La pouchite è una complicanza che può verificarsi dopo l’intervento chirurgico di colectomia, che prevede l’asportazione del colon e della maggior parte del retto, e la creazione del cosiddetto pouch ileo-anale, ovvero un piccolo serbatoio costituito dalla porzione terminale dell’intestino tenue, che viene collegato alla parte rimanente del retto proprio sopra l’ano.

In seguito a questo duplice intervento, che viene eseguito spesso nei pazienti affetti da colite ulcerosa, si può sviluppare uno stato infiammatorio a carico del pouch ileo-anale, detta appunto pouchite.

È importante che i pazienti che hanno subito un intervento di colectomia con pouch ileo-anale siano consapevoli dei sintomi della pouchite e si rivolgano al proprio medico se notano un peggioramento del proprio statodi salute. Con una diagnosi e un trattamento tempestivi, la maggior parte dei pazienti può gestire efficacemente la pouchite e migliorare la qualità della propria vita.

Cause e fattori di rischio della pouchite

Le cause esatte della pouchite non sono ancora completamente comprese, ma tra le ipotesi finora avanzate rientrano una sovracrescita batterica, l’uso frequente di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e un’infezione da Clostridium difficile o da Cytomegalovirus. 

Alcuni fattori possono inoltre aumentare il rischio di pouchite, come per esempio la presenza di manifestazioni extraintestinali prima dell’operazione e la colangite sclerosante primitiva. ll fumo di sigaretta e l’essere affetti da colite ulcerosa sembrano invece ridurre il rischio di questa complicanza.

Sintomi della pouchite

La pouchite può essere classificata come acuta o cronica, a seconda della durata dei sintomi, che possono variare da paziente a paziente e possono essere simili a quelli della colite ulcerosa.

I sintomi più comuni includono: 

  • Diarrea 
  • Aumento della frequenza di defecazione
  • Crampi addominali 
  • Urgenza defecatoria 
  • Tenesmo (sensazione di dover evacuare anche dopo averlo già fatto)
  • Sanguinamento rettale 
  • Febbre 
  • Manifestazioni extraintestinali

Diagnosi di pouchite

Per giungere a una diagnosi di pouchite, in primo luogo il medico esaminerà il paziente e la sua storia clinica per escludere altre possibili cause dei sintomi. 

Successivamente, verranno eseguiti esami del sangue e delle feci per identificare eventuali infezioni batteriche o virali. 

L’endoscopia è uno strumento importante per la diagnosi di pouchite. La pouchoscopia, ovvero l’endoscopia del pouch ileo-anale, viene eseguita per valutare l’aspetto della mucosa del sacchetto e prelevare campioni di tessuto per l’analisi al microscopio. 

In alcuni casi, può essere necessario eseguire anche una risonanza magnetica o una tomografia computerizzata per escludere altre possibili cause dei sintomi.

Terapie della pouchite

Il trattamento della pouchite dipende dalla gravità dei sintomi e dalla causa sottostante. In generale, lo specialisa può prescrivere la somministrazione di alcuni farmaci, terapie non farmacologiche e, in alcuni casi, l’intervento chirurgico. 

La terapia farmacologica prevede solitramente la somministrazione di:

  • Antibiotici, da soli o in associazione, come metronidazolo e ciprofloxacina
  • Immunosoppressori

Inoltre, nei pazienti che rispondono agli antibiotici vengono prescritti di frequente anche probiotici per ristabilire l’equilibrio del microbiota intestinale.

In alcuni casi, lo specialista può valutare anche la necessità di un intervento chirurgico . Ad esempio, se questa condizione è causata da una stenosi o da un’occlusione, può essere necessario rimuovere il pouch.

Microbiota e pouchite

L’efficacia del trattamento antibiotico in caso di pouchite suggerisce che la componente microbica possa essere strettamente coinvolta nella patogenesi di questa condizione. Alcuni studi hanno infatti dimostrato un’alterazione del microbiota intestinale e una minore diversità della sua composizione nei pazienti con pouchite. In particolare, il microbiota intestinale sembra essere caratterizzato da una diminuzione di batteri benefici come i Bifidobatteri e un aumento di quelli patogeni come i Proteobacteria. Inoltre, è stata osservata una predominanza di batteri anaerobi tipici del colon e una diminuzione progressiva di specie prevalentemente ileali tra cui Enterococcus spp. e Lactobacillus spp.

Alcuni studi hanno quindi valutato l’uso di probiotici, che sembra efficace nel ridurre il rischio di infiammazione nei pazienti con pouch ileo-anale. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare l’efficacia dei probiotici nella gestione della pouchite.