La loro efficacia per il benessere dell’intestino, ampiamente dimostrata, e la loro ampia accessibilità induce a farne un largo impiego nel quotidiano. Ma quando prendere i probiotici (più comunemente noti come fermenti lattici) durante la giornata per trarne il massimo beneficio per l’organismo? E in quali situazioni è davvero utile ricorrere a questi prodotti?

I probiotici e le loro proprietà

Entusiasmano i ricercatori, che ne individuano continuamente nuove proprietà e potenziali applicazioni per la tutela di salute e benessere. Sono accolti con favore dai medici e da chi li assume per i benefici dimostrati e soggettivamente sperimentati a livello intestinale e per la loro innocuità.

Li si trova molto facilmente, in farmacie e parafarmacie. Stiamo parlando dei prodotti probiotici, ovvero preparati contenenti microrganismi, di dimostrata innocuità e sicurezza, in grado di tutelare e supportare il ripristino dell’equilibrio del microbiota intestinale sano, quando assunti in quantità sufficiente e per un periodo di tempo adeguato.

La quantità minima di microrganismi per dose di preparato probiotico ritenuta necessaria per apportare benefici intestinali è pari a 1 miliardo di cellule vive per almeno uno dei ceppi contenuti nel prodotto.

Modalità e tempi di assunzione, invece, variano in funzione del preparato considerato e degli specifici microrganismi probiotici che contiene.

Dal momento che l’indicazione d’uso dei probiotici prevista dal Ministero della Salute consiste nel “favorire l’equilibrio della microflora intestinale”, le situazioni nelle quali questi prodotti possono essere utili sono tutte quelle caratterizzate da alterazioni di tale equilibrio (disbiosi) o in cui si è a rischio di determinarle.

Il che significa moltissime, perché il microbiota intestinale è sensibile all’effetto destabilizzante di innumerevoli fattori interni ed esterni all’organismo, come dieta sbilanciata, stress, assunzione di farmaci, ritmi di vita sregolati, presenza di patologie acute o croniche, intestinali o a carico di altri organi.

Quando assumere i probiotici?

Come da indicazione, l’assunzione di un prodotto probiotico è consigliabile in tutti i casi in cui siano presenti sintomi evidenti di una disbiosi intestinale come gonfiore, meteorismo, diarrea (anche alternata a stitichezza), crampi addominali, flatulenza.

A prescindere dal fatto che all’origine dei disturbi gastroenterici ci sia un’infezione batterica o virale, una terapia antibiotica o con altri farmaci in grado di danneggiare il microbiota (inibitori di pompa protonica, metformina, statine, farmaci antinfiammatori non steroidei, cortisone, lassativi, antipsicotici, ecc.), oppure un disequilibrio dovuto alla cattiva alimentazione o allo stress, l’assunzione dei probiotici per almeno 1-2 settimane permette di creare le condizioni intestinali ideali per supportare la ricostituzione di una microflora sana, favorendo un più rapido miglioramento dei sintomi.

Anche quando la disbiosi non è ancora presente, ma potrebbe comparire a causa dell’esposizione a un fattore di rischio noto (in considerazione di esperienze precedenti analoghe), può essere utile l’assunzione preventiva di probiotici.

Per esempio, se è prevista una terapia antibiotica per bocca, si può iniziare a prendere il probiotico fin dal primo giorno o con un paio di giorni di anticipo per ridurre la probabilità di sviluppare diarrea e altri fastidi gastroenterici spesso associati a questi farmaci.

Sempre sulla base dell’esperienza individuale, un “ciclo di probiotici” può essere considerato in vista di, o durante, un periodo di stress intenso che potrebbe compromettere il benessere dell’intestino, oppure per ridurre il rischio di diarrea del viaggiatore in occasione di viaggi in luoghi esotici (naturalmente, in aggiunta alle imprescindibili cautele alimentari e igieniche previste in questi casi).

Inoltre, alcune persone particolarmente sensibili tendono a soffrire o a veder peggiorare i disturbi gastroenterici durante i cambi di stagione: se si rientra in questa categoria, supportare l’equilibrio intestinale con i probiotici nelle settimane più critiche potrebbe aiutare a stare meglio.

Probiotici al mattino o alla sera?

Riguardo al momento della giornata in cui prendere il probiotico, esistono prodotti che richiedono un’unica somministrazione al giorno, altri che invece devono essere assunti 2-3 volte nel corso della giornata.

In alcuni casi, è consigliabile farlo lontano dai pasti, o almeno 15-30 minuti prima di mangiare. È importante quindi consultare sempre il foglietto illustrativo e seguirne le indicazioni e, in caso di dubbi, rivolgersi al proprio farmacista di fiducia.

Posto che, molto spesso, si passa fuori casa gran parte della giornata, scegliere un prodotto probiotico che può essere conservato a temperatura ambiente (ovvero fuori dal frigorifero) rende più pratica la gestione del trattamento e permette di rispettare più facilmente le tempistiche di assunzione, che dovrebbe avvenire ogni giorno più o meno agli stessi orari.

Dal momento che gli antibiotici agiscono uccidendo i batteri, se il probiotico viene usato per prevenire o gestire una diarrea da antibiotici sono necessarie due cautele aggiuntive:

  • in primo luogo, è importante verificare che il microrganismo probiotico utilizzatosia in grado di resistere all’azione dell’antibiotico (aspetto, di norma, indicato sul foglietto illustrativo o da controllare con l’aiuto del farmacista);
  • in secondo luogo, quando assumere i probiotici: in particolare, è opportuno prendere i probiotici tra due dosi successive (e non contemporaneamente all’antibiotico) per ridurre al minimo possibili interazioni sfavorevoli ai danni dei batteri probiotici.