Butirrato di sodio
Per un approfondimento maggiore leggi la scheda ACIDO BUTIRRICO.
Il butirrato di sodio è un acido grasso a catena corta che si forma naturalmente nel nostro intestino grazie alla fermentazione di fibre alimentari da parte dei batteri presenti nella flora intestinale.
Questo composto è importante per la salute dell’intestino e ha effetti benefici sulla parete intestinale, sul microbiota intestinale e su alcune patologie gastrointestinali.
Effetti del butirrato di sodio sulla parete intestinale
Il butirrato di sodio è importante per la salute della parete intestinale perché fornisce energia alle cellule che la compongono.
Inoltre, questo composto potrebbe avere effetti benefici sulla permeabilità intestinale, riducendo il rischio di infiammazioni e di patologie gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e la malattia infiammatoria intestinale (IBD).
Uno studio condotto su topi ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe migliorare la funzione della barriera intestinale e ridurre l’infiammazione intestinale.
Inoltre, un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe ridurre la permeabilità intestinale e migliorare i sintomi dell’IBS.
Butirrato di sodio e IBD
La malattia infiammatoria intestinale (IBD) è una patologia cronica che colpisce l’intestino. Il butirrato di sodio è stato studiato come possibile terapia per questa patologia perché ha effetti anti-infiammatori sulla parete intestinale.
Uno studio condotto su topi ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe ridurre l’infiammazione intestinale e migliorare i sintomi dell’IBD.
Un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe ridurre la produzione di citochine infiammatorie nell’intestino.
Butirrato di sodio e microbiota intestinale
Il microbiota intestinale è l’insieme dei batteri che vivono nell’intestino e che svolgono importanti funzioni per la salute dell’organismo. Il butirrato di sodio è importante per il microbiota intestinale perché favorisce la crescita dei batteri benefici e potrebbe ridurre la crescita dei batteri patogeni.
Uno studio condotto su topi ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio può aumentare la diversità del microbiota intestinale e ridurre la crescita di batteri patogeni come Clostridium difficile.
Inoltre, un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe aumentare la produzione di acidi grassi a catena corta da parte dei batteri benefici presenti nell’intestino.
Butirrato di sodio e IBS
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS) è una patologia che colpisce l’intestino e che può causare dolore, gonfiore addominale e diarrea o stitichezza.
Il butirrato di sodio è stato studiato come possibile terapia per questa patologia perché ha effetti benefici sulla permeabilità intestinale e sulla sensibilità viscerale. Uno studio condotto su pazienti affetti da IBS ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe ridurre i sintomi dell’IBS e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Inoltre, un altro studio ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio può ridurre la sensibilità viscerale nell’intestino.
Butirrato di sodio e tumore al colon retto
Il tumore al colon retto è una patologia che colpisce l’intestino e che può essere causata da diversi fattori, tra cui si ipotizza anche l’infiammazione cronica. Il butirrato di sodio è stato studiato come possibile terapia per questa patologia perché potrebbe avere effetti benefici sulla proliferazione delle cellule tumorali e sulla riduzione dell’infiammazione intestinale.
Uno studio condotto su topi ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio potrebbe ridurre la proliferazione delle cellule tumorali nell’intestino e migliorare la funzione della barriera intestinale.
Un’altra ricerca ha dimostrato che l’assunzione di butirrato di sodio può ridurre l’infiammazione intestinale e migliorare la funzione della barriera intestinale in pazienti affetti da tumore al colon retto.
In ambito oncologico questo tipo di ricerche sono ancora agli inizi. Per questo motivo occorre molta cautela e in caso di domande o dubbi è sempre necessario rivolgersi al proprio medico specialista di fiducia.
Asse intestino cervello
Il butirrato è inoltre oggetto di crescente interesse per i suoi effetti sull’asse intestino-cervello e sulla salute neurologica. Grazie alla sua capacità di modulare l’infiammazione e regolare l’espressione genica, ha mostrato in modelli animali effetti neuroprotettivi in patologie come Alzheimer, Parkinson, Huntington e autismo: riduce la neuroinfiammazione, l’attivazione della microglia, e migliora memoria e comportamento. Naturalmente queste sono osservazioni preliminari, che devono essere indagate e approfondite prima di poter definire il ruolo del butirrato di sodio in queste patologie.
Il butirrato può agire indirettamente (riducendo l’infiammazione sistemica) o direttamente sul cervello, attraversando in piccola parte la barriera emato-encefalica o agendo tramite il nervo vago. A livello molecolare, promuove l’espressione di geni neurotrofici come il BDNF e può influenzare la serotonina e la neurotrasmissione.
Anche in ambito psichiatrico, in modelli di depressione ha mostrato effetti simili a quelli antidepressivi. Nell’uomo, le evidenze sono ancora limitate, ma si osserva spesso una ridotta produzione di butirrato in condizioni come depressione e autismo, suggerendo un potenziale ruolo terapeutico.
Butirrato e sport
Negli atleti, soprattutto tra gli appassionati di sport di endurance, il butirrato suscita interesse per i suoi potenziali benefici sulla salute intestinale sotto stress fisico e sul recupero post-esercizio. L’allenamento intenso può compromettere la barriera intestinale, causando infiammazione e disturbi gastrointestinali. Un microbiota ricco di batteri produttori di butirrato è associato a una migliore integrità intestinale e a una risposta infiammatoria più controllata.
Gli sportivi tendono ad avere un microbiota più vario e produttivo di SCFA (come il butirrato) rispetto ai sedentari. Alcuni studi correlano la presenza di questi batteri con migliori indicatori di fitness, come il VO₂ max. Inoltre, studi su animali suggeriscono che il butirrato possa aumentare la massa muscolare e la resistenza.
Anche se mancano studi clinici sull’integrazione diretta di butirrato di sodio negli atleti, l’uso di probiotici promotori di questo acido grasso a catena corta ha già mostrato benefici nel ridurre infiammazione e disturbi gastrointestinali. La strategia attuale più diffusa è quella nutrizionale: una dieta ricca di fibre e prebiotici per stimolare la produzione endogena di butirrato. In casi specifici (diete restrittive, sintomi intestinali da esercizio), l’integrazione mirata potrebbe essere utile per proteggere la barriera intestinale.
Prospettive future
Il butirrato di sodio è un composto importante per la salute dell’intestino e sembra avere effetti benefici su diverse patologie gastrointestinali. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere meglio i meccanismi d’azione di questo composto e per sviluppare nuove terapie basate sul butirrato di sodio.
Anti-inflammatory properties of the short-chain fatty acids acetate and propionate: a study with relevance to inflammatory bowel disease.
Butyrate inhibits inflammatory responses through NFkappaB inhibition: implications for Crohn's disease.
Gut microbes promote colonic serotonin production through an effect of short-chain fatty acids on enterochromaffin cells.
Potential beneficial effects of butyrate in intestinal and extraintestinal diseases.
Review article: the role of butyrate on colonic function.