La ricerca nell’ambito dello sport sta vivendo una svolta epocale, con l’emergere del ruolo fondamentale del microbiota intestinale nella vita degli atleti. 

Questo ecosistema dinamico, influenzato da fattori come età, genetica, dieta e soprattutto esercizio fisico, si rivela essere un attore chiave nella protezione e nell’ottimizzazione della performance atletica.

Uno studio condotto dai ricercatori Melissa M. Crowson e Stephen A. McClave dell’Università di Louisville ha analizzato come il microbiota intestinale influenzi non solo la performance sportiva, ma anche il benessere generale degli atleti. 

Hanno esaminato la vasta letteratura esistente, evidenziando l’importanza di un approccio alimentare mirato e strategico, che vada oltre il semplice bilancio calorico.

La ricerca ha rivelato che l’alimentazione può modulare fino al 57% della composizione del microbiota intestinale, un dato che supera di gran lunga l’influenza genetica. 

Le strategie nutrizionali suggerite includono l’evitare grassi e fibre prima delle gare per ridurre il disagio gastrointestinale, l’incremento di carboidrati complessi per mantenere la diversità microbica e la riduzione delle proteine animali durante i giorni di riposo per evitare effetti negativi sul microbiota.

L’esercizio fisico aumenta i livelli di cortisolo, influenzando l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e il microbiota intestinale. La terapia con probiotici emerge come un trattamento promettente per bilanciare questa risposta allo stress. 

Dal punto di vista muscolo-scheletrico, si è scoperto che il microbiota regola la massa ossea influenzando il sistema immunitario scheletrico. I prebiotici fermentabili possono migliorare la salute delle ossa attraverso la produzione di SCFA che acidificano l’ambiente intestinale.

La gestione del dolore è un’altra sfida per gli atleti, con l’uso diffuso di farmaci antinfiammatori non steroidei e analgesici che possono danneggiare il sistema gastroenterico. 

Qui, l’integrazione con probiotici come L. rhamnosus e L. paracasei mostra la capacità di aumentare gli antiossidanti plasmatici e neutralizzare i danni potenziali.

Dal punto di vista del “carburante” e dell’idratazione, è fondamentale che la dieta dell’atleta sostenga la salute intestinale, influenzando il trasporto cellulare dei soluti attraverso la mucosa intestinale. 

Un intestino sano fornisce energia essenziale per le routine quotidiane di allenamento, mentre una corretta idratazione è cruciale per la performance sportiva e il benessere del microbiota.

In sintesi, l’integrazione con probiotici può migliorare indirettamente le prestazioni sportive attraverso effetti sulla crescita e la funzione muscolari. La ricerca suggerisce che una strategia dietetica che consideri protezione, nutrimento e performance è fondamentale per il benessere dell’atleta moderno. 

Pertanto, nel mondo dello sport, l’attenzione al microbiota intestinale e alla nutrizione diventa sempre più essenziale per massimizzare le performance e mantenere gli atleti in salute e energizzati.