Nel panorama della salute e del benessere, sempre più persone si affidano agli integratori alimentari per mantenere in equilibrio il proprio organismo. Tra questi, i probiotici occupano un posto di rilievo, soprattutto per i loro benefici sul microbiota intestinale.
Recenti studi e indagini hanno evidenziato l’importanza crescente di questi integratori, ma anche la necessità di sfatare alcuni luoghi comuni legati al loro utilizzo. In questo articolo, esploreremo il ruolo dei probiotici, il loro impatto sulla salute e le evidenze scientifiche che ne supportano l’efficacia.
Integratori alimentari in Italia: un mercato in crescita
Secondo una ricerca commissionata da Integratori & Salute al Future Concept Lab, circa il 73% degli italiani ha utilizzato integratori alimentari nell’ultimo anno, con una particolare attenzione alla scelta consapevole dei prodotti. Gli integratori sono visti principalmente come supporto per il benessere, non come sostituti dei farmaci. E vengono comunemente usati per colmare carenze nutrizionali o per migliorare lo stile di vita.
In Italia, più di 30 milioni di persone consumano integratori, con un aumento del loro uso tra chi cerca di migliorare la propria salute in modo naturale.
Tuttavia, alcuni miti sugli integratori sono ancora diffusi, come la convinzione che possano curare malattie o sostituire una dieta equilibrata. Secondo lo studio, il 35% degli italiani ritiene erroneamente che gli integratori possano dare benefici simili a quelli dei farmaci. È fondamentale fare chiarezza su questo punto: gli integratori alimentari non sono farmaci, ma supportano il corpo nel mantenimento di un buon stato di salute, soprattutto quando la dieta non è sufficientemente varia o completa.
Probiotici: benefici per il microbiota intestinale
I probiotici sono microrganismi vivi, principalmente batteri e lieviti, che quando assunti in quantità adeguate apportano numerosi benefici alla salute, in particolare per l’intestino. Questi microorganismi aiutano a ripristinare e mantenere un microbiota intestinale equilibrato, fondamentale per la digestione e per il sistema immunitario. Non tutti i probiotici sono uguali, e la loro efficacia dipende dal ceppo utilizzato e dalle condizioni fisiologiche di chi li assume.
L’uso di probiotici può essere utile in molti contesti. Ad esempio, possono aiutare a prevenire o trattare disturbi gastrointestinali come la diarrea o la sindrome dell’intestino irritabile, migliorare la digestione, ridurre l’infiammazione e rafforzare le difese immunitarie. Inoltre, sono sempre più utilizzati per il loro impatto positivo sulla salute mentale, poiché l’intestino è strettamente legato al sistema nervoso centrale, un concetto noto come “asse intestino-cervello”.
Secondo il decalogo elaborato da Integratori & Salute, i probiotici sono considerati sicuri e con benefici scientificamente supportati. Tuttavia, non sono una panacea e devono essere usati con consapevolezza. Per esempio, l’assunzione di probiotici deve essere mirata, in base alle necessità individuali, come il trattamento di disbiosi intestinale o per rinforzare il sistema immunitario.
L’importanza della consulenza medica nella scelta degli integratori
Nonostante la crescente consapevolezza, resta cruciale l’intervento di professionisti della salute nella scelta e nell’uso degli integratori. Il 48% degli italiani si affida ai medici per il consiglio sugli integratori, seguito dai farmacisti con il 36%. È essenziale che ogni persona che decida di assumere probiotici o altri integratori lo faccia in maniera informata, considerando le proprie esigenze nutrizionali e salutistiche. La personalizzazione dell’approccio è fondamentale per massimizzare i benefici.
In particolare, i probiotici, essendo microorganismi vivi, devono essere assunti correttamente per garantire la loro efficacia. Le persone con problemi di salute specifici, come quelle con malattie autoimmuni o in trattamento con antibiotici, potrebbero necessitare di un approccio personalizzato. Inoltre, l’uso di probiotici va integrato in un contesto di alimentazione sana, che non può essere sostituita dai soli integratori.
Qualità degli integratori: un aspetto da non sottovalutare
Uno degli aspetti cruciali quando si parla di integratori alimentari è la qualità del prodotto. Gli integratori devono essere realizzati seguendo standard rigorosi di sicurezza e qualità, per garantire l’efficacia e l’assenza di contaminazioni. Le etichette degli integratori devono essere sempre verificate, e devono riportare informazioni dettagliate sugli ingredienti e sulle modalità di assunzione.
I probiotici, in particolare, devono essere selezionati con attenzione, considerando non solo il ceppo batterico, ma anche la dose e la stabilità del prodotto. L’industria degli integratori sta compiendo significativi passi avanti nella standardizzazione e certificazione dei prodotti, offrendo ai consumatori un’ampia scelta di integratori sicuri ed efficaci.
«L’uso di integratori alimentari – commenta la dott.ssa Franca Marangoni, responsabile ricerca NFI (Nutrition Foundation of Italy) – deve essere consapevole e quanto più personalizzato, in base alle esigenze e condizioni fisiologiche individuali. Le linee guida del Ministero della Salute suggeriscono alcune regole fondamentali per un’integrazione sicura ed efficace: 1) Non rinunciare mai a seguire una dieta equilibrata: gli integratori devono essere un supporto, non un’alternativa a un’alimentazione sana; 2) Valutare le reali necessità: prima di assumere un integratore, verificare l’eventuale carenza o fabbisogno aumentato per selezionare, se è il caso, il prodotto più indicato; 3) Non superare le quantità consigliate: l’assunzione eccessiva di alcune sostanze, anche di origine vegetale (considerate generalmente sane perché “naturali”) può avere effetti negativi sulla salute; 4) Leggere sempre l’etichetta: verificare gli ingredienti, le indicazioni e le modalità d’uso per evitare controindicazioni; 5) Chiedere consiglio a un medico o nutrizionista: soprattutto in caso di patologie, gravidanza o assunzione di farmaci». «Fatte queste premesse – conclude la dott.ssa Marangoni – gli integratori alimentari possono essere strumenti validi per supportare il benessere delle persone, ma il loro utilizzo deve essere guidato dalla consapevolezza e dalla corretta informazione. Un approccio equilibrato, basato su un’alimentazione sana e uno stile di vita attivo, è la chiave per trarre il massimo beneficio anche dall’integrazione in tutta sicurezza per la salute».
Vero o falso? Il decalogo di Integratori & Salute
Gli integratori alimentari curano le malattie
Falso! Gli integratori non hanno una funzione curativa. Il loro scopo principale è quello di avere un effetto metabolico/fisiologico per mantenere in efficienza il nostro organismo, il che vuol dire mantenere sane le persone che stanno già bene.
L’efficacia degli integratori alimentari è dimostrata da studi scientifici
Vero! Numerosi studi clinici e pubblicazioni scientifiche internazionali confermano il valore di alcune sostanze nutritive contenute negli integratori per il mantenimento di un buono stato di salute. Recentemente Integratori & Salute ha pubblicato l’ultima edizione della sua review scientifica coinvolgendo un pool di esperti sui temi della nutrizione e della salute, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulle scoperte più significative della ricerca sperimentale e clinica sul ruolo degli integratori.
Gli integratori alimentari possono sostituire una dieta varia ed equilibrata
Falso! Nessun prodotto dovrebbe sostituire una dieta sana ed equilibrata, che normalmente è in grado di fornire tutti gli elementi necessari al normale sviluppo e al mantenimento in buona salute dell’organismo. Le indagini indicano tuttavia che tale situazione ideale non trova riscontro pratico per tutte le sostanze nutritive e presso tutti i gruppi di popolazione. Gli integratori possono, quindi, aggiungersi alla dieta in caso di aumentato fabbisogno di alcuni nutrienti, come accade ad esempio in gravidanza per l’acido folico, nella dieta vegetariana per la vitamina B12, o per ottimizzare le funzioni fisiologiche come accade in caso di assunzione di probiotici o di piante ed estratti.
Per acquistare integratori alimentari è necessaria la prescrizione medica
Falso! Gli integratori alimentari non sono farmaci e sono quindi liberamente disponibili, senza bisogno di una prescrizione. Tuttavia, prima dell’acquisto e dell’assunzione di un integratore, è sempre consigliabile consultare il proprio medico o il farmacista, che hanno un ruolo importante di mediazione e consulenza, per guidare il consumatore nella scelta dell’integratore più adatto.
Gli integratori alimentari sono prodotti sicuri
Vero! La sicurezza degli integratori alimentari è garantita dalla normativa nazionale e comunitaria che regola ogni fase, dalla loro produzione alla commercializzazione. Gli integratori sono fonti concentrate di nutrienti o di altre sostanze con effetto nutritivo o fisiologico, le cui modalità di impiego e i relativi livelli massimi sono definiti dalla legislazione europea e nazionale. Gli integratori vengono prodotti seguendo standard rigorosi di gestione della sicurezza alimentare e controllo della qualità, che garantiscono che ogni fase della produzione sia monitorata per prevenire contaminazioni, errori di formulazione e rischi per la salute del consumatore.
Per le donne in gravidanza/allattamento alcuni integratori risultano fortemente consigliati
Vero! Durante la gravidanza e l’allattamento, l’apporto di alcune sostanze nutritive attraverso una dieta corretta può non essere sufficiente per l’aumentato fabbisogno metabolico. In questi casi esistono integratori specifici per compensare tali carenze; di norma sono consigliati dal medico, come nel caso dell’acido folico, che ha un dosaggio raccomandato per le gestanti.
Per gli anziani l’uso di integratori può essere un supporto a complemento dell’alimentazione
Vero! Per quanto riguarda gli anziani, che potrebbero alimentarsi poco a causa di problemi di masticazione o digestivi, potrebbero essere utili integratori ricchi di alcuni nutrienti, indicati nelle linee guida del ministero della salute, per garantire un corretto apporto nutrizionale. Inoltre, gli anziani sono un gruppo a rischio di carenza di vitamina D, sia per la mancanza di esposizione alla luce solare, sia per la diminuita capacità di sintesi endogena. Quindi l’assunzione di integratori alimentari potrebbe essere utile per supplire a questa mancanza.
Gli integratori non sono sottoposti ad alcuna regolamentazione
Falso! Anche se gli integratori alimentari non sono farmaci, non vuol dire che chiunque possa venderli e metterci dentro qualsiasi sostanza. Per immettere in commercio un integratore, è obbligatorio notificarne l’etichetta al ministero della salute, che svolge a sua volta un’attività di controllo e può richiedere una documentazione supplementare a supporto della sicurezza del prodotto, delle indicazioni salutistiche attribuite e di qualunque altro dato ritenuto necessario per una adeguata valutazione. Inoltre, l’etichetta deve obbligatoriamente riportare tutti gli ingredienti presenti nel prodotto; il nome delle categorie di sostanze nutritive o delle altre sostanze che caratterizzano il prodotto; la dose raccomandata per l’assunzione giornaliera; un’avvertenza a non eccedere le dosi raccomandate per l’assunzione giornaliera ed altre informazioni che consentono un uso corretto e sicuro.
Gli integratori alimentari sono utili per chi fa sport
Vero! Per chi pratica sport, alcuni integratori risultano essere utili, come ad esempio: proteine, aminoacidi, sali minerali e vitamine, ma vanno scelti in base al tipo di attività e alle reali necessità. Un’alimentazione bilanciata rimane comunque sempre la base per il benessere e la performance sportiva.
Probiotici e prebiotici sono la stessa cosa
Falso! I prebiotici sono fibre non digeribili che fungono da nutrimento per i batteri “buoni” presenti nell’intestino. Stimolano la crescita e l’attività di specifici ceppi batterici, contribuendo a migliorare l’equilibrio del microbiota intestinale. I probiotici sono microorganismi vivi, principalmente batteri e lieviti, che, quando ingeriti in quantità adeguate, apportano benefici alla salute. Questi microorganismi aiutano a ripristinare e mantenere un microbiota intestinale equilibrato. Tuttavia, in alcuni casi, prebiotici e probiotici vengono combinati per creare prodotti che contengano sia microorganismi vivi (probiotici) sia le sostanze necessarie al loro nutrimento (prebiotici), per un effetto potenziato sulla salute intestinale.