Il microbiota ci accompagna durante tutta la vita

Fin dalla nascita il nostro intestino è abitato da centomila miliardi di microrganismi. Più del numero di cellule che compongono tessuti, organi e apparati dell’intero corpo umano e che, in termini di massa, contribuisce per quasi 2 kg a determinarne il suo peso totale.

Batteri e virus, lieviti e funghi, in equilibrio tra loro e con l’ospite (tutto il resto del nostro organismo), influenzano il metabolismo, lo stato di salute, perfino il funzionamento del sistema nervoso centrale e il benessere psicologico (il famoso “asse intestino-cervello”).

Ci accompagnano dal momento del parto per tutto il corso della vita adattandosi a fattori esterni (alimentazione, farmaci assunti, cambiamenti di stile di vita ecc.) e interni (età, oscillazioni ormonali, stress, stati di malattia ecc.).

La dieta è una delle variabili che incide maggiormente sulla sua “plasticità”. Ad esempio, le persone che prediligono un’alimentazione semplice e ricca di cibi di origine vegetale hanno un microbiota più stabile di chi mangia prevalentemente cibi ricchi di zuccheri semplici, grassi saturi e proteine animali. La “dieta occidentale”, infatti, predispone a alterazioni del microbiota (disbiosi), in grado di influire alla lunga negativamente sull’organismo.

Basta mangiare leggero per stare bene?

Molto spesso si sente parlare di microbiota e dell’importanza del suo equilibrio, ma quanto incide sul nostro benessere? Come tradurre nella pratica quotidiana le indicazioni che ci vengono date per preservare o ristabilire il suo equilibrio?

Sono domande che ci vengono rivolte spesso, a cui ha dato risposta in una live dedicata la dott.ssa Silvia Soligon – Biologa, Nutrizionista e Giornalista medico-scientifica e autrice del libro “Il microbiota nel controllo del peso” – che ci ha raccontato del ruolo dell’alimentazione per la salute del microbiota e di tutto l’organismo.

La diretta si è tenuta il 27 Giugno 2024 alle ore 19:00, nel giorno del World Microbiome Day, quest’anno dedicato proprio alla variabile alimentazione con il tema “Feed your microbes – How diet shapes your gut microbiome“.

Il benessere del microbiota interessa la salute di tutti e condividere le scoperte scientifiche è il primo passo per passare dalla teoria alla pratica. Soprattutto perché prendersi cura di lui significa prendersi cura di sé.

Le domande del pubblico a cui ha risposto Silvia Soligon durante la sessione Q&A

  • Quali sono le verdure che contengono fibre?
  • Quando si parla di proteine “putrefattive” si intendono anche quelle di origine vegetale?
  • Come alimentare il microbiota intestinale in pazienti con rettocolite ulcerosa?
  • Nei pazienti che presentano sintomi diarroici (ad es. sindrome del colon irritabile con variante diarroica), come si dovrebbe agire per “nutrire” il microbiota senza il rischio di peggiorare questo sintomo?
  • Io utilizzo l’inulina come fosse zucchero. La inserisco nel kefir, nel latte vegetale, nello yogurt bianco. È vero che per potenziare il sistema immunitario si devono evitare glutine e tutti i latticini compreso yogurt, kefir, formaggi stagionati e non?
  • La carne equina, in particolare il macinato di cavallo crudo, ha benefici specifici per il microbiota intestinale?
  • Con una permeabilità intestinale da disbiosi putrefattiva, qual è l’alimentazione più corretta? Bisogna mangiare poche proteine? E i legumi possono essere consumati decorticati?
  • In relazione all’argomento fermentati e al loro rapporto con il microbiota: esistono controindicazioni nell’assunzione quotidiana di due o più alimenti fermentati? Potrebbero fare più male che bene?

Guarda la registrazione della live “Il microbiota a tavola”


Chi è Silvia Soligon

Laureata in Scienza Biologiche, un master universitario in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica Applicata e uno in Giornalismo e Comunicazione delle Scienze della Vita. L’autrice divide il suo tempo tra l’attività di nutrizionista e quella di comunicatrice in ambito medio scientifico, con una particolare attenzione verso le tematiche riguardanti la nutrizione umana. Collaboratrice di diverse testate nazionali, è socia di UNAMSI, l’Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione.