie più “fragili”, il rischio di disidratazione, a causa dell’eccessiva perdita di liquidi e sali minerali con le feci, è infatti alto. Per contrastare la diarrea si può agire su più fronti. Qui di seguito sono indicati alcuni dei trattamenti più utilizzati:

  • fermenti lattici/probiotici: in caso di diarrea acuta può giovare l’assunzione di fermenti lattici, o più correttamente probiotici, ovvero batteri “buoni” che aiutano a ristabilire una normale flora batterica intestinale. In caso la diarrea sia associata a un trattamento antibiotico (che è uno dei principali fattori in grado di causare un’alterazione della flora intestinale), è consigliabile scegliere probiotici “antibiotico-resistenti”, ossia batteri in grado di sopravvivere anche in presenza di uno o più antibiotici;
  • soluzioni reidratanti: quando la diarrea non stenta a diminuire, a maggior ragione se associata a vomito, è fondamentale evitare la disidratazione. A questo scopo bisogna reintegrare i liquidi persi bevendo a piccoli sorsi acqua (ma anche tè e tisane, centrifugati, brodi e spremute) oppure apposite soluzioni reidratanti orali;
  • antibiotici: se la diarrea è dovuta a una gastroenterite batterica, il medico può valutare la necessità di un trattamento antibiotico;
  • antidiarroici: i farmaci antidiarroici possono contribuire a ridurre la diarrea, ma è bene ricordare che, soprattutto nel caso dipendano da un’infezione, le scariche diarroiche rappresentano una strategia dell’organismo per eliminare l’agente patogeno. Bloccare la diarrea con farmaci antidiarroici potrebbe quindi ritardare la guarigione;
  • dieta: accanto a una terapia mirata in base alla causa che sottende la diarrea, può essere utile adottare alcuni accorgimenti a tavola. In particolare, per un breve periodo può giovare l’assunzione di cibi “in bianco” e astringenti (limone, carote, riso, pesce bollito, carne magra ai ferri, pollo bollito condito con limone ecc.), mentre è meglio evitare alcolici, condimenti elaborati e, finché non c’è un miglioramento, cibi ricchi di fibre o bevande a base di caffè.
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